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Come e perché Cook di Apple ha convinto Trump a frenare sui dazi anti Cina

Il ceo di Apple, Cook, ha spiegato che i dazi metterebbero la rivale sudcoreana Samsung in una posizione di vantaggio visto che non sarebbe sottoposta alle stesse restrizioni di Apple. Tutti i dettagli

 

Il Ceo di Apple, Tim Cook, sembra avere convinto il presidente americano, Donald Trump, sulle ricadute negative che i dazi contro la Cina avranno sul produttore dell’iPhone.

Nel corso di una cena che hanno avuto venerdì scorso e di cui Trump ha dato notizia ieri, Cook ha spiegato che i dazi metterebbero la rivale sudcoreana Samsung in una posizione di vantaggio visto che non sarebbe sottoposta alle stesse restrizioni di Apple.

Parlando ai giornalisti prima di salire sull’Air Force One in New Jersey, Trump ha detto: “Credo che abbia fornito una spiegazione molto convincente. Ci sto pensando”.

Washington ha annunciato dazi del 10% su 300 miliardi di dollari di importazioni cinesi. Essi entreranno in vigore in due fasi: i primi scatteranno l’1 settembre e gli altri – riguardanti smartphone, laptop, monitor, giocattoli – il 15 dicembre.

Nel frattempo gli Stati Uniti di Donald Trump hanno deciso di dare alla cinese Huawei Technologies altri 90 giorni di tempo per acquistare prodotti realizzati da aziende statunitensi.

Confermando quanto era atteso già ieri, il segretario americano al Commercio, Wilbur Ross, ha annunciato l’estensione di una “licenza generale temporanea” che scadeva oggi. Lo ha fatto parlando al canale tv Fox Business.

Il dipartimento del Commercio aveva permesso a Huawei, a maggio, di acquistare alcune componenti americane poco dopo averla inserita nella sua ‘lista nera’.

La decisione di includere Huawei nell’elenco delle società impossibilitate ad acquistare componenti Made in Usa senza una licenza e’ stata vista come una mossa dell’amministrazione Trump volta a fare pressioni su Pechino e costringerla a un accordo commerciale

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