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Turchia

Eni e Total, ecco le cose turche della Turchia contro Cipro nelle trivellazioni

La nave di perforazione della Turchia Yavuz, inviata dal governo di Ankara in una zona concessa in licenza da Nicosia a Eni e Total, inizierà a breve le sue trivellazioni.

 

Si complica la situazione nelle acque del Mediterraneo Orientale, a largo di Cipro. La nave di perforazione turca Yavuz, inviata dal governo di Ankara in una zona concessa in licenza da Nicosia a Eni e Total, inizierà oggi o domani le sue trivellazioni. Lo ha dichiarato il ministro dell’Energia e delle Risorse naturali turco, Fatih Donmez, secondo quanto riportato da quotidiano “Hurryet“, durante un discorso al Decimo vertice energetico della Turchia, nella provincia meridionale di Antalya

PER I TURCHI ZONA DI ESPLORAZIONE È ALL’INTERNO DELLA PIATTAFORMA CONTINENTALE DI ANKARA

La nave turca Yavuz ha raggiunto l’area del pozzo Guzelyurt-1 nel Mar Mediterraneo. Donmez ha ricordato che “l’area di perforazione si trova all’interno della piattaforma continentale turca registrata presso le Nazioni Unite” e che l’imbarcazione continuerà a lavorare nel Mediterraneo orientale fino al gennaio 2020. Il ministro ha inoltre sottolineato che la nave perforatrice Fatih, che si trova attualmente al largo della costa di Finike (nella Turchia meridionale) continua le sue esplorazioni. Anche Çağatay Erciyes, direttore generale ad interim del Ministero degli Esteri turco su Twitter ha annunciato che la Yavuz avrebbe lanciato “un nuovo ciclo di operazioni di perforazione offshore il 7 ottobre”, aggiungendo che il governo turco ha concesso i permessi di perforazione della petrolio turca nel 2012.

CIPRO MONITORA LA SITUAZIONE

In attesa di possibili sviluppi “monitoriamo la situazione” e “siamo consapevoli di quanto sta accadendo. Al momento non c’è nulla da dire”, ha detto una fonte dell’esecutivo cipriota all’agenzia di stampa “Cyprus News Agency”. Il ministero degli Esteri di Nicosia aveva diramato lo scorso 20 settembre una nota in cui ricordava che i diritti di perforazione e sfruttamento nel blocco 7 della Zona economica esclusiva (Zee) di Cipro spettano allo stesso paese, ma ciò senza pregiudicare i diritti di alcuno Stato terzo, compresa la Turchia.

PER I TURCHI C’È PURO DISPREZZO DEI DIRITTI DEI TURCO-CIPRIOTI

“L’area di perforazione di Yavuz, Güzelyurt-1, rientra nei limiti della piattaforma continentale turca. Tuttavia, l’amministrazione greco-cipriota nel sud dell’isola di Cipro ha dichiarato unilateralmente e illegalmente l’area nota come Blocco 7, nella sua zona economica esclusiva – si legge sul quotidiano filo-governativo turco Daily Sabah -. Nel puro disprezzo dei diritti dei turco-ciprioti che vivono nella parte settentrionale dell’isola, l’amministrazione greco-cipriota ha firmato accordi con Total e Eni per l’esplorazione di idrocarburi nell’offshore all’interno del blocco 7. L’accordo ha reso le società francesi e italiane le più grandi player nell’esplorazione delle risorse naturali sull’isola. Eni e Total si sono unite per espandere la ricerca di petrolio e gas al largo di Cipro e attualmente detengono licenze per sette dei 13 blocchi di Cipro all’interno della zona economica dell’isola”.

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