skip to Main Content

Agid

Agid, Team Digitale e non solo. Come il governo M5S-Lega modificherà l’assetto renziano

Il piano del governo sul digitale sulla base dell'emendamento della maggioranza al decreto Semplificazioni. Fatti, ricostruzioni, indiscrezioni e approfondimenti

Quali sono i veri progetti del governo sull’Agenda Digitale?

La domanda continua a circolare fra gli addetti ai lavori, visto quello che emerge dal pacchetto degli emendamenti presentati dai relatori di maggioranza al decreto Semplificazioni, Mauro Coltorti (M5S) e Dario Pirovano (Lega).

L’emendamento “digitale” (in fondo all’articolo il testo integrale) punta di fatto in prospettiva (a partire dal 2020) a un ministero ad hoc per il digitale, dunque accentrando di fatto funzioni, competenze ed enti ora sparsi tra dicasteri, Team Digitale e Agid.

Ecco il passaggio clou dell’emendamento: “Al fine di garantire l’attuazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana, anche in coerenza con l’Agenda digitale europea, le funzioni, i compiti e i poteri conferiti al commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale dall’articolo 63 del decreto legislativo 26 agosto 2016, n.179, sono attribuiti al presidente del Consiglio dei ministri o al Ministro delegato che li esercita per il tramite delle strutture della Presidenza del Consiglio dei Ministri dallo stesso individuate”.

Che fine farà dunque l’attuale struttura denominata Team Digitale alla presidenza del Consiglio? Si estinguerà alla fine del 2019?

Si legge infatti nell’emendamento: “Il mandato del Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale, nominato con decreto del presidente del Consiglio dei ministri 25 ottobre 2018, ai sensi dell’articolo 63 del decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179, nonché l’operatività della relativa struttura di supporto, sono prorogati al 31 dicembre 2019”.

E pensare che il premier Giuseppe Conte – con uno scarso entusiasmo dei vertici del dicastero della Pubblica amministrazione retto da Giulia Bongiorno – ha nominato di recente come commissario al digitale Luca Attias al posto di Diego Piacentini, che aveva l’incarico in scadenza e che in sostanza il governo ha deciso di non confermare (Attias era di fatto il numero due del Team allestito da Piacentini durante il governo Renzi).

Chi potrebbe gradire questa direzione di marcia indicata nell’emendamento è, oltre al ministro Bongiorno, anche l’Agid (Agenzia per l’Italia digitale) che ha un nuovo direttore generale, Teresa Alvaro.

Le due strutture – Agid e Team Digitale – spesso, anche di recente, si sono lanciate robuste stilettate, per lo più partite dal Team Digitale e che si rintracciano in particolare in una lettera-documento con cui Piacentini ha passato la mano ad Attias.

TUTTI GLI APPROFONDIMENTI RECENTI DI START SU AGENZIA DIGITALE, AGID, TEAM E DINTORNI:

ECCO LE CRITICHE DI PIACENTINI ALL’AGID

CHI E’ LUCA ATTIAS, IL CURRICULUM COMPLETO DEL NUOVO CAPO DEL TEAM DIGITALE

TERESA ALVARO, ECCO LA BIOGRAFIA DEL NUOVO DIRETTORE DELL’AGID

TUTTI I BISTICCI DIGITALI TRA LEGA E M5S

ECCO COME E PERCHE’ PIACENTINI HA LASCIATO IL TEAM DIGITALE

+++

+++

Ecco di seguito l’emendamento integrale in questione

AS 989

Articolo 8.

Dopo il comma 1 sono aggiunti i seguenti:

“1 bis. Il mandato del Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale, nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 ottobre 2018, ai sensi dell’articolo 63 del decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179, nonché l’operatività della relativa struttura di supporto, sono prorogati al 31 dicembre 2019.

1 ter . A decorrere dal 1 gennaio 2020, al fine di garantire l’attuazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana, anche in coerenza con l’Agenda digitale europea, le funzioni, i compiti e i poteri conferiti al commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale dall’articolo 63 del decreto legislativo 26 agosto 2016, n.179, sono attribuiti al Presidente del Consiglio dei ministri o al Ministro delegato che li esercita per il tramite delle strutture della Presidenza del Consiglio dei Ministri dallo stesso individuate, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze per le materie di sua competenza.

1 quater. Per l’esercizio delle funzioni di cui al comma 1 ter , il Presidente del Consiglio dei ministri, o il Ministro delegato, si avvale di un contingente di esperti messi a disposizioni delle strutture di cui al comma 1 ter, in possesso di specifica ed elevata competenza tecnologica e di gestione di processi complessi, nonché di significativa esperienza in tali materie, ivi compreso lo sviluppo di programmi e piattaforme digitali con diffusione su larga scala, da nominare ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303. Con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sono individuati il contingente di tali esperti e la relativa composizione, con le specifiche qualificazioni richieste ed i relativi compensi.

1 quinquies. Agli oneri derivanti dall’attuazione del presente articolo, pari a 6 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2020 , si provvede:

a) quanto a 4 milioni di euro per l’anno 2020, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2019-2021, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali » della missione « Fondi da ripartire » dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2019, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero dell’economia e delle finanze;

b) quanto a 2 milioni di euro per l’anno 2020 e 6 milioni di euro a decorrere dall’anno 2021, mediante riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 relativa al Fondo per le esigenze indifferibili.”

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

Con l’emendamento sopra riportato si intende prorogare il mandato del Commissario Straordinario per l’Attuazione dell’Agenda Digitale, nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 ottobre 2018, ai sensi dell’articolo 63 del decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179, fino al 31 dicembre 2019, e con esso la struttura di supporto del Commissario Straordinario.

Il comma 2 dell’emendamento proposto intende, al fine di garantire continuità con gli obiettivi dell’Agenda Digitale Italiana, anche in coerenza con quelli dell’Agenda Digitale Europea, conferire al Presidente del Consiglio dei ministri o Ministro da lui delegato le funzioni già assegnate dall’art.63 del decreto legislativo 26 agosto 2016, n.179 al Commissario straordinario del Governo per l’attuazione dell’Agenda digitale. Si tratta di compiti e funzioni di impulso, indirizzo e coordinamento delle Amministrazioni titolari di specifiche competenze in materia di attuazione dell’Agenda digitale e di coordinamento operativo dei soggetti strutturati anche in forma societaria che operano nel citato settore, da esercitarsi anche tramite l’adozione di regole tecniche e linee guida.

Il comma 3 prevede che, per l’espletamento delle specifiche funzioni attribuite, il Presidente del Consiglio dei Ministri o Ministro delegato possa avvalersi di un nucleo di esperti, dotati di elevate professionalità tecniche nelle materie di competenza della struttura, la cui composizione è individuata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Con il medesimo decreto sono individuati, altresì, i compensi massimi da attribuire ai singoli profili professionali degli esperti.

Il comma 4 a fronte dell’onere finanziario pari a 6 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2020 individua la relativa copertura finanziaria.

RELAZIONE TECNICA

Gli oneri conseguenti all’introduzione della norma sono quantificati in complessivi 6 milioni di euro annui, a decorrere dall’anno 2020. Alla copertura dei predetti oneri si provvede: a) quanto a 4 milioni di euro per l’anno 2020, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2019-2021, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali » della missione « Fondi da ripartire » dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2019, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero dell’economia e delle finanze; b) quanto a 2 milioni di euro per l’anno 2020 e 6 milioni di euro a decorrere dall’anno 2021, mediante riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 relativa al Fondo per le esigenze indifferibili.

Back To Top