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Big Oil

Petrolio, taglio di produzione già effettuato. Ma serve controllo

Mentre Arabia Saudita, Russia, Algeria e Kuwait hanno tagliato già la produzione di petrolio, il comitato di controllo si è riunito a Vienna per decidere un meccanismo di controllo Lo storico accordo sul taglio del petrolio ha trovato, finalmente la sua attuazione, portando il mercato a trovare un nuovo equilibrio dopo più di due anni…

Mentre Arabia Saudita, Russia, Algeria e Kuwait hanno tagliato già la produzione di petrolio, il comitato di controllo si è riunito a Vienna per decidere un meccanismo di controllo
Lo storico accordo sul taglio del petrolio ha trovato, finalmente la sua attuazione, portando il mercato a trovare un nuovo equilibrio dopo più di due anni di eccesso di offerta. Come scrive Bloomberg, dal 1 gennaio 2017, giorno in cui l’accordo è entrato in vigore, i Paesi Opec e non (come la Russia) hanno già tagliato la produzione di petrolio di 1,5 milioni di barili al giorno, oltre l’80% dell’obiettivo collettivo, almeno secondo le stime fornite da Khalid Al-Falih, ministro dell’Energia e dell’Industria dell’Arabia Saudita. L’accordo, ricordiamo, prevede una riduzione di 1,8 milioni di barili al giorno per sei mesi.

“C’è il rispetto dell’accordo, è davvero fantastico,” ha detto Al-Falih. “Penso che sia stato uno dei migliori accordi che abbiamo preso.”

L‘Arabia Saudita, principale esportatore di greggio al mondo, ha già tagliato più di 500 mila barili al giorno, mentre Algeria e Kuwait hanno ridotto la produzione oltre il target stabilito. Anche la Russia ha tagliato la sua produzione di petrolio di circa 100.000 barili al giorno. Tutti i Paesi dovrebbero raggiungere gli obiettivi entro il prossimo mese.

opecMa se è vero che tutto procede secondo i piani, è anche vero che serve trovare un meccanismo di monitoraggio sui tagli alla produzione, concordati  il 10 dicembre scorso. Ed è per questo che nelle scorse ore si è riunito a Vienna il comitato di controllo per la valutazione degli accordi. Del comitato fanno parte Kuwait, Algeria, Venezuela, Oman e Russia.

E una soluzione, a dire il vero, è stata già trovata. Il Segretariato Opec, l’organo esecutivo dell’organizzazione, presenterà al Comitato di controllo un rapporto sulla produzione mensile dei Paesi Opec e di tutti quelli che, pur non facendo parte del cartello hanno sottoscritto l’accordo del taglio alla produzione. Il rapporto dovrà essere inviato ogni 17 del mese. Il comitato di si riunirà nuovamente il prossimo 17 marzo in Kuwait e di nuovo nel mese di maggio.

Secondo gli analisti, l’Opec intende dimostrare tutto il proprio impegno nel voler eliminare che è seriamente impegnata nel tentativo di eliminare l’eccesso di offerta di petrolio sui mercati mondiali.

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