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Come Alibaba si papperà Ele.me, la Deliveroo cinese

Il gigante, o “dragone”, dell’e-commerce cinese ha annunciato lunedì che comprerà tutte le azioni per detenere il controllo completo di Ele.me, la Deliveroo cinese. L’approfondimento di Chiara Rossi Alibaba è affamata. Il colosso dell’e-commerce con sede a Hangzhou ha annunciato ieri l’intenzione di acquisire le azioni restanti per prendere il controllo di Ele.me, la startup…

Alibaba è affamata. Il colosso dell’e-commerce con sede a Hangzhou ha annunciato ieri l’intenzione di acquisire le azioni restanti per prendere il controllo di Ele.me, la startup cinese di consegna di cibo a domicilio, per una transazione stimata di oltre 9 miliardi di dollari. Alibaba con le affiliate Ant Small e Micro Financial Services Group già possedevano circa il 43% delle azioni (e diritto di voto) della startup con sede a Shanghai e nel 2016 hanno investito 1,25 miliardi di dollari in Ele.me. Già a febbraio Bloomberg aveva reso noto i piani della società fondata da Jack Ma che si è dichiarato “entusiasta che Ele.me diventi parte dell’ecosistema di Alibaba”.

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Come analizzato da Cnn, le società tecnologiche sono ansiose di conquistare il prospero mercato alimentare cinese, che dovrebbe crescere del 18% a 241 miliardi di yuan (38 miliardi di dollari) quest’anno, secondo la società di ricerca iiMedia. Nel mercato del Dragone la sfida si fa doppia: Ele.me – che tradotto suona più o meno “Sei affamato?” – è in competizione con la startup Meituan-Dianping, sostenuta niente poco di meno da Tencent, la più grande azienda tecnologica cinese per valore di mercato rivale di Alibaba, protagoniste insieme del duopolio digitale della Cina. Meituan-Dianping è il principale fornitore di servizi on demand cinese consentendo agli utenti di prenotare il pranzo, ordinare cibo e acquistare biglietti per il cinema tramite un’unica app. La startup punta alla quotazione entro il 2018 e la valutazione potrebbe toccare i 60 miliardi di dollari.

Lo scorso anno Ele.me ha consolidato la propria posizione nel settore acquisendo per 800 milioni di dollari Baidu Waimai, l’unità di consegna di cibo del motore di ricerca Baidu, il Google cinese. Una tendenza simile si sta verificando anche negli Stati Uniti. Il rivale a stelle e strisce di Alibaba, Amazon, ha collaborato lo scorso settembre con Olo, azienda di consegna di prodotti alimentari onlinenel tentativo di espandere il proprio servizio di Amazon Restaurants.

IL PARADIGMA DI SHOPPING SECONDO ALIBABA

“Guardando al futuro, Ele.me può sfruttare l’infrastruttura di Alibaba nel commercio e trovare nuove sinergie con le diverse attività di Alibaba per aggiungere ulteriore slancio all’iniziativa New Retail”, ha sottolineato Jack Ma. New Retail è un termine coniato dal fondatore di Alibaba due anni fa, proprio per rendere l’idea di un nuovo spazio di commercio al dettaglio creando una miscela di shopping online e offline supportata da una tecnologia all’avanguardia. I fattorini di Ele.me diventano dunque complementare di Koubei, la piattaforma di consegna pasti già affiliata di Alibaba. Combinando i servizi di consegna a domicilio di Ele.me con la capacità di coinvolgimento online dei consumatori di Koubei, Alibaba sarà in grado di offrire un’esperienza a 360 gradi.
Jack Ma prevede un futuro in cui i consumatori visitano i negozi ma effettuano ordini tramite app, con la consegna delle merci nelle loro case entro 30 minuti. Con la propria catena di supermercati Hema Xiansheng, una sorta di Walmart cinese, Alibaba è pronta a fare sul serio trasformando in realtà il suo modello di shopping.

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