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Mondo

Ecco la nuova mappa geopolitica aggiornata dell’Eni

Dove l'Eni produce petrolio e gas. Tutti i dettagli sui Paesi dove nel 2018 ha prodotto di più e dove ha prodotto di meno

Eni cresce nel mondo. Scopre nuovi giacimenti (in Egitto, Cipro, Norvegia, Angola, Nigeria, Messico ed Indonesia), li mette in produzione e aumenta il fatturato, come testimoniano i numeri diramati oggi dal gruppo italiano.

Nel 2018 la produzione di idrocarburi è cresciuta e si è attestata a 1.85 milioni di barili di olio equivalente al giorno (boe/g), +2,5% rispetto al 2017 a prezzi costanti, nonostante la penalizzazione dovuta alla minore domanda di gas in alcuni paesi del mondo.

Ecco tutti i dettagli.

LA PRODUZIONE DI IDROCARBURI

Scendendo nei particolari, la produzione di idrocarburi è cresciuta in Italia, da 134 mgl di boe/giorno del 2017 a 138 mgl di boe/giorno, e nel resto d’Europa da 189 mgl di boe/giorno del 2017 a 194 mgl di boe/giorno. Scende la produzione nell’Africa Settentrionale, da 483 a 396 mgl di boe/giorno, con l’Egitto che fa eccezione e che vede aumentare la produzione da 230 a 300 mgl di boe/giorno.

Buoni i numeri dell’Africa Sub-Sahariana che passano da 347 a 356 mgl di boe/giorno, così come quelli del Kazakhstan (da 132 a 143). Nel resto dell’Asia la produzione è cresciuta da 119 mgl di boe/giorno a 178 mgl di boe/giorno. Piccolo incremento anche in Australia e Oceania da 22 mgl di boe/giorno a 23 mgl di boe/giorno.

Diminuisce la produzione in America, che passa da 160 a 123 mgl di boe/giorno.

Le vendite sono aumentate da 622 mgl di boe/giorno del 2017 a 625 mgl di boe/giorno del 2018.

eni

LA PRODUZIONE DI PETROLIO

Guardando al petrolio e ai condensati, la produzione nell’anno chiusosi da poco è cresciuta di 37 mgl di boe/giorno, da 852 a 887 mgl di boe/giorno.

In Italia la produzione si è attestata a 60 mgl di boe/giorno (53 nel 2017), mentre nel resto d’Europa Eni ha prodotto 113 mgl di boe/giorno, contro i 102 del 2017.

Anche la produzione di petrolio cala, in generale, nell’Africa settentrionale (da161a 157 mgl di boe/giorno), con l’Egitto che fa eccezione ancora una volta (da 72 mgl di boe/giorno nel 2017 a 77 mgl di boe/giorno nel 2018). Scende anche la produzione nell’Africa Sub-Sahariana e in America, rispettivamente a 247 mgl di boe/giorno e 60 mgl di boe/giorno.

Bene il Kazakhstan, dove la produzione passa da 83 mgl di boe/giorno a 94 mgl di boe/giorno, e il resto dell’Asia, dove Eni ha prodotto nel 2018 77 mgl di boe/giorno. Stabile la produzione in Australia e Oceania: 2 mgl di boe/giorno.

LA PRODUZIONE DI GAS

La produzione di gas nel 2018 è stata pari a quella del 2017: 149 mgl di boe/giorno, numeri negativi in Italia (da 13 a 12 mgl di boe/giorno) e nel resto d’Europa (da 14 a 13 mgl di boe/giorno).

Diminuisce la produzione in Africa Settentrionale, da 50 mgl di boe/giorno nel 2017 a 37 mgl di boe/giorno nel 2018, con l’Egitto che si conferma Regione di fondamentale importanza per gli affari del Cane a Sei Zampe (la produzione di gas è cresciuta da 24 a 34 mgl di boe/giorno).

Cresce la produzione nell’Africa Sub-Sahariana (da 15 a 17 mgl di boe/giorno) e nel resto dell’Asia (da 10 a 16 mgl di boe/giorno), mentre resta stabile in Kazakhstan (7 mgl di boe/giorno) e in Australia e Oceania (3 mgl di boe/giorno). Cala la produzione in America: da 13 mgl di boe/giorno del 2017 a 10 mgl di boe/giorno del 2018.

LA VENDITA DI GAS NEL MONDO

Ed ora passiamo alla parte più interessante: quella degli affari, delle vendite. Il Cane a sei Zampe ha aumentato le vendite di gas in Italia (passate da 37,43 mld di metri cubi a 39,03) e nel resto del Mondo (da 5,17 a 8,26 mld di metri cubi).

Male, invece, se si guarda al resto d’Europa, dove Eni ha venduto “solo” 29,42 mld di metri cubi nel 2018, contro i 38,23 mld di metri cubi del 2017. Ha venduto meno gas in Germania/Austria, In Francia e nella Penisola Iberica.

UN 2018 POSITIVO

Il 2018 è stato un anno positivo per la società di Oil&gas: Eni ha chiuso l’anno appena passato con un utile netto pari a 4.226 milioni di euro, in rialzo del 25% rispetto al 2017, e un utile netto adjusted di 4.592 milioni di euro (+93%).

“Per quanto concerne il portafoglio esistente, abbiamo raddoppiato il risultato operativo ed il risultato netto in presenza di un prezzo Brent in Euro cresciuto solo del 25% rispetto al 2017. La cassa operativa è cresciuta del 35% consentendo, dedotti gli investimenti rimasti sostanzialmente costanti a riprova della disciplina adottata, di coprire l’esborso per dividendi pari a €3 miliardi e di ridurre di importo pressoché uguale il debito netto, sceso a €8,3 miliardi. Upstream ha conseguito la produzione giornaliera più alta di sempre, pari a 1,85 milioni di barili al giorno, un flusso di cassa per barile pari a 22,5 $ che anticipa l’obiettivo che ci eravamo posti per il 2022, e un rimpiazzo delle riserve certe ancora una volta superiore al 100%, per una media triennale del 131%”, ha commentato Claudio Descalzi.

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