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Trump

Perchè Donald Trump non può fermare la transizione energetica

L’industria ha già avviato il processo di cambiamento verso un mondo più sostenibile e nemmeno Trump potrà fermare tutto questo   Donald Trump, scettico verso i cambiamenti climatici e verso le energie rinnovabili, non potrà fermare la transizione energetica, né far tonare in voga le auto inquinanto. Il futuro dell’energia e della mobilità è già…

L’industria ha già avviato il processo di cambiamento verso un mondo più sostenibile e nemmeno Trump potrà fermare tutto questo

 

Donald Trump, scettico verso i cambiamenti climatici e verso le energie rinnovabili, non potrà fermare la transizione energetica, né far tonare in voga le auto inquinanto. Il futuro dell’energia e della mobilità è già deciso. A sostenerlo è stato Barack Obama, ex Presidente degli Stati Uniti d’America, interevenuto a Seeds and Chips-The Global Food Innovation Summit, l’evento internazionale dedicato all’innovazione alimentare, per parlare di cibo e sostenibilità, ma anche di cambaimenti climatici, di Cop21, di rinnovabili e di mobilità. Andiamo per gradi.

Seeds and Chips-The Global Food Innovation Summit

E’ in corso a Milano  Seeds&Chips – The Global Food Innovation Summit, l’evento internazionale dedicato all’innovazione alimentare. Convegni, spazi espositivi e importanti dibattiti sul cibo del futuro, sulla sicurezza alimentare e sul diritto di portare a tavola cibo sano e sostenibile. Startup, aziende e incubatori provenienti da tutto il mondo hanno portato qui idee e soluzioni legate alla food innovation, in ogni aspetto della filiera, dal campo alla tavola.

Tra i temi portanti della quattro giorni, che si concluderà l’11 maggio, anche quello dell’aumento della popolazione mondiale, dei cambiamenti climatici e della scarsità delle risorse disponibili.

Tra gli ospiti d’onore della seconda giornata anche l’ex presidente USA, Barack Obama, che ha affrontato più temi.

Agricoltura: cosa ha detto Obama a Seeds&Chips

Non possiamo che partire da qui, tema centrale dell’incontro. L’agricoltura incide fortemente sui cambiamenti climatici, a causa di emissioni, uso di acqua, suolo ed energia, ma è anche il settore che più di tutti paga lo scotto dell’aumento delle temperature.

Cosa fare? Dimostrare agli agricoltori che si può e si deve fare meglio. “Se gli agricoltori vedono un incentivo nella tutela della loro terra contribuisco. Questa deve essere priorità, se vogliamo avere successo bisogna coinvolgerli così come i consumatori. Spesso sono dominati da grosse realtà di agribusiness, ma se si dimostra loro che le stesse attività possono essere fatte meglio sono disposti ad adattarsi” ha spiegato Barack Obama.

L’ex Presidente ha anche lanciato un allarme importante. Se non si agisce subito il problema immigrazione si farà sempre più grande e serio. “In agricoltura minori rendimenti e un aumento dei prezzi dei generi alimentari causano difficoltà ai paesi più poveri su cui quindi ricadono i costi del cambiamento climatico. Ricordiamoci che molte persone che emigrano lo fanno anche per questo” e “se non agiamo, l’immigrazione che sta pesando sull’Europa, sarà ancora maggiore”.

Importante poi il ruolo della tecnologia: “Grazie al lavoro di molti di voi con l’innovazione vediamo un modo migliore per nutrire il pianeta, combattere la fame”, ha aggiunto Obama, che ha precisato che serve creare “una cultura del cibo”, per combattere malnutrizione e l’obesità.

Cambiamento climatico

cambiamenti climaticiNon poteva mancare un riferimento all’accordo sul clima, fiore all’occhiello dell’eredità ambientale lasciata da Obama e oggi a rischio sotto le nuove direttive di Donald Trump.  “I grandi Paesi come gli Usa, la Cina e l’Europa devono guidare la strada” sostiene Obama. “Il punto centrale non è soltanto il cambiamento climatico. Non abbiamo fissato norme, ma un’architettura, un sistema così che ogni Paese possa ridurre le emissioni”.

È necessario “evitare che i Paesi che hanno popolazioni molto grandi ci dicano che voi siete ricchi, usate le macchine che volete, l’elettronica, i sistemi di condizionamento e mangiate bistecche e adesso chiedete a noi di non consumare per salvare il pianeta”, aggiunge l’ex Presidente.
L’ex inquilino della Casa Bianca è comuqnue certo che gli Stati Uniti continueranno a muoversi, in merito all’accordo di Parigi, “nella giusta direzione”, solo con più lentezza rispetto a prima “a causa del dibattito in corso a Washington”.

Donald Trump non può fermare l’innovazione

E se anche Trump dovesse mettersi di traverso, Obama è convinto che il mondo e le aziende oramai hanno preso la loro direzione, in campo di energie e di mobilità.

La buona notizia è che la tecnologia si sta muovendo in modo più veloce di quello che ci stavamo aspettano durante gli otto anni del mio mandato, gli Usa hanno triplicato la produzione di energia eolica e decuplicato quella solare. Il costo dell’energia da fonti rinnovabili e ormai simile al costo unitario dell’energia realizzata da gas e petrolio”, ha detto Barack Obama. “L’attuale amministrazione Usa la pensa diversamente da me, questo succede in democrazia, la cosa buona è che il settore privato ha già impostato diverse scelte d’investimento programmando investimenti proprio sulle energie da fonti rinnovabili, e quindi anche se il passo potrà rallentare, la direzione del percorso è tracciata”.

La mobilità sarà sostenibile

auto elettricaConcentrandoci sul settore mobilità Obama sostiene che l’industria dell’auto è destinata a cambiare, le case automobilistiche investiranno sempre più denaro in auto a basse emissioni ed elettriche.

Avevamo fissato standard elevati in termine di emissioni per le macchine e anche se Trump li cambierà, la California, che è il mercato di sbocco più importante per l’industria automobilistica, ha già fisato i suoi standard pensando proprio alle immissioni, e chi vuole vendere auto in California comunque dovrà adeguarsi”.

Il pericolo che arriva dalla tecnologia

Se è vero che la tecnologia ci può aitare sotto numerosissimi aspetti, è anche vero che “sta facendo diminuire la quantità di manodopera in vari settori”, anche in quelli manageriali. Questo diventerà un problema serio in futuro.

L’auto che si guida da sola è una tecnologia che già esiste e deve solo essere regolamentata ma ammesso che in termini di efficienza e sicurezza sia anche meglio delle auto tradizionale, e dopo aver introdotto la legislazione adeguata, bisogna comunque chiederci cosa faremo fare a quei 4 milioni di famiglie americane che si guadagna da vivere facendo i conducenti di camion e autobus. Bisognerà creare nuovi posti di lavoro. La tecnologia e l’intelligenza artificiale rischiano di avere conseguenze importanti sul mercato del lavoro. La mia personale idea in proposito è che dovremmo tutti lavorare un po’ di meno. Perché la democrazia sopravviva non possiamo permetterci che qualcuno che ha un alto reddito lavori 80 e 90 ore alla settimana, e i più che non hanno di cui vivere non trovino da lavorare”, ha detto Barack Obama.

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