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Perché Occidental e Chevron si contendono Anadarko

Dopo l'ultimo rilancio Occidental è in vantaggio e vicinissima a conquistare gli asset shale oil del permiano. Nei prossimi giorni si saprà se Chevron effettuerà un rilancio o rinuncerà all'accordo su Anadarko

La battaglia a colpi di offerte per Anadarko, azienda americana attiva nel settore dello shale oil, sembra avviarsi a conclusione. La nuova offerta di acquisto avanzata da Occidental dovrebbe allontanare definitivamente lo “spettro” della Chevron che per prima si era catapultata sulla società petrolifera, stipulando addirittura un accordo amichevole da 50 miliardi di dollari.

L’OFFERTA DI OCCIDENTAL E DI CHEVRON

Come ricorda il New York Times “l’annuncio da parte del consiglio di amministrazione di Anadarko, un giorno dopo che Occidental ha addolcito la sua offerta con più soldi, è ben lungi dall’essere una decisione finale. Chevron avrà ora quattro giorni per migliorare la sua offerta, dopo di che Occidental avrà a disposizione altri giorni” per prendere una decisione. Secondo il Financial Times, Occidental avrebbe offerto 57 miliardi incluso il debito, circa 76 dollari per azione e una porzione di contanti pari al 78% invece del 50%, ossia 56 dollari per azione. Chevron ha offerto, invece, 65 dollari per azione, di cui un terzo cash.

ANADARKO E OCCIDENTAL SEMPRE PIÙ VICINE: “IMPAZIENTI DI CONCLUDERE”

In una dichiarazione di qualche ora fa, Anadarko ha detto che “intende porre fine all’accordo di fusione con Chevron al fine di stipulare un accordo definitivo di fusione con Occidental in connessione con la proposta rivista”. “Aspettiamo con impazienza che Anadarko completi i punti seguenti nell’ambito del relativo accordo di fusione e il prospetto di esecuzione del nostro accordo per completare questa transazione emozionante”, ha evidenziato in una dichiarazione Occidental secondo quanto riporta Ft.

IL RUOLO DI WARREN BUFFET E DI TOTAL

Per convincere Anadarko, la numero uno di Occidental Vicki Hollub ha portato dalla sua parte anche Warren Buffett che ha promesso un investimento da 10 miliardi di dollari se la scalata avrà successo e ha annunciato un accordo con Total, che rileverebbe per 8,8 miliardi gli asset africani di Anadarko. Inoltre, evidenzia il Sole 24 Ore, “Occidental si è anche candidata a pagare la breaking fee da un miliardo di dollari dovuta a Chevron. Ma soprattutto – proprio grazie al maggiore esborso di contanti – si è liberata dall’obbligo di sottoporre la scalata al giudizio dei suoi azionisti, un aspetto sgradito al board di Anadarko perché rendeva più incerto l’esito dell’operazione. Il voto in assemblea non serve più, perché si riduce l’emissione di nuove azioni”.

COMUNQUE ANDRÀ SARÀ UN SUCCESSO

“Le guerre per le grandi compagnie petrolifere sono state rare negli ultimi anni, e lo stallo Occidental-Chevron ha già attirato l’attenzione del mondo degli investimenti. L’amministratore delegato di Occidental, Vicki Hollub, è emersa come uno dei più importanti dirigenti petroliferi della nazione sfidando Chevron, un gigante di quattro volte le dimensioni della sua azienda – ha chiosato il NYT -. Qualunque corteggiatore emerga vittorioso, la vendita di Anadarko sarà il più grande affare nell’industria petrolifera globale in tre anni e stabilirà un produttore dominante nel bacino permiano del Texas e del New Mexico, il campo petrolifero più produttivo del mondo”.

T. ROWE PRICE SCONSIGLIA L’OPERAZIONE A OCCIDENTAL

Chi invece non è contento di questa operazione è uno dei più importanti azionisti di Occidental, T. Rowe Price che infatti, racconta Ft, “intende votare contro la rielezione dell’intero consiglio di amministrazione di Occidental in programma venerdì”. T. Rowe Price Group, ricorda il Sole 24 Ore, “la settimana scorsa aveva sconsigliato di accollarsi un debito eccessivo per avventurarsi in attività sconosciute (Occidental è attiva solo nel bacino shale di Permian) e aveva minacciato di sfiduciare il cda all’assemblea del 10 maggio se l’operazione fosse stata sottratta al voto. A mettere i bastoni tra le ruote potrebbe contribuire anche Carl Icahn: l’investitore attivista secondo Bloomberg avrebbe appena comprato una quota di Occidental”.

COSA COMPRA OCCIDENTAL ACQUISENDO ANADARKO

“Il primo premio nella gara d’appalto è rappresentato dai 600.000 acri di shale oil di Anadarko nel bacino permiano – ha ricordato il Nyt -. Gli esperti del settore affermano che questi pacchetti sono tra i più redditizi degli Stati Uniti. L’azienda ha identificato 10.000 siti di perforazione. Il Permiano produce quattro milioni di barili di petrolio al giorno, poco più del giacimento Ghawar in Arabia Saudita, precedentemente il più produttivo al mondo. Il bacino rappresenta un terzo delle forniture petrolifere americane e supera la produzione di ogni membro dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio ad eccezione di Arabia Saudita e Iraq. L’acquisizione di Anadarko si aggiungerebbe alla concentrazione degli asset permiani nelle mani delle maggiori compagnie petrolifere. Chevron, Exxon Mobil, Royal Dutch Shell e BP hanno tutti fatto grandi acquisti nel bacino negli ultimi quattro anni”. Non solo. “Se l’offerta di Occidental sarà accettata, il gigante energetico francese Total acquisirà le attività di Anadarko in Africa per 8,8 miliardi di dollari, compresi i suoi progetti di gas naturale liquefatto in Mozambico e i suoi sviluppi petroliferi in Algeria, Ghana e Sudafrica. Il ricavato aiuterebbe Occidental a finanziare l’operazione nel suo complesso”, ha osservato Ft.

MOODY’S: SE L’OPERAZIONE ANDASSE IN PORTO AUMENTEREBBERO I RISCHI DI DECLASSAMENTO PER OCCIDENTAL

Sull’operazione è arrivato anche il giudizio dell’agenzia di rating Moody’s secondo la quale, se l’offerta fosse passata nei termini previsti, lascerebbe a Occidental “un rating di investment grade debolmente posizionato”, aumentando “il rischio di un declassamento a spazzatura”, si legge sul Ft.

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