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Gas

Eni, Edison e Snam, tutte le mosse sul gas

Eni ed Edison investono nelle esplorazioni di gas, Snam punta a fare dell’Italia un hub europeo. Articolo di Giusy Caretto Cop21 e nuovi target europei hanno costretto i governi di tutto il mondo a confrontarsi con il mondo dell’energia. Anche l’Italia, solo pochi mesi fa, ha presentato la sua Strategia Energetica Nazionale per i prossimi…

Cop21 e nuovi target europei hanno costretto i governi di tutto il mondo a confrontarsi con il mondo dell’energia. Anche l’Italia, solo pochi mesi fa, ha presentato la sua Strategia Energetica Nazionale per i prossimi anni: meno carbone e più rinnovabili, meno petrolio e più gas.

Anche le aziende di settore fanno i conti con le nuove direttive e cambiano piani e business. Mentre Saipem manda le sue imbarcazioni a costruire nuovi parchi eolici per i mari, Eni punta su gas e rinnovabili ed Edison cerca un partner per avviare nuove esplorazioni nel Mediterraneo. Se il gas sarà sempre più protagonista nel mix energetico, allora Snam prova a sfruttare la posizione dell’Italia e propone il nostro Paese come nuovo hub europeo.

LA STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE ITALIANA

Partiamo dai piani del governo. Meglio, dalle linee guida di Palazzo Chigi in tema di energia. Sul fronte delle energie rinnovabili, l’obiettivo da raggiungere entro il 2030 è del 28% di rinnovabili sui consumi complessivi. Le rinnovabili elettriche dovranno attestarsi al 55% al 2030 rispetto al 33,5% del 2015, le rinnovabili termiche al 30% al 2030 rispetto al 19,2% del 2015 e le rinnovabili trasporti al 21% al 2030 rispetto al 6,4% del 2015.

Parlando di efficienza energetica, invece “l’obiettivo della SEN è di favorire le iniziative per la riduzione dei consumi col miglior rapporto costi/benefici per raggiungere nel 2030 il 30% di risparmio rispetto al tendenziale fissato nel 2030, nonché di dare impulso alle filiere italiane che operano nel contesto dell’efficienza energetica come edilizia e produzione ed installazione di impianti”.

In questo percorso di transizione energetica, come si evince anche dai piani dell’esecutivo, il gas avrà un ruolo da protagonista, perché “rappresenterà la risorsa di backup del sistema elettrico ma deve fronteggiare anche un mercato più incerto e volatile”, si legge nella Strategia Energetica Nazionale. Nella Sen è deciso anche l’addio al carbone, entro il 2025.

ENI, TUTTE LE MOSSE DI DE SCALZI PER GLI ANNI A VENIRE

Le aziende si adattano. E tra coloro che puntano più sul gas, c’è anche Eni, che ha già spostato il peso dei sui profitti sulla ricerca ed estrazioni di questa fonte. La società del Cane a sei zampe ha annunciato l’obiettivo di 2 miliardi di barili di nuove scoperte, perforando 115 pozzi in più di 25 Paesi nel mondo (secondo le stime, questo dovrebbe portare ad un aumento della produzione di idrocarburi pari al 3,5 per cento all’anno). L’azienda guidata da Descalzi è convinta che la domanda di fossili, gas in particolare, continuerà a crescere nei prossimi anni.

Non solo. Eni prevede anche una crescita della produzione di energia da rinnovabili ed è per questo che il piano strategico degli anni a venire prevede un’accelerazione importante in questo settore, dove il Cane a sei zampe ha comunque cominciato a muovere già i primi passi. Tra gli obiettivi, la società intende aggiungere 400 megawatt di energia pulita nei prossimi due anni, per superare 1 gigawatt di nuova capacità al 2021, investendo 1,2 miliardi.

SNAM VUOLE TRASFORMARE ITALIA IN HUB DEL GAS

Poi ci sono i piani ambiziosi di Snam, di cui si sono già verificati i primi effetti. Per la prima volta nella sua storia, l’Italia ha esportato la scorsa settimana gas naturale verso la Svizzera. Complessivamente sono stati forniti agli elvetici 3 milioni di metri cubi di combustibile, secondo quanto riporta Bloomberg.

Snam, in pratica, intende soddisfare la domanda europea, sfruttando gli impianti di stoccaggio italiani (per anni la società ha investito nel “reverse flow”). Da tempo Snam sta lavorando per aumentare la flessibilità del sistema gas italiano e fare in modo che gli approvvigionamenti provenienti da Africa ed Europa del sud possano, attraverso il nostro territorio, raggiungere anche il centro e Nord Europa (ad oggi, solo Gran Bretagna e Paesi Bassi dispongono dei due principali hub commerciali del gas europeo).

EDISON ALLA RICERCA DI GAS NEL MEDITERRANEO

Anche Edison, controllata dai francesi di Edf, punta sul gas e cerca un partner industriale per le esplorazioni di idrocarburi nel Mediterraneo. Con il nuovo patner, come si legge oggi su Repubblica, la società dovrebbe dare vita ad una Newco in cui far confluire tutte le attività di esplorazione e produzione. Infatti Edison ha deciso di costituire una società in cui confluiranno le attività dell’E&P con l’obiettivo di garantire un futuro di sviluppo per questa area di business (E&P) e per le sue persone liberandone tutto il potenziale e attivando gli strumenti industriali e finanziari necessari a supportarne la crescita nel lungo periodo.

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