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Eni Descalzi Eni Bond

Ecco come si muoverà Eni tra Egitto ed Emirati Arabi

L’articolo di Michelangelo Colombo per Start Magazine sulle ultime novità annunciate dal gruppo Eni capitanato da Claudio Descalzi Eni a tutto campo fra Egitto ed Emirati Arabi Uniti. Non mancano annunci, accordi e operazioni internazionali per il gruppo capitanato da Claudio Descalzi. Vediamo tutti i dettagli sulle ultime novità. CESSIONE IN EGITTO Eni ha concordato…

Eni a tutto campo fra Egitto ed Emirati Arabi Uniti. Non mancano annunci, accordi e operazioni internazionali per il gruppo capitanato da Claudio Descalzi. Vediamo tutti i dettagli sulle ultime novità.

CESSIONE IN EGITTO

Eni ha concordato la cessione a Mubadala Petroleum, consociata di Mubadala Investment Company, di una quota del 10% nella concessione di Shorouk, nell’offshore dell’Egitto, nella quale si trova il giacimento super-giant a gas di Zohr. Eni, attraverso la sua controllata IEOC, detiene attualmente una quota di partecipazione nel blocco del 60%, mentre gli altri partner sono Rosneft con il 30% e Bp con il 10%.

I NUMERI DELL’OPERAZIONE

Il corrispettivo pattuito è 934 milioni di dollari. Il completamento della transazione è subordinato al rispetto di alcune condizioni standard, tra cui tutte le autorizzazioni necessarie da parte delle autorità egiziane.

TUTTO SU ZOHR

Zohr “è stato avviato con successo nel dicembre 2017, a soli 28 mesi dalla scoperta, e ha raggiunto una produzione lorda di oltre 11 milioni di metri cubi di gas al giorno”, si legge in una nota Eni. La produzione aumenterà gradualmente fino a raggiungere il plateau entro la fine del 2019.

DOSSIER EGITTO

Eni è presente in Egitto dal 1954, dove opera attraverso la controllata IEOC Production BV. La società è il principale produttore del paese con una produzione equity pari a circa 230.000 barili di olio equivalente al giorno.

 IL COMMENTO DI DESCALZI

L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha dichiarato: «Siamo lieti di collaborare con Mubadala e di dargli il benvenuto come partner nella concessione di Shorouk. Questo rappresenta un ulteriore segnale della qualità di questo asset di primaria importanza sviluppato da Eni».

Musabbeh Al Kaabi, Amministratore Delegato di Petroleum & Petrochemicals, Mubadala Investment Company, e Presidente di Mubadala Petroleum ha dichiarato: «Questo è un investimento importante e interessante per Mubadala, che aggiunge un asset di primaria importanza con flussi di cassa a lungo termine al proprio portafoglio. Stiamo entrando in una forte partnership con Eni che, come Operatore, ha consegnato il progetto in tempi record e con il pieno supporto delle autorità egiziane».

MISSIONE ABU DHABI

Eni ha firmato ieri ad Abu Dhabi due Concession Agreement per l’ingresso con una quota del 5% nel giacimento a olio di Lower Zakum e con una quota del 10% nei giacimenti a olio, condensati e gas di Umm Shaif e Nasr, nell’offshore del Paese, per un corrispettivo di circa 875 milioni di dollari complessivi e una durata di 40 anni. Alla cerimonia di firma hanno partecipato il Principe Ereditario di Abu Dhabi, lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, e il Primo Ministro italiano, Paolo Gentiloni, oltre all’Amministratore Delegato della società di stato ADNOC, Sultan Ahmed Al Jaber, e all’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi.

I TERMINI DEGLI ACCORDI

Questi accordi rappresentano una mossa strategica per Eni per l’ingresso in un Paese con riserve di idrocarburi tra le più grandi al mondo, dice Eni.

Lower Zakum si trova offshore a circa 65 chilometri al largo di Abu Dhabi. La scoperta risale al 1963 e la produzione è iniziata nel 1967, con un target di produzione di 450mila barili di olio al giorno. Umm Shaif e Nasr si trovano in offshore a circa 135 chilometri dalla costa di Abu Dhabi e hanno un target di produzione di 460mila barili di olio al giorno.

I COMMENTI DELLE PARTI

L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha commentato: «Sono molto contento di questo accordo che ci dà la possibilità di allargare la nostra presenza in Medio Oriente, in linea con la nostra strategia di espansione, e di creare una forte alleanza con ADNOC e Abu Dhabi. Le due concessioni danno accesso a giacimenti giant con un enorme potenziale e Eni vuole contribuire alla massimizzazione della produzione futura con la sua migliore tecnologia».

L’Amministratore Delegato di ADNOC, Al Jaber, ha detto: «Questi accordi mettono in evidenza la fiducia del mercato internazionale nei piani di crescita a lungo termine di ADNOC e nel negli Emirati Arabi come contesto stabile e affidabile dove investire. Inoltre, ampliano e diversificano le nostre partnership, contribuendo nel contempo ad acquisire esperienza, tecnologia, accesso al capitale e al mercato.

La nostra partnership con Eni, così come con gli altri partner nelle concessioni, ci consentirà di accelerare la nostra crescita, aumentare le entrate e migliorare l’integrazione lungo la catena del valore nell’Upstream, come parte della nostra continua trasformazione, e accrescere ulteriormente le basi che sono state poste per fornire un business Upstream più redditizio. Con questi accordi, ADNOC continua a fare leva sul suo patrimonio di 46 anni di partnership di successo nel settore dell’energia, a sostegno della sua strategia 2030».

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