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Enel

Ecco che cosa elettrizza i conti di Enel

Ricavi e margine operativo lordo in crescita, indebitamento in calo. Sono queste le principali tendenze di Enel come emergono dai conti del preconsuntivo 2017 approvato ieri dal consiglio di amministrazione presieduto da Patrizia Grieco. Numeri, confronti, commenti e reazioni in Borsa nell’articolo di Fernando Soto Ricavi e margine operativo lordo in crescita, indebitamento in calo.…

Ricavi e margine operativo lordo in crescita, indebitamento in calo. Sono queste le principali tendenze di Enel come emergono dai conti del preconsuntivo 2017 approvato ieri dal consiglio di amministrazione presieduto da Patrizia Grieco. “Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati preliminari del 2017, conseguiti in un contesto che è rimasto sfidante per tutto l’anno – ha commentato l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace – Questo dimostra che la diversificazione geografica e la corretta implementazione di una strategia sostenibile e di lungo periodo ci hanno resi una organizzazione resiliente”.

RICAVI IN CRESCITA

I ricavi ammontano a 74,7 miliardi di euro, in aumento del 5,8% rispetto ai 70,6 miliardi di euro realizzati nel 2016. “L’andamento positivo – spiega Enel – trova sostanzialmente riscontro nei maggiori ricavi da vendita di energia elettrica ai clienti finali, da trasporto di energia elettrica e dalle attività di trading di energia elettrica e di vendita di combustibili che hanno più che compensato gli effetti delle minori vendite all’ingrosso e delle variazioni di perimetro intervenute nei due periodi a confronto”. Queste ultime riguardano il deconsolidamento di Slovenské elektrárne, di EGPNA Renewables Energy Partners e di Marcinelle Energie, i cui effetti sono stati solo parzialmente compensati dai maggiori ricavi conseguiti dalle società acquisite nel corso del 2017 (principalmente Celg Distribuição in Brasile ed EnerNOC negli Stati Uniti).

COME PROCEDE L’EBITDA

L’Ebitda ordinario ammonta a 15,6 miliardi di euro, in crescita del 2,6% rispetto ai 15,2 miliardi di euro del 2016, a seguito del maggior margine rilevato prevalentemente in Italia e Sud America, che ha più che compensato gli effetti negativi della variazione di perimetro riferibili principalmente al deconsolidamento degli asset slovacchi. L’Ebitda (margine operativo lordo), che include gli effetti delle operazioni straordinarie, è pari a 15,7 miliardi di euro e presenta un andamento positivo analogo a quello dell’Ebitda ordinario.

COSA SUCCEDE ALL’INDEBITAMENTO

L’indebitamento finanziario netto a fine 2017 è pari a 37,4 miliardi di euro, in calo dello 0,5% rispetto ai 37,6 miliardi di euro rilevati a fine dicembre 2016. In particolare, “i flussi di cassa della gestione operativa e l’effetto cambi positivo, che ha comportato una riduzione dell’indebitamento per 1,5 miliardi di euro, sono stati quasi interamente bilanciati dai flussi di cassa in uscita relativi agli investimenti, alle operazioni straordinarie ed ai dividendi erogati, questi ultimi pari a 2,9 miliardi di euro”, spiega il gruppo presieduto da Grieco.

IL COMMENTO DI STARACE

La crescita nelle rinnovabili, l’efficiente gestione dei costi, la positiva evoluzione del settore retail in Italia e della distribuzione in Sud America hanno permesso di contrastare questa ridotta disponibilità di risorse idro ed eolica nei principali mercati – ha commentato l’amministratore Francesco Starace – I solidi risultati dell’esercizio 2017 ci permettono di confermare i target di piano per il 2018, continuando nell’implementazione della nostra strategia per gli anni 2018-2020”.

EFFETTO BORSA

La diffusione dei numeri ha dato tono al titolo in Borsa, che ieri ha chiuso in rialzo del 2,8 per cento, a 4,78 euro. Secondo alcuni analisti, tra cui quelli di Morgan Stanley, i dati approvati sono al di sopra delle stime del mercato. “Va anche però osservato – ha scritto il Sole 24 Ore – che nelle ultime settimane il titolo Enel era stato penalizzato a piazza Affari, alla stregua di molti titoli del comparto infrastrutturale e delle utility. Fenomeno che è stato attribuito all’effetto della riforma fiscale varata negli Stati Uniti che sta favorendo il rientro dei capitali in quel paese. Il titolo Enel aveva ampiamente superato quota 5 euro dopo l’estate scorsa, per toccare un picco di 5,58 euro a inizio dicembre”.

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