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Solarcity

Tesla taglia anche il solare (per sopravvivere)

I nuovi tagli di Tesla coinvolgono la divisione solare. Tutti gli sforzi si concentrano sulla Model 3.  Articolo di Giusy Caretto  Obiettivo risparmiare, per sopravvivere. Tesla, dopo aver tagliato il 9% della sua forza lavoro solo la scorsa settimana, ora è pronta a prendere di petto anche la divisione solare. E con gli impianti della…

Obiettivo risparmiare, per sopravvivere. Tesla, dopo aver tagliato il 9% della sua forza lavoro solo la scorsa settimana, ora è pronta a prendere di petto anche la divisione solare. E con gli impianti della ex SolarCity in particolare, società acquistata per 2,6 miliardi nel 2016 da due cugini di Elon Musk, ceo di Tesla.

I TAGLI

Come scrive Reuters, i tagli, di cui si parla in tre documenti diversi dell’azienda, includono la chiusura di una dozzina di fabbriche, e la revisione di una partnership commerciale con Home Depot, che consentiva la vendita di prodotti solari Tesla in circa 800 negozi.

Resteranno ancora aperte 60 strutture. Non si è ancora a conoscenza di quali siti verranno chiusi (sicuramente si tratterà di aziende situate in California, Maryland, New Jersey, Texas, New York, New Hampshire, Connecticut, Arizona e Delaware), ma Tesla ha spiegato che la decisione è in linea con i tagli del 9% decisi in azienda. La società ha anche licenziato diversi dipendenti del call center della divisione solare, nel Nevada e nello Utah.

I tagli mettono in guardia gli investitori (ancora una volta) e sollevano nuove domande sulla redditività del business solare di Tesla.

UNA NOTIZIA ATTESA

Non c’è da stupirsi molto. L’annuncio di fusione tra Tesla e Solarcity sembrava essere già nel 2016 un atto di salvataggio verso la società solare (ricordiamo che Elon Musk oltre a essere amministratore delegato di Tesla, è presidente di SolarCity e maggiore azionista di entrambe le società). La perdita netta di SolarCity nel secondo trimestre 2016 era pari a 55,5 milioni di dollari.

“Sono stati giorni difficili, nessuno può negarlo”, ha ammesso un manager di Tesla in una e-mail interna.

“In effetti sembrano dire: ‘Non abbiamo una strategia per la vendita di energia solare'”, ha dichiarato Frank Gillett, analista di Forrester Research, aggiungendo che l’acquisto di SolarCity “sembra una scelta piuttosto sbagliata in questo momento”.

VENDITE IN CADUTA

Nel primo trimestre di quest’anno, Tesla ha installato solo 76 megawatt di sistemi solari. Una decifra decisamente in calo rispetto agli oltre 200 MW installati da SolarCity nei primi 4 mesi del 2016, quando era il principale operatore del settore. Elon Musk è convinto che il numero delle installazioni ricomincerà a crescere verso la fine dell’anno.

Tutto questo potrebbe mettere a repentaglio il futuro di una joint venture con Panasonic.

TESLA CONTINUA A BRUCIARE DENARO

Mentre tutti (o quasi) gli sforzi sono concentrati sulla produzione della Model 3, Tesla ha bruciato e continua a bruciare un sacco di denaro contante, accumulando ritardi su ritardi. I tagli sono una manovra necessaria per racimolare qualche spiccio senza dover ricorrere nuovamente a finanziamenti esterni, che questa volta potrebbero anche non arrivare.

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