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Stati Uniti Bitcoin

Il Bitcoin è una bolla?

Quarta puntata del Focus di Luca Longo sulle criptovalute pubblicato su Eniday.com Di sicuro il prezzo del bitcoin è lievitato a velocità incredibili. Nato il 1 settembre 2009, nel 2010 valeva 6 centesimi di $, nel 2015 sui 100 $, nel 2016 attorno ai 500 $, ma nel 2017 è volato da 985,56 $ il 2 gennaio…

Di sicuro il prezzo del bitcoin è lievitato a velocità incredibili. Nato il 1 settembre 2009, nel 2010 valeva 6 centesimi di $, nel 2015 sui 100 $, nel 2016 attorno ai 500 $, ma nel 2017 è volato da 985,56 $ il 2 gennaio a un massimo di quasi 20mila dollari a dicembre 2017.

Il valore reale dei bitcoin è soggetto esattamente alle stesse leggi della domanda e dell’offerta che governano il valore delle torte, dei francobolli antichi, delle aziende, di intere valute. Se gli investitori attribuiscono ai vari soggetti elencati prima un valore più alto di quello attualmente accettato, il valore di questi sale. Se invece perdono di interesse, il valore scende. Ma può anche precipitare se, per qualche motivo, gli investitori e i risparmiatori si trovassero delusi da notizie sulla bassa qualità delle torte di Gabriella, dalla scoperta di falsi francobolli antichi, o dalla scarsa solidità di una azienda o di un intero Stato e della corrispondente valuta nazionale.

Quando uno Stato si trova finanziariamente un po’ in bilico, ha la tentazione di stampare nuova cartamoneta per ripagare i propri debiti. Questo però significa sopravvalutare il valore di quello Stato perché tutta la nuova valuta messa in circolazione rimarrebbe garantita solo dalle stesse riserve auree custodite dallo Stato che garantivano quella già emessa. Se lo Stato ne emette solo un po’ alla volta, allora il potere d’acquisto della singola valuta cala lentamente. Questo fenomeno non è altro che l’inflazione.

Ma se i governanti si fanno prendere la mano e fanno andare le rotative della zecca a più non posso, allora è un guaio. In questo modo cittadini e investitori stranieri perdono fiducia in quello Stato ed il valore di quella valuta crolla causandone il collasso.

bitcoinPer evitare l’inflazione, il misterioso creatore dell’algoritmo che sta alla base dei bitcoin ha trovato due soluzioni.
L’algoritmo stesso è stato costruito in modo da non potere generare più di 21 milioni di bitcoins. Fino ad ora i minatori hanno “scoperto” circa 17 milioni di bitcoin. Ne rimangono ancora da creare solo 4 milioni (sempre come premio per l’aggiunta di blocchi nella blockchain). Raggiunto il tetto, l’algoritmo matematico non potrà generarne uno solo di più. Sarebbe come chiedere al contatore del gas di casa vostra di indicare un metro cubo in più quando tutte le rotelle sono arrivate a 9. Oppure sarebbe come misurare con un termometro una frazione di grado in più quando la colonnina di mercurio è già arrivata fino in cima.

Inoltre, l’algoritmo è costruito in modo tale da rendere il puzzle matematico necessario per generare bitcoin sempre più complicato da risolvere. In questo modo, più bitcoin vengono creati più è complesso crearne dei nuovi e l’inflazione viene tenuta sotto controllo.

IL VERO PUNTO DEBOLE

Abbiamo parlato dei numerosi vantaggi dei bitcoin. Ma occorre guardare anche l’altro lato di questa moneta virtuale. Il tallone di Achille del bitcoin – e di tutte le altre criptovalute che funzionano in questo modo – si trova proprio nel meccanismo stesso che le crea e le garantisce e cui abbiamo accennato prima.

Ogni minatore, per arrivare a risolvere il puzzle prima degli altri minatori e aggiudicarsi il bitcoin, deve avere a disposizione una potenza di calcolo superiore a quella degli altri. Non immaginatevi brufolosi nerd armati di pc chiusi nel garage di casa: ora si combattono fra loro grandi aziende specializzate in bitcoin e dotate di enormi centri di calcolo amministrati da ottimi sistemisti e tecnici informatici.
Non è un hobby! La somma dei ricavi mondiali prodotti dalla caccia ai nuovi bitcoin nell’ultimo anno è stata di 18 miliardi di $. Il costo globale stimato per crearli è stato inferiore ai 2 miliardi di $. Quindi, in media, queste aziende hanno ricavato più di 9 dollari per ogni dollaro investito. Fino ad oggi si è trattato di un business fenomenale!

(4.segue)

 

(la prima puntata si può leggere qui
la seconda puntata si può leggere qui
la terza puntata si può leggere qui)

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