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Ecco come Eni si rafforzerà negli Emirati Arabi e in Bahrain

L'articolo di Luigi Pereira

Eni rafforza la presenza negli Emirati Arabi e acquisisce una partecipazione di maggioranza in due concessioni esplorative nell’offshore di Abu Dhabi. Non solo: Eni entra anche per la prima volta nell’Emirato di Sharjah, Emirati Arabi Uniti, acquisendo i diritti esplorativi delle aree onshore A, B e C.

IL COMMENTO DELL’ANALISTA CINZIA BIANCO

Ha commentato Cinzia Bianco, analista di Gulf State Analytics: “Eni ha ottenuto concessioni esplorative ad AbuDhabi e Sharjah in UAE. Il pivot di Eni nella Penisola Araba, dopo un periodo di ruolo secondario, iniziava dall’Oman. Importante sottolineare che si tratta di progetti gas, più futuribili di oil e molto strategici per i rispettivi paesi. Queste sono cose che hanno molto più impatto di politica estera delle dichiarazioni del governo, soprattutto in un periodo come questo in cui letteralmente dicono una cosa e il suo opposto ogni settimana”. (qui l’analisi integrale di Cinzia Bianco in una conversazione con Michele Arnese, direttore di Start Magazine)

Ecco tutti i dettagli iniziando dalle due concessioni esplorative nell’offshore di Abu Dhabi.

LO SCENARIO DI ENI NEGLI EMIRATI ARABI

Nel 2018 Eni ha acquisito una quota del 10% nelle concessioni Umm Shaf e Nasr nell’offshore di Abu Dhabi oltre ad una quota del 5% nella concessione di Lower Zakum. Sempre nel 2018 Eni si è aggiudicata il 25% nella licenza di Ghasha. Oltre agli Emirati Arabi Uniti, in Medio Oriente Eni è presente anche in Oman, in Libano e in Iraq.

CHE COSA ENI HA FIRMATO IERI

Eni ha firmato ieri ad Abu Dhabi due accordi per l’acquisizione di una partecipazione del 70% in due concessioni esplorative offshore. Nelle concessioni, della durata di 35 anni, Eni avrà come partner la tailandese PTT Exploration and Production Company Limited (PTTEP), con una quota del 30%.

I DETTAGLI SULLE DUE CONCESSIONI

Le due concessioni, denominate Blocco 1 e Blocco 2, sono situate nell’offshore nord-occidentale dell’Emirato di Abu Dhabi e sono le prime a essere assegnate tra quelle messe a gara da Abu Dhabi National Oil Company (ADNOC) nell’aprile 2018 come parte della strategia di assegnazione di licenze a società internazionali da parte dell’Emirato.

CHE COSA FARA’ ENI

Eni sarà operatore in entrambe le aree e investirà con PTTEP circa 230 milioni di dollari (oltre 844 milioni di Dirham di Abu Dhabi) ) per le attività di esplorazione nei due blocchi. Le aree coprono complessivamente una superficie di circa 8.000 chilometri quadrati.

GLI ACCORDI E LA DURATA

In base ai termini degli accordi, la fase di esplorazione avrà una durata massima di 9 anni e in caso di scoperta la durata della concessione verrà estesa a 35 anni per proseguire con le fasi di sviluppo e produzione.

CHI HA FIRMATO LE INTESE

Gli accordi sono stati firmati da Sultan Ahmed Al Jaber, Ministro di Stato degli Emirati Arabi Uniti e Amministratore Delegato di ADNOC, Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni e Phongsthorn Thavisin, Presidente e Amministratore Delegato di PTTEP.

IL COMMENTO DEL MINISTRO EMIRATINO

Al Jaber ha dichiarato: “Gli accordi di oggi sono storici in quanto assegnano i primi blocchi a seguito di un processo di gara competitivo e rappresentano un importante progresso nel modo in cui Abu Dhabi e ADNOC massimizzano il valore delle importanti risorse di idrocarburi dell’Emirato, in linea con le direttive della leadership. Questi accordi sono in linea con la strategia di crescita al 2030 adottata da ADNOC e del nostro approccio mirato a stringere alleanze con partner in grado di fornire la giusta combinazione di capitale, tecnologia e know-how per accelerare lo sviluppo delle risorse di idrocarburi di Abu Dhabi. ADNOC ambisce a dare un ritorno sostenibile e a lungo termine agli Emirati Arabi e continua a rispondere in modo affidabile alle crescenti esigenze di energia del mondo. L’assegnazione di questi due blocchi si aggiunge alla crescente cooperazione tra ADNOC e Eni su diversi fronti, amplia il portafoglio di alleanze strategiche di ADNOC, al quale si aggiunge per la prima volta PTTEP, e rafforza la fiducia che la comunità internazionale ripone verso gli Emirati Arabi come paese stabile e sicuro per gli investimenti”.

LE PAROLE DI DESCALZI

Claudio Descalzi ha dichiarato: “Questo è un nuovo passo verso l’espansione di Eni in una delle regioni leader nel settore degli idrocarburi, non solo attraverso la partecipazione in giacimenti già in produzione ma anche esplorando nuovi in particolare, il Blocco 1 e il Blocco 2 sono molto importanti per le compagnie che offrono con la compagnia offshore di Ghasha. Tutto ciò è rafforzato dall’alleanza tra Eni e ADNOC e Eni contribuirà con le sue competenze nell’esplorazione tecnologia all’avanguardia a liberare ulteriori risorse nell’offshore di Abu Dhabi “.

IL TWEET DI DI STEFANO

“Il nuovo contratto tra Eni e Adnoc (Abu Dhabi National Oil Company), appena siglato, segna una svolta nei rapporti tra Italia e EAU, essendo il primo di esplorazione. Apriamo quindi a nuove possibilità che non riguardano solamente l’estrazione. Il Governo del Cambiamento lavora per gli italiani. Avanti così”. Lo scrive il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, in un tweet.

LE NOVITA’ ONSHORE SEMPRE NEGLI EMIRATI

Non solo: Eni entra anche per la prima volta nell’Emirato di Sharjah, Emirati Arabi Uniti, acquisendo i diritti esplorativi delle aree onshore A, B e C. Il sovrano dell’Emirato di Sharjah, Sultan bin Muhammad Al-Qasimi, e l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno partecipato oggi alla cerimonia di assegnazione a Eni dei diritti di esplorazione delle Aree A, B e C, nell’onshore del paese.

EFFETTO GARA

L’accordo è il risultato della prima gara internazionale competitiva per l’assegnazione di aree esplorative nell’Emirato, lanciato nel 2018 dalla Sharjah National Oil Corporation (SNOC) per esplorare e sviluppare nuove risorse di idrocarburi attraverso nuove alleanze strategiche.

I DETTAGLI SULLE CONCESSIONI

Le concessioni Area A e Area C coprono rispettivamente un’area di 437 e di 1.184 km2. Eni sarà Operatore con una quota del 75% mentre SNOC sarà partner con una quota del 25%. La concessione Area B si estende su una superficie di 264 km2. SNOC sarà Operatore con una quota del 50% e Eni sarà partner con il restante 50%.

IL PUNTO E LE PROSPETTIVE

La presenza di Eni in Medio Oriente è cresciuta “significativamente nell’ultimo anno con l’inizio delle attività di esplorazione nel Sultanato dell’Oman e la firma dei principali accordi di concessione offshore con la Abu Dhabi National Oil Company (ADNOC) a Abu Dhabi”, sottolinea una nota del gruppo.

(CHE COSA CAMBIERA’ PER L’ITALIA DOPO GLI ACCORDI DI ENI NELLA PENISOLA ARABICA. L’ANALISI DI CINZIA BIANCO IN UNA CONVERSAZIONE CON MICHELE ARNESE DIRETTORE DI START)

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