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Banda Larga

Banda Larga: anche A2a e Acea vogliono far parte del progetto

A2a e Acea vogliono entrare nella partita per la Banda Larga. Possibile una joint venture tra le due aziende partecipate ed Enel? Non solo Enel. Nel piano banda larga del Governo intendono entrare in gioco anche A2A e Acea, le due aziende che che gestiscono i servizi pubblici nelle aree metropolitane di Milano e Roma.…

A2a e Acea vogliono entrare nella partita per la Banda Larga. Possibile una joint venture tra le due aziende partecipate ed Enel?

Non solo Enel. Nel piano banda larga del Governo intendono entrare in gioco anche A2A e Acea, le due aziende che che gestiscono i servizi pubblici nelle aree metropolitane di Milano e Roma.

Non si tratta di qualcosa di poco conto. Il piano di Enel dovrebbe velocizzare i collegamenti via internet attraverso la rete telefonica a 7,5 milioni di famiglie (224 città di medie dimensioni), mentre l’intervento di A2A e Acea dovrebbe portare la fibra ottica a 7 milioni di persone.

Luca Valerio Camerano, amministratore delegato di A2a, controllata dai comune di Milano e Brescia, si è già detto interessato a una possibile joint venture con Enel. L’azienda, però, non intende portare la fibra ottica a Milano, città già attrezzata grazie alle opere già realizzate negli anni passati da Metroweb, ma ha progetti ben più ambiziosi. “Per la banda larga – ha sottolineato Luca Valerio Camerano, durante la presentazione del bilancio 2015 (utile per 73 milioni) – abbiamo già un’esperienza consolidata sulla gestione delle attività connesse alla fibra ottica. Riteniamo che ci siano importanti sinergie tra posa dei contatori e posa della fibra ottica. Confermiamo il nostro interesse, da sviluppare in un mercato che prevede la Lombardia come target geografico”.

Fibra ottica

Anche Acea è interessata al progetto Banda Larga. “Guardiamo con grande interesse agli sviluppi della digitalizzazione in banda ultralarga. Acea, nella sua qualità di gestore della rete elettrica romana, è pronta a svolgere il proprio ruolo di propulsore della crescita della città”, aveva affermato il presidente Carla Tomasetti. E non solo. Anche Utilitalia, l’associazione che raccoglie tutte le aziende di pubblici servizi, vuole entrare nei giochi. “Le multiutility guardano con grande interesse gli sviluppi del piano Banda ultralarga del paese ed in particolare l’accelerazione degli ultimi giorni; UtilItalia ha predisposto e proporrà nei prossimi giorni ai propri associati una commissione di lavoro specifica, per concretizzare e rendere esecutivo il piano nelle proprie città”, ha detto il presidente Giovanni Valotti.

Non resta da chiedersi se sia davvero possibile una collaborazione tra Enel e le due utility. Forse potrebbe nascere una joint venture, in cui le aziende locali possano usare le tecnologie dell’ex monopolista.

Banda Larga… e Telecom?

Al momento il ruolo di Telecom è quello di principale concorrente di EnelTelecom e Metroweb, infatti, lavoreranno, insieme, al progetto comune per la realizzazione della rete a 100 megabit al secondo, in 250 città a maggiore redditività. E il piano pensato da Enel Open Fiber rappresenta un guanto di sfida lanciato dalla società energetica a quella di telefonia.

Enel, fin da subito, però aveva lasciato la porta aperta per una eventuale collaborazione, ma non si hanno novità in merito. “Non ci sono novità su Telecom Italia al cui eventuale contributo l’Enel resta aperta“, ha detto l’ad Enel Francesco Starace ai giornalisti a margine di un convegno all’Europarlamento. “A Telecom c’è un nuovo amministratore delegato (Flavio Cattaneo – ndr), Telecom e’ una grande e bella azienda e forse deve guardare tante cose, non so se questa sia la priorita’ per lui”, ha aggiunto.

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