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Che cosa sta escogitando Amazon sui conti correnti

L’articolo di Chiara Rossi per Start Magazine sulle ultime trovate e i progetti finanziari più recenti del colosso americano Amazon Pensate a un qualsiasi oggetto, ora che ce l’avete in mente potete star certi che sarà in vendita su Amazon, il negozio del mondo. Se i punti vendita tradizionali hanno quasi gettato la spugna contro…

Pensate a un qualsiasi oggetto, ora che ce l’avete in mente potete star certi che sarà in vendita su Amazon, il negozio del mondo. Se i punti vendita tradizionali hanno quasi gettato la spugna contro il gigante dell’e-commerce, le banche restano a guardare con malcelato sospetto le mosse della società guidata da Jeff Bezos.

UN CONTO CORRENTE FIRMATO AMAZON

Chissà che ne pensano gli istituti bancari della notizia di ieri del Wall Street Journal secondo cui Amazon starebbe valutando la possibilità di collaborare con JP Morgan Chase e Capital One per creare “pseudo” conti correnti rivolti ai clienti più giovani e senza conto bancario. Sempre secondo il Journal, la trattativa sarebbe in fase preliminare, ma con la schiera di clienti (milioni e milioni) e l’impressionante valore di mercato (oltre 700 miliardi di dollari) della società di Seattle, molti si stanno chiedendo se il gigante dell’e-commerce abbia intenzione di irrompere nel sistema bancario.

Il pubblico non mancherebbe. Secondo un sondaggio di LendEDU, specializzato nei prestiti agli studenti, circa il 45% degli intervistati è favorevole a utilizzare Amazon come proprio conto bancario principale. Un altro sondaggio condotto dalla società di consulenza strategica Bain, ha rilevato che quasi il 60% dei clienti delle banche negli Stati Uniti sarebbe disposto a provare un prodotto finanziario di gruppi tecnologici già a loro noti. Amazon e PayPal sono i due marchi di cui i consumatori si fiderebbero di più per i loro soldi, sorpassando Apple, Google, Microsoft, Facebook e Snapchat. Sebbene il prodotto finale potrebbe essere un conto corrente con marchio Amazon, le fonti del Journal confermano che ciò non implicherebbe la trasformazione in istituto bancario del colosso di Seattle.

LE INCURSIONI DI BEZOS IN FINANZA

Il gigante dell’e-commerce ha già fatto incursioni nell’arena finanziaria. Con Amazon Pay consente alle persone di pagare i prodotti su siti di terzi senza ricaricare i dati della loro carta di credito. Più di 33 milioni di persone usano questo sistema di pagamento.

Tramite Amazon Lending, dal 2011 la società guidata da Jeff Bezos ha erogato prestiti per oltre 3 miliardi di dollari alle piccole imprese già iscritte come rivenditori sulla piattaforma.

Il gigante dell’e-commerce offre anche una pseudo-carta di debito, Amazon Cash, che consente alle persone di aggiungere denaro a un portafoglio Amazon e acquistare oggetti online senza una carta di credito.

Non è finita qui: l’anno scorso Amazon ha immerso la punta nel business dei depositi con Prime Reload, che offre ai clienti un bonus del 2% quando usano la propria carta di debito per trasferire fondi da un conto bancario a un saldo Amazon per le transazioni sul sito. In questo modo Amazon è riuscito a pagare meno commissioni a Visa e Mastercard.

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