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Cina Hong Kong

Ecco come i colossi del Fintech cinese minacciano le banche

Nonostante il rallentamento dell’economia cinese le aziende attive nel digitale continuano a crescere grazie anche a una diversificazione dei prodotti  Negli ultimi anni la Cina ha conosciuto un’esplosione del settore Fintech, grazie alle migliori aziende del paese che di fatto dominano il settore a livello mondiale. Non è un caso che Alibaba, uno spinoff di…

Negli ultimi anni la Cina ha conosciuto un’esplosione del settore Fintech, grazie alle migliori aziende del paese che di fatto dominano il settore a livello mondiale. Non è un caso che Alibaba, uno spinoff di Ant Financial, e Tencent dominino il settore dei pagamenti digitali, o che Yirendai e Lufax di Creditease siano i principali attori nel settore del credito online. Tutte queste aziende hanno raccolto grandi quantità di investimenti, si sono espanse in aree con alti livelli di domanda e sono riuscite a diversificare il loro core business.

MALGRADO IL RALLENTAMENTO DELL’ECONOMIA CINESE LE FINTECH HANNO I MEZZI PER CONTINUARE A CRESCERE

WeChat Pay di Tencent, malgrado non faccia parte di una sussidiaria, continua a raccogliere fondi da investitori del paese. Tencent è quotata alla Borsa di Hong Kong, e il suo titolo è aumentato notevolmente raggiungendo i 45,74 dollari per azione dalla sua IPO di giugno 2004, quando le azioni furono immesse sul mercato a 0,47 dollari. Il massimale di mercato di Tencent ha raggiunto i 576,7 miliardi di dollari a gennaio, prima di scendere all’attuale livello di 437,7 miliardi di dollari. Le azioni della società di prestiti peer-to-peer di Creditease, Yirendai, sono quotate sul Nasdaq a 17,66 dollari, con un tetto di mercato totale di 1,2 miliardi di dollari. Lufax, secondo quanto riferito da alcuni media cinese, avrebbe rinviato una possibile quotazione in borsa a Hong Kong, ma quest’estate si sarebbe concentrata su un’altra iniezione di fondi per un importo di 2 miliardi di dollari. Tutte queste società, in sostanza, dispongono di capitali sufficienti, anche se i finanziamenti per le piccole imprese, per alcuni versi, hanno già subito un rallentamento. Ma sta a indicare che, nonostante il rallentamento dell’economia cinese, queste imprese hanno i mezzi per continuare a crescere.

LE AZIENDA CINESE SONO ANDATE INCONTRO ALLA DOMANDA DI SERVIZI FINTECH

Ma non è solo una questione di soldi. Queste imprese sono state in grado di soddisfare, infatti, la domanda di servizi Fintech, che si presentava in fase di rallentamento. Per Alipay di Ant Financial e WeChat Pay di Tencent, la domanda di pagamenti digitali si è rivelata massiccia, in quanto i consumatori cinesi richiedono transazioni più veloci e sicure. Entrambe le applicazioni hanno altre caratteristiche vantaggiose che migliorano l’esperienza dell’utente. Con Alipay, gli utenti possono ottenere prestiti al consumo o al venditore, credito che spesso non è disponibile tramite le banche. Alipay può essere utilizzato per acquisti offline o online, in particolare sul sito di e-commerce Alibaba. WeChat Pay offre la comodità di consentire agli utenti WeChat la possibilità di inviare denaro l’uno all’altro, anche se non hanno un conto in banca sia offline sia online: in quest’ultimo caso l’app è spesso utilizzata per acquistare prodotti spinti da WeChat. Entrambe le imprese sono cresciute con l’esplosione degli acquisti online e con il continuo aumento dei consumi offline. Essere parte di queste tendenze critiche ha dato i suoi frutti per entrambe le aziende.

LE AUTORITÀ DI REGOLAMENTAZIONE CINESI SONO CORSE AI RIPARI

Le autorità di regolamentazione cinesi, sempre più preoccupate per i potenziali rischi per il sistema finanziario, hanno imposto una serie di limiti che paralizzeranno i flussi di reddito delle società e ne limiteranno la rapida espansione. Ad esempio, sia Alipay sia WeChat Pay sono ora tenuti a elaborare i pagamenti attraverso un conto di compensazione centrale, e i pagamenti che ricevono devono essere depositati presso le banche commerciali in conti non fruttiferi. Anche Yirendai e Lufax sono riusciti a colmare una lacuna nella domanda. Molti consumatori e le piccole imprese hanno difficoltà ad ottenere prestiti dal settore finanziario cinese, in particolare dalle banche. Spesso sono costretti a contrarre prestiti sul mercato a tassi d’interesse molto elevati. Con l’avvento delle società di prestito peer-to-peer (P2P), i mutuatari più piccoli con garanzie scarse o nulle si sono trovati nella condizione di riuscire a prendere un prestito per la prima volta.

Attualmente, il settore dei prestiti P2P sta attraversando una fase di “rimescolamento normativo”, con la chiusura delle società più rischiose, quelle cioè con modelli di business simili a uno schema Ponzi. Le grandi imprese, come Yirendai e Lufax, hanno già dimostrato di rispettare le nuove norme, che prevedono l’apertura di un deposito per i fondi e la registrazione delle società. È probabile che il controllo più serrato delle autorità finisca per eliminare dal mercato alcuni istituti di credito associati alle imprese più piccole, anche se c’è da considerare l’elevata domanda di fondi da parte dei piccoli mutuatari. È probabile, dunque, che questi mutuatari si rivolgano sempre più, tra gli altri, a società del calibro di Yirendai e Lufax e, man mano che le imprese più a rischio abbandonino il settore.

CinaLE FINTECH CINESE HANNO DIVERSIFICATO I PRODOTTI OFFERTI

Tutte queste imprese hanno comunque diversificato le loro attività principali in settori che completano con successo e aggiungono valore alle loro attività principali. Ant Financial ha Alipay, ma offre anche un prodotto di gestione patrimoniale chiamato Yu’e Bao, che è diventato il più grande fondo del mondo del mercato monetario, attirando i clienti in cerca di rendimenti migliori di quello che i conti di risparmio in genere offrono. Alipay, accoppiato con Yu’e Bao, ha aiutato Ant Financial ad attirare i clienti verso i suoi servizi finanziari aiutandoli sia a spendere sia a risparmiare. Tencent ha diversificato nell’e-commerce permettendo agli utenti WeChat di acquistare beni utilizzando WeChat Pay e nella pubblicità online. L’azienda ha anche aggiunto contenuti digitali e abbonamenti venduti attraverso WeChat. Yirendai e Lufax offrono entrambi prodotti di gestione patrimoniale in aggiunta ai prestiti, garantendo agli investitori cinesi più alternative in cui possono investire i loro fondi. Yirendai ha sviluppato prodotti che si rivolgono alle masse che possono utilizzare i servizi di prestito della piattaforma per investire. Lufax offre prodotti di gestione patrimoniale con tassi di rendimento superiori alla media. I prodotti che assicura hanno una varietà di scadenze e diversi livelli di rischio. Per entrambe le aziende, l’attività di gestione patrimoniale è stata un vantaggio, aiutandole a mantenere i clienti esistenti e ad attrarne di nuovi.

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