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Fis, Worldpay, Nexi e Sia. Tutti i fuochi d’artificio nei pagamenti digitali

Negli Stati Uniti Fidelity National Information Services (Fis) ha raggiunto un accordo per l’acquisizione di Worldpay. In Italia Nexi va verso la Borsa e in Sia gli azionisti si dividono sul futuro della società. Fatti, numeri, commenti e scenari sui più recenti movimenti nel settore dei pagamenti digitali e del Fintech

Movimenti, azioni e scossoni nel settore dei pagamenti digitali.

CHE COSA HANNO DECISO FIS E WORLDPAY

Il provider di servizi finanziari Fidelity National Information Services (Fis) ha raggiunto un accordo per l’acquisizione di Worldpay, azienda globale di sistemi di pagamento digitale con sede in Ohio. Al netto del debito la valutazione di Worldpay è di 35 miliardi di dollari. Si tratta del più grande deal realizzato finora nel fintech.

LO SCENARIO SECONDO BLOOMBERG

Secondo Bloomberg l’operazione, una volta completata, darà vita alla maggiore realtà a livello internazionale e consentirà importanti sinergie di costo e di ricavo soprattutto nelle aree a più alta tecnologia.

IL RISIKO NEL SETTORE DEI PAGAMENTI

L’integrazione tra Fis e Worldpay dimostra che tecnologia e concorrenza crescente hanno ormai innescato il risiko nel settore dei pagamenti. I due gruppi americani hanno appena annunciato un accordo di fusione da 43 miliardi di dollari che ridisegnerà il volto del settore.

I NUMERI DELL’OPERAZIONE

Stando ai termini dell’intesa Fis offre agli azionisti di Worldpay 0,9287 azioni Fis per ogni azione Worldpay e 11 dollari in contanti ad azione.

ECCO L’ESITO DELL’ACQUISIZIONE

Al termine del processo di acquisizione gli azionisti Fis deterranno circa il 53% delle newco e mentre quelli di Worldpay circa il 47%, comprensivi dell’assunzione di Fis del debiti di Worldpay, per il quale è previsto un rifinanziamento.

LA PORTATA DELL’OPERAZIONE

L’M&A darà vita a una newco da 12,3 miliardi di dollari di vendite annuali con una crescita organica dei ricavi stimata tra il 6% e il 9% fino al 2021, con 700 milioni di sinergie in termini di Ebitda.

TUTTI I DETTAGLI SULLE SOCIETA’

Con 5mila addetti, Worldpay gestisce ogni anno più di 40 miliardi di transazioni, supportando più di 300 tipologie di pagamento in oltre 120 valute e 146 Paesi. Fis sviluppa software per i servizi finanziari, con focus sul retail e institutional banking, pagamenti, asset e wealth management, risk e compliance, soluzioni di outsourcing, e vanta con circa 20 mila clienti in oltre 130 Paesi e più di 47 mila dipendenti.

IL COMMENTO DEL CAPO AZIENDA DI FIS

“La dimensione conta nella nostra industria che cambia rapidamente”, ha commentato Gary Norcross, presidente e ceo di Fis e che manterrà gli stessi incarichi dopo la fusione. L’operazione consentirà di offrire “la più vasta gamma di soluzioni finanziarie globali” in un contesto, quello dei sistemi di pagamento, in rapida evoluzione e dove i colossi dell’industria devono fare i conti con nuovi sfidanti dalla startup ad Apple Pay.

I NUMERI IN BALLO DEL SETTORE

Nei primi sei mesi dell’anno scorso si sono avute nel settore 104 transazioni per un controvalore complessivo di 46 miliardi di dollari, una cifra largamente superiore ai 32,9 miliardi registrati nel 2017. Basti ricordare la campagna di acquisizioni messa a segno da PayPal che, tra il maggio e il giugno del 2018, ha annunciato ben quattro operazioni incluso il blitz da 2,2 miliardi di dollari sulla svedese iZettle.

CHE COSA SUCCEDE IN ITALIA A NEXI E SIA

Anche in Italia il settore è in fermento. Basti pensare che ieri Nexi ha avviato formalmente la quotazione in Borsa, anche per ridurre il debito contratto negli anni dagli azionisti per rilevare l’azienda, e che i soci di Sia stanno dibattendo sulla strada migliore per crescere: da un lato Cdp e Poste puntano a un campione nazionale per essere più pervasivi in Europa e dall’altro le banche azioniste sono contrarie e puntano piuttosto alla crescita con acquisizioni in Francia, Austria e Portogallocome si delinea in linea di massima nel piano presentato dall’ad, Nicola Cordone – oppure con l’Ipo.

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