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Xi

Come e perché la Cina si fionda sul gas

Le esportazioni statunitensi di gas naturale liquefatto verso la Cina potrebbero valere fino a 6,7 miliardi di dollari. Articolo di Giusy Caretto e Sebastiano Torrini Abbattere le emissioni e ridurre lo smog: è questo uno degli obiettivi primari della Cina, che ha scelto di ridurre l’uso del carbone, puntare sulle rinnovabili e sfruttare tutto il…

Abbattere le emissioni e ridurre lo smog: è questo uno degli obiettivi primari della Cina, che ha scelto di ridurre l’uso del carbone, puntare sulle rinnovabili e sfruttare tutto il potenziale del gas.

Proprio quest’ultimo combustibile si appresta a diventare quello principale per l’approvvigionamento energetico del paese. Negli ultimi mesi sono nate strutture di stoccaggio Gnl sparse sul territorio in modo disordinato, e così la Commissione per lo sviluppo nazionale e le riforme cinese, Ndrc, ha deciso di prendere in mano la situazione.

LA NDRC PROVA A GUIDARE SVILUPPO NAZIONALE

La Commissione per lo sviluppo nazionale e le riforme cinese (Ndrc), come scrive Energia Oltre, ha pubblicato una circolare in cui informa le autorità locali e le imprese di voler guidare uno sviluppo ordinato degli impianti di stoccaggio di Gas naturale liquefatto (Gnl) per migliorare le capacità di immagazzinamento del paese.

I DETTAGLI SULLA CIRCOLARE

La circolare è una risposta a quanto fatto fino ad oggi da aziende e autorità locali, che puntando proprio sul gas, hanno avviato la costruzione di strutture di stoccaggio sparse sul territorio. La Commissione punta ad uno sviluppo nazionale delle strutture ragionata.

NUOVI TERMINAL

Quelle della Ndrc, in realtà, non sono solo mere raccomandazioni. I progetti si sono: Pechino intende costruire nuovi terminal gas nei porti di quattro province cinesi. Kunlun Energy, una controllata della cinese China National Petroleum Corporation (CNPC), di proprietà statale avrebbe già avviato lo studi i fattibilità per costruire questi impianti.

CINA ALLA RICERCA DI GAS AMERICANO

Con il crescere della domanda di gas naturale, la Cina ha guardato oltre la Russia come principale fornitore e ad inizio 2018, la China National Petroleum Corporation ha firmato un contratto della durata di 25 anni con Cheniere Energy. La CNPC ha stimato che le esportazioni statunitensi di gas naturale liquefatto verso la Cina quest’anno potrebbero valere fino a 6,7 miliardi di dollari.

I PREZZI LIEVITANO

Al crescere della domanda, crescono anche i prezzi. A partire da aprile il gas liquefatto, scambiato in Asia, secondo i dati Reuters, ha toccato quota 9,2 dollari per milione di unità termiche britanniche la scorsa settimana, dopo essere sceso ai minimi stagionali a 7 dollari alla fine di marzo.

COSA DICE ENERGIA OLTRE

Come si legge su Energia Oltre, il periodo di stallo per il gas naturale liquefatto in Asia è di solito la stagione subito tra l’inverno e l’estate, o da marzo a maggio, ma questo modello non si è ripetuto perfettamente quest’anno. Secondo Reuters, il prezzo spot del Gnl è sceso del 39% dal suo picco di 11,50 dollari per mmBtu alla fine dell’inverno di quest’anno a fine di marzo, mentre nel 2017 il crollo dal picco invernale alla bassa stagione era stato del 45%, e addirittura del 49% l’anno precedente. La stagionalità continua a tenere, ma i minimi non sono più così profondi come negli anni precedenti.

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