OBIETTIVO ANCORA LONTANO
L’Italia non ha ancora raggiunto l’obiettivo eolico fissato dal Pan (Piano d’Azione Nazionale) nel 2010 in attuazione della Direttiva 2009/28/CE di installazioni al 2020 pari a circa 12.680 mw di cui 12.000 mw on-shore e 680 mw off-shore. Alla fine del 2017, risultano installati circa 9.496 mw da fonte eolica onshore con un gap previsto sull’obiettivo di 2.500 mw, difficile installarli al 2020.
IL BIENNIO 2030-2050
Per conseguire gli obiettivi indicati dalla Cop21 di Parigi e dalla roadmap europea tracciata al 2030 e al 2050, lo sviluppo economico e sociale del nostro paese deve assicurare una riduzione compresa tra l’80 e il 95% delle emissioni climalteranti entro metà secolo rispetto al 1990; è necessario quindi definire con certezza obiettivi intermedi (2030) e trend di sviluppo. Secondo Anev è necessario emanare i decreti attuativi che consentano di raggiungere gli obiettivi sulle rinnovabili.
IL POTENZIALE EOLICO ITALIANO
L’obiettivo al 2030 è fissato a quasi 18 gw, ripartito in 400 mw da minieolico e 950 mw da off-shore per una produzione elettrica pari a 36,4 twh. Si stima un’occupazione territoriale in termini assoluti dello 0,0008% e una produzione per ogni abitante 606 kWh.
L’AMBIENTE CI GUADAGNA…
Grazie all’energia prodotta dall’eolico – quasi 18 gw intastallati e 39 twh prodotti – il nostro paese ne ha benificiato in termini ambientali. Ecco tutti i numeri per capire la portata: sono state evitate 9.500 tonnellate di polveri, 59.000 tonnellate di so2, 80.000 tonnellate di nox, 27milioni di tonnellate di co2 senza dimenticare i 53milioni di barili equivalenti di petrolio risparmiati.
… ANCHE L’OCCUPAZIONE
Si stima una spinta occupazionale nel settore, in quanto potrebbero trovare un impiego 67.200 occupati all’obiettivo del 2030.