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Partiti Facebook

Cosa sta architettando Zuckerberg di Facebook per Messenger e Instagram

Le chat di Instagram e Facebook Messenger si uniranno. Prosegue il piano di interconnessione delle piattaforme di proprietà Facebook

Sempre più connessi… tra loro. Mark Zuckerberg sta portando avanti l’integrazione tra le piattaforme della galassia Facebook. Secondo Bloomberg, il prossimo passo è l’unione dei sistemi di messaggistica di Facebook Messenger e Instagram. Ecco i dettagli.

CHAT INTEGRATE

In base alle indiscrezioni, gli ingegneri di Menlo Park stanno lavorando per ricostruire la funzione chat di Instagram utilizzando la tecnologia di Facebook Messenger. Ciò consentirà agli utenti di Instagram di comunicare con coloro che utilizzano Messenger, cosa che non possono fare ora.

L’obiettivo è far sì che la funzione di chat di Instagram utilizzi la tecnologia di Facebook Messenger, in modo che gli utenti di Instagram possano comunicare con quelli che usano Messenger.

LA VISIONE DI MARK

Il gruppo Facebook sta compiendo il primo passo del piano per unire i suoi social network e consentire agli utenti di scambiare messaggi tra tutte le sue diverse app mobili (Messenger, Instagram e WhatsApp). Già a inizio 2019 Zuckerberg, fondatore e ceo di Facebook, aveva illustrato il progetto per consentire agli utenti di parlare tra loro indipendentemente dalla piattaforma che stanno utilizzando.

TUTTI SOTTO IL MARCHIO FACEBOOK

S’inserisce in quest’ottica di interoperabilità delle app, l’operazione di rebranding delle piattaforme. All’inizio di agosto, il gruppo di Menlo Park ha aggiunto il nome Facebook a Instagram e WhatsApp. La dicitura “Da Facebook” sarà visibile in tuttei i prodotti di marketing per i marchi Instagram e WhatsApp.

“Instagram da Facebook” e “WhatsApp da Facebook” saranno i nuovi nomi da ora in poi, riflessi prima nell’App Store e nel Play Store. La mossa porterà Instagram e WhatsApp in linea con Workplace, Portal e Oculus, che incorporano tutti Facebook nel loro brand.

ZUCKERBERG PIGLIA TUTTO

Il passaggio verso l’interoperabilità delle app è stato descritto da Facebook come una massiccia impresa tecnica. Conseguenza diretta delle fusioni degli ultimi anni. Nel 2012 i due fondatori di Instagram avevano ceduto l’app di condivisione foto a Zuckerberg per un miliardo di dollari. Nel 2014 anche il fondatore di WhatsApp Brian Acton aveva ceduto l’app di instant-messaging più famosa del mondo al papà di Facebook per la modica cifra di 19 miliardi di dollari, una delle più straordinarie acquisizioni tecnologiche del decennio.

Zuckerberg è convinto che Instagram e WhatsApp abbiano utilizzato le risorse di Facebook per far crescere i loro marchi indipendenti finora. Adesso sarebbe quindi giunto il momento di restituire alla casa madre.

LE CRITICHE INTERNE

Tuttavia, questo piano non sarebbe stato gradito ad alcuni dipendenti chiave di Instagram e WhatsApp. Lo scorso settembre i co-fondatori di Instagram, Kevin Systrom e Mike Krieger, hanno annunciato che si sarebbero dimessi dalla compagnia di Menlo Park per “esplorare di nuovo la nostra curiosità e creatività”. Nel settembre 2017 diceva addio al gruppo guidato da Mark Zuckerberg Bian Acton, il co-fondatore di Whatsapp, senza dare spiegazioni.

Negli ultimi Zuckerberg ha rivendicato un maggiore controllo su Instagram e WhatsApp, rinunciando alla loro autonomia nel tentativo di mantenere tutti i servizi più vicini. Mossa che ha creato dunque non poche tensioni all’interno del gruppo.

MOMENTO TURBOLENTO

La decisione di combinare i servizi di messaggistica arriva in un momento in cui Facebook è nell’occhio del ciclone. Dopo aver raggiunto un accordo con la Federal Trade Commission su una sanzione da 5 miliardi di dollari per le violazioni alla privacy nel caso Cambridge Analytica, Facebook, insieme ad altri big tech, è al centro di un’indagine del Dipartimento di Giustizia Usa per potenziali violazioni dell’antitrust. Come riporta Bloomberg, alcuni critici, tra cui il co-fondatore di Facebook Chris Hughes, hanno affermato che il piano di integrazione avrà l’effetto di rendere la società più difficile da sciogliere dal punto di vista tecnico.

OCCHIO ALLA PRIVACY

Ma alle continue critiche sulla privacy e sulle pratiche di condivisione dei dati, Zuckerberg sostiene che la mossa riguarda proprio la privacy (e non dunque il tornaconto economico del gruppo). Il social network intende infatti crittografare anche i messaggi di Instagram e Messenger, il che significa che i messaggi rimarranno privati e non verranno archiviati sui server di Facebook. Al momento, solo WhatsApp è completamente crittografato in questo modo.

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