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Uber, Visa, Mastercard, PayPal (e non solo): chi investirà e perché nella moneta virtuale Libra di Facebook

Libra, la moneta digitale di Facebook che dovrebbe essere presentata il 18 giugno, vanta sostenitori come Visa, Mastercard, Uber e Paypal

Libra, la criptovaluta di Facebook, che dovrebbe essere presentata la prossima settimana ed immessa sul mercato il prossimo anno, annovera già grandi sostenitori, del settore e non.

Facebook, come riporta il Wall Street Journal, avrebbe già sottoscritto accordi con alcune società, tra cui Visa e Mastercad, perchè supportassero (economicamente, si intende) il lancio della moneta virtaule. Andiamo per gradi.

PIU’ DI 12 SOCIETA’ A SOSTEGNO DELLA MONETA DI FACEBOOK

Facebook, in vista del lancio della sua moneta vituale, ha sottoscritto più di una dozzina di accordi con società tra cui Visa, Mastercard, PayPal Holdings e Uber Technologies, perché sostengano la nascita della nuova criptovaluta. Ad aderire al progetto ci sarebbero anche la società di tecnologia finanziaria Stripe, il sito di prenotazione di viaggi Booking.com e il sito di e-commerce con sede in Argentina MercadoLibre.

UN POTENZIALE ENORME

Che i Big non si perdessero l’occasione di partecipare al progetto, d’altronde, c’era da aspettarselo. Facebook, dalla sua, ha un richiamo molto potente: 2,4 miliardi di utenti attivi mensili sulla piattaforma. Tutti utenti potenzialmente fruitori della moneta.

La partecipazione al progetto, da parte di chi dovrebbe essere una rivale del settore, Visa e Mastercard potrebbe essere letta come modalità per poter monitorare le ambizioni di Facebook nel settore dei pagamenti.

QUANTO INVESTIRANNO?

Le società finanziarie ed e-commerce, i venture capitalist, le società di telecomunicazioni e i big tecnologici che hanno deciso di sostenere il progetto investiranno circa 10 milioni di dollari ciascuno in un consorzio che governerà la moneta digitale.

Il denaro servirà a finanziare la creazione della moneta, che sarà ancorata a un paniere di valute emesse dal governo, per evitare le oscillazioni selvagge che hanno perseguitato altre criptovalute, tra cui il Bitcoin.

FINO AD UN 1 MILIARDO DI DOLLARI PER IL PROGETTO

L’intento di Facebook, come rivelato dal Wall Street Journal qualche settimana fa, è quello di raccogliere almeno 1 miliardo di euro.

LA MONETA DI FACEBOOK

Sostenitori a parte, come sarà la nuova moneta digitale tanto attesa? Le informazioni sono ancora poche. Il progetto, per ora segreto (e nato circa un anno fa), ruota intorno ad una moneta che gli utenti potrebbero inviare tra loro e utilizzare per effettuare acquisti sia su Facebook che su Internet.

Non è noto comunque, anche per alcuni membri del consorzio, come funzionerà la moneta.

PRESENTAZIONE FISSATA IL 18 GIUGNO

Qualche notizia in più potrebbe essere rivelata il 18 giugno, in occasione della presentazione della moneta digitale. La versione defintiva della criptovaluta dovrebbe arrivare entro il 2020.

NESSUN CONTROLLO (DIRETTO) DA PARTE DI FACEBOOK

Quel che sembra essere quasi una certezza è che Facebook non controllerà direttamente la moneta e non lo faranno nemmeno i singoli membri del consorzio (che dovrebbe chiamarsi Associazione Libra).
Alcuni membri, comunque, potrebbero fungere da “nodi” lungo il sistema che verifica le transazioni e ne conserva la registrazione delle attività.

UNA STRATEGIA PER “DIFENDERSI”

Non controllare la moneta permetterebbe a Facebook di mantenere una certa distanza dal progetto, offrendo un modo per uscirne pulito (soprattutto dinanzi agli utenti della piattaforma) nel caso in cui qualcosa non dovesse andare.

FACEBOOK PUO’ RIVOLUZIONARE L’USO DEL DENARO?

Quello che resta da chiedersi, ora, è se Libra possa realmente conquistare gli utenti e diventare un mezzo di pagamento diffuso. Come osserva il Wall Street Journal, infatti, è passato un decennio da quando è nato il bitcoin, eppure i consumatori difficilmente lo usano (come avviene per le altre valute) per pagare le cose. La forza di Facebook saranno gli utenti? Difficile azzardare ora delle ipotesi.

GLI OSTACOLI NORMATIVI

Anche la criptovaluta di Facebook, comunque, dovrà affrontare i numerosi ostacoli normativi che Bitcoin & co. hanno affrontato (senza ancora una risoluzione certa e chiara) in America, in Europa e negli altri continenti.

La preoccupazione più grande, attualmente, è che la moneta potesse essere usata per riciclare denaro e finanziare organizzazioni terroristiche.

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