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Russia Putin

Ecco come riparte la guerra del gas Russia-Ucraina

L’approfondimento di Sebastiano Torrini sulle novità fra Russia e Ucraina su gas e gasdotti Il colosso russo Gazprom ha notificato ufficialmente alla compagnia statale ucraina Naftogaz lo stop alle forniture di gas e ai contratti collegati, dopo l’avvio di una nuova controversia tra le due compagnie, conseguenza diretta del verdetto dell’arbitrato di Stoccolma della scorsa…

Il colosso russo Gazprom ha notificato ufficialmente alla compagnia statale ucraina Naftogaz lo stop alle forniture di gas e ai contratti collegati, dopo l’avvio di una nuova controversia tra le due compagnie, conseguenza diretta del verdetto dell’arbitrato di Stoccolma della scorsa settimana. La comunicazione è stata data dall’amministratore delegato di Gazprom Alexei Miller secondo quanto riporta la Tass.

gazpromLA CORTE ARBITRALE DI STOCCOLMA: GAZPROM PAGHI A NAFTOGAZ 2,5 MLD DI DOLLARI

La decisione presa dal tribunale di Stoccolma in merito alla controversia quadriennale sul transito di gas tra i due Paesi ha previsto che Gazprom debba pagare a Naftogaz un importo netto di 2,56 miliardi di dollari per il gas non consegnato. Una fonte ha affermato, tuttavia, riportano ancora i media russi, che il contratto di transito non poteva essere risolto unilateralmente e ha aggiunto che potrebbero essere necessari alcuni mesi prima che la procedura si concluda considerando che il contratto di transito scadrà nel 2019. Il colosso russo dell’energia ha annunciato, tuttavia, di aver presentato un ricorso contro la sentenza del tribunale arbitrale di Stoccolma. Il numero due di Gazprom Alexander Medvedev ha aggiunto, inoltre, che la società presenterà un altro ricorso prima della fine di marzo riguardante, stavolta, la questione del transito.

COMMISSARIO UE SEFCOVIC: BRUXELLES PRONTA A MEDIARE TRA MOSCA E KIEV

L’annuncio russo sullo stop alle forniture di combustibile è arrivato dopo l’incontro tra il vicepresidente dalla commissione Ue e commissario per l’energia Maros Sefcovic con le autorità russe e ucraine. Lo stesso Sefcovic ha annunciato che Bruxelles è pronta di nuovo “a mediare” come fatto in passato tra Mosca e Kiev sulla questione gas. “Data la complessità e la sensibilità della situazione – ha affermato Sefcovic -, esploreremo ulteriormente in modo bilaterale la possibilità di negoziati trilaterali Bruxelles-Kiev-Mosca”. In ogni caso i transiti di gas russo verso l’Ue rimangono assicurati, ha garantito il commissario europeo, ribadendo l’intenzione di Bruxelles di seguire da vicino la situazione.

MINISTRO ESTERI UCRAINO: GAZPROM PAGHI SUBITO O FAREMO PRESSIONI Naftogaz gas

Ma dall’Ucraina arrivano tutt’altro che ammorbidimenti delle posizioni. Il ministro degli Esteri ucraino Pavlo Klimkin, riporta Interfax, ha chiesto a Gazprom di pagare subito quanto dovuto in base alle decisioni della corte svedese. “Noi – ha aggiunto – faremo pressioni. Non bisogna dimenticare che c’è la convenzione di New York per il riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze arbitrali. Se la Russia non eseguirà la sentenza ci rivolgeremo ai tribunali, a New York, a Londra, in tutti i paesi”. Klimkin ha annunciato, inoltre, di aver dato ordine agli “ambasciatori in Europa di studiare le attività di Gazprom” e di essere “in contatto con il ministero della Giustizia: abbiamo messo in piedi – ha precisato – una squadra e Gazprom non riuscirà a eludere la sentenza della corte d’arbitrato”.

IL PORTAVOCE DEL CREMLINO: GAZPROM DIFENDERÀ I SUOI INTERESSI

Dal canto suo, il Cremlino non ha commentato la vicenda né le dichiarazioni di Naftogaz. “Non farò commenti sulle dichiarazioni della parte ucraina dato che la situazione deve essere risolta nel quadro giuridico e se ne stanno occupando gli avvocati”, ha detto a Interfax il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov, aggiungendo che “la società ovviamente difenderà i propri interessi”.

UCRAINA COSTRETTA AD ACQUISTARE GAS DALL’EUROPA

Intanto l’Ucraina, per compensare il deficit di approvvigionamento russo, ha cominciato ad approvvigionarsi sui mercati europei. Il gas del Vecchio Continente, tuttavia, costa il 34% in più rispetto a quello russo, secondo quanto riferito dal capo del settore commerciale di Naftogaz Yuri Vitrenko. Il quale ha comunicato che il denaro supplementare che verrà speso da Kiev verrà fatturato a Gazprom. Parlando nel corso di un briefing, riporta Reuters, lo stesso Vitrenko ha comunque garantito che l’Ucraina dispone di fondi sufficienti per pagare l’acquisto di gas europeo anche ad aprile.

ACCORDO CON LA POLACCA PGNiG PE FORNITURE URGENTI DI GAS

Conseguenza del braccio di ferro tra Mosca e Kiev è l’accordo tra Naftogaz e la polacca PGNiG per l’avvio di forniture urgenti di gas. Il volume contrattuale supera i 60 milioni di m3. La consegna è già iniziata attraverso il nodo Hermanowice che collega i sistemi di trasmissione del gas polacco e ucraino. “Siamo pronti ad aumentare il volume delle consegne o a prolungare la durata effettiva del contratto, a seconda della domanda del mercato ucraino – ha detto Piotr Wozniak, presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda–. La PGNiG è in grado di garantire forniture di gas stabili e sicure grazie al suo portafoglio diversificato, che è un mix di produzione interna in Polonia e di forniture di importazione, comprese le forniture regolari di Gnl dal Qatar e dagli Stati Uniti. Il contratto avrvà efficacia fino a fine marzo 2018.

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