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Perché Deliveroo non accetta pagamenti in contanti

Presente e futuro di Deliveroo, la startup delle consegne a domicilio    Arrivare tardi la sera e non avere voglia di cucinare. Trovare il frigo vuoto in casa mentre degli amici sono già in auto per raggiungerti per cena. Avvertire l’esigenza all’improvviso di qualcosa che non si ha in dispensa. Se solo qualche anno fa…

 

Arrivare tardi la sera e non avere voglia di cucinare. Trovare il frigo vuoto in casa mentre degli amici sono già in auto per raggiungerti per cena. Avvertire l’esigenza all’improvviso di qualcosa che non si ha in dispensa. Se solo qualche anno fa tutto questo poteva rappresentare un problema, oggi non lo è. Basta prendere uno smartphone, scegliere quello che si preferisce ed attendere comodamente sul divano un ragazzo che suona il citofono e ci porta la cena.

Di aziende che offrono questo servizio ce ne sono diverse. Alcune start up hanno fatto del food delivery la propria ricchezza. Il settore della ristorazione ha trovato nella consegna a domicilio i migliori margini di crescita.

Matteo Sarzana
Matteo Sarzana

Il mercato internazionale, nel 2016, ha raggiunto oltre 210 miliardi di dollari, ossia il 43% del mercato della ristorazione mondiale. In Italia coinvolge oggi un mercato da 400 milioni di euro (dati 2016), ma diversi sono i fattori di crescita.

Tra i grandi colossi che operano sul territorio italiano c’è anche l’inglese Deliveroo (servizio attivo in più di 200 città nel mondo). Quando il banchiere Will Shu si trasferì da New York a Londra, nel 2013, una delle prime cose che notò fu la carenza di servizi di consegna pasti a domicilio. Ed è per questo che insieme a Greg Orlowsky decise di dare vita a Deliveroo.

La start up digitale, negli anni, è cresciuta, si è evoluta e si fa portavoce di una rivoluzione che non tocca solo il campo della ristorazione. L’azienda, tra le altre cose, ha deciso di accettare solo pagamenti digitali, mettendo al bando il contante. Di questo e delle altre scelte, Start Magazine ha parlato con Matteo Sarzana, country manager Italia per Deliveroo.

Quali sono stati i risultati di Deliveroo nel 2017? Di quanto sono aumentati gli ordini e i clienti che utilizzano la piattaforma online nel nostro Paese?

Il 2017 è stato un anno decisamente positivo per Deliveroo. Il volume degli ordini è cresciuto di più del 195% e i clienti hanno più che raddoppiato la frequenza dei loro acquisti sulla nostra piattaforma.

In quante città italiane avete attivato il servizio nel corso del 2017?

Nel corso del 2017 abbiamo lanciato il servizio in 8 città, estendendo la copertura italiana da 4 a 12 città servite. Siamo oggi presenti a: Milano, Roma, Firenze, Bologna, Piacenza, Torino, Monza, Verona, Padova, Bergamo, Brescia e Genova.

Quanto hanno beneficiato i vostri ristoranti partner in termini di crescita del business?

Nel corso del 2017 abbiamo generato più di 25 milioni di euro di revenue per i nostri ristoranti partner e per svariati di loro, rappresentiamo più del 30% del volume totale dei loro affari.

I vostri clienti possono pagare solo via App. Sarebbe possibile per voi accettare contante? Perché non lo fate?

Purtroppo l’utilizzo del contante impone troppi rischi e limitazioni. Rischi per i rider, più di 2.000 e in costante aumento, che dovrebbero assumersi il rischio di un furto, e per i ristoranti. L’ordine, infatti, arriva al ristorante solo dopo essere stato validato dalla nostra piattaforma di pagamento. In questo modo, il nostro partner può essere certo che l’ordine che sta preparando sia stato effettivamente pagato.

In Italia l’uso del contante è molto radicato. Non pensate di poter perdere clienti?

Questo è un rischio che abbiamo valutato all’inizio, ma crediamo che i benefici, anche per il consumatore, siano di molto superiori, pertanto vogliamo essere un’azienda a favore dell’adozione dei pagamenti elettronici, per la sicurezza che sono in grado di veicolare a tutti gli attori coinvolti.

Pensate che sia utile/necessario, in Italia, dare vita ad iniziative che incentivino l’adozione dei pagamenti digitali?

È assolutamente necessario che le aziende si facciano promotori di questa adozione e che si operino per spiegarne i benefici. Deliveroo è stata partner di lancio di Apple Pay in Italia, per esempio.

Come incide l’e-payment sul lavoro dei collaboratori?

I pagamenti elettronici assicurano la massima sicurezza e tranquillità a tutti i collaboratori, che non sono costretti a portare con se del contante con tutti i rischi del caso.

Che tipo di contratto offrite ai rider?

I rider sono collaboratori autonomi.

Quanto guadagna in media un rider che lavora con voi?

La media di guadagno orario in Italia è superiore a 10 euro.

Che 2018 sarà per Deliveroo?

Nel 2018 continueremo l’espansione in Italia in nuove città e nelle città esistenti andremo a servire le aree attualmente ancora scoperte. L’obiettivo è diventare un player su scala nazionale.

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