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Eni

Innovazione: alla scoperta dell’impianto Eni di Marghera

Dal nostro inviato Gino Zangrando   Eni ha scelto di raccontare e mostrare il suo percorso di innovazione aprendo le porte degli impianti di Marghera L’innovazione spiegata a tutti. Anche Eni, nell’ambito della manifestazione “Open Factory”, occasione in cui molti centri di eccellenza veneti hanno aperto le proprie porte al mondo esterno, ha scelto di…

Dal nostro inviato Gino Zangrando

 

Eni ha scelto di raccontare e mostrare il suo percorso di innovazione aprendo le porte degli impianti di Marghera

L’innovazione spiegata a tutti. Anche Eni, nell’ambito della manifestazione “Open Factory”, occasione in cui molti centri di eccellenza veneti hanno aperto le proprie porte al mondo esterno, ha scelto di raccontare e mostrare il suo percorso di innovazione, organizzando una visita guidata presso l’impianto di Marghera. Dai cultori della chimica ai bambini affascinati dalle esercitazioni dei vigili del fuoco svoltesi nel corso del pomeriggio: tutti hanno potuto scoprire e apprezzare l’importanza della chimica nella vita di tutti i giorni .

Camminando attraverso impianti e macchine , Eni ha raccontato la storia della riconversione ecologica dell’impianto di Marghera. Attraverso la realizzazione di biocarburanti, la struttura è risuscita a diventare un’eccellenza internazionale, oltre a salvare posti di lavoro che pochi anni fa si pensavano perduti.

EniDurante il pomeriggio i cittadini hanno potuto conoscere l’impianto di Versalis e l’Ecoraffineria. Nella sede di Versalis i visitatori sono stati accolti da un filmato in cui si è potuto scoprire l’importanza dell’industria chimica nella vita di tutti i giorni . I visitatori hanno potuto osservare dall’esterno i siti produttivi, il molo interno e le pipeline le lunghe file di tubi che integrandosi per centinaia di chilometri portano i semilavorati direttamente negli altri stabilimenti dell’azienda nella pianura padana.

La visita alla Bioraffineria è stata occasione per ripercorrere la storia di Eni. L’impianto è stata la prima struttura dell’Eni a nascere durante il ventennio fascista. Si trattava ovviamente di una raffineria tradizionale , che negli scorsi anni sembrava destinata alla chiusura a causa dell’obsolescenza. L’innovazione ha salvato la struttura e i posti di lavoro: nel 2014 è stato il primo impianto tradizionale al mondo ad essere convertito in bioraffianeria . La struttura produttiva è in grado di trasformare materie prime di origine biologica in biocarburanti di alta qualità. L’impianto produce green diesel, green nafta, GPL e potenzialmente anche jet fuel. È attualmente alimentato da olî vegetali, ma in seguito è previsto l’utilizzo anche di biomasse non in competizione con gli usi alimentari.

EniLa Bioraffineria di Marghera produce, dal maggio 2014, il componente che ha permesso la commercializzazione, del nuovo Eni Diesel+, il carburante che ha il maggiore contenuto di componente biologica e rinnovabile (15%) e il cui utilizzo ha evidenziato una notevole riduzione delle emissioni inquinanti. Il successo del progetto di conversione dell’assetto produttivo è il frutto dell’impegno di Eni per l’innovazione attraverso lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie distintive compatibili con l’ambiente che assicurano un’attività industriale economicamente sostenibile nel lungo termine, e con una forte riduzione delle emissioni dell’impianto. Durante la visita alla Bioraffianeria si è potuto assistere ad un’ esercitazione dei vigili del fuoco della caserma interna oltre che vedere il lavoro degli operatori della sala di controllo.

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