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Raggiunto l’accordo Ue sulle energie rinnovabili, tutti i dettagli e gli effetti

Si è chiusa a tarda notte la trattativa tra Consiglio, Parlamento e Commissione sull’accordo per la Direttiva Rinnovabili RED II, che ha portato al 32%, dal 27% precedentemente previsto, l’obiettivo al 2030 di produzione di energia da Fonti Rinnovabili con clausola di revisione al 2023. LA NOTA DI COORDINAMENTO FREE E ANEV Il Coordinamento FREE…

Si è chiusa a tarda notte la trattativa tra Consiglio, Parlamento e Commissione sull’accordo per la Direttiva Rinnovabili RED II, che ha portato al 32%, dal 27% precedentemente previsto, l’obiettivo al 2030 di produzione di energia da Fonti Rinnovabili con clausola di revisione al 2023.

LA NOTA DI COORDINAMENTO FREE E ANEV

Il Coordinamento FREE e l’ANEV avevano chiesto di innalzare l’obiettivo dal 27% previsto al 35%, e l’accoglimento da parte del ministro dello Sviluppo economico, Luigi di Maio, “di questa posizione da parte dell’Italia è stato elemento centrale nello spostamento degli equilibri europei sul tema, tanto da aver condizionato l’accordo con un risultato finale comunque apprezzabile anche alla luce della possibile ulteriore revisione al 2023”, commentano Free e Anev.

CHE COSA SIGNIFICA PER L’ITALIA

Il risultato finale raggiunto del 32% per le rinnovabili significherà per l’Italia qualcosa in più in termini percentuali, al quale va aggiunto il target, più timido, del 14% nei trasporti. Tali numeri rappresentano un cambiamento rispetto al passato e segnano un cambio di rotta significativo nelle politiche comunitarie.

GLI ULTERIORI SVILUPPI

A questi obiettivi per i grandi impianti si affianca un ulteriore significativo risultato, “grazie all’esclusione dell’applicazione degli oneri di rete per gli impianti fino a 25 kW in autoconsumo (battaglia che FREE e ANEV conducono da anni) e che dovrebbe consentire un ulteriore utile sviluppo degli impianti di piccola taglia nell’ottica di un sempre maggiore sviluppo della generazione distribuita, necessaria al raggiungimento degli obiettivi europei”, commentano il coordinamento Free e l’associazione Anev.

CHE COSA PREOCCUPA FREE E ANEV

Preoccupa viceversa – secondo le associazioni del settore – “il mancato accordo su un parallelo adeguamento anche dell’incremento dell’efficienza energetica che, agendo sui consumi finali, agevola il conseguimento dei nuovi, più impegnativi target per le rinnovabili”.

GLI AUSPICI INDIRIZZATI AL GOVERNO

Aggiungono il coordinamento Free e l’associazione Anev: “È necessario adesso che il Governo Italiano, con la stessa incisività, dia un impulso concreto a quanto stabilito dall’Europa, adottando quei provvedimenti che consentano di incrementare lo sviluppo delle Rinnovabili in linea con gli impegni assunti. Sono infatti necessari e urgenti gli atti concreti, la cui mancanza ad oggi non ha consentito di realizzare i necessari investimenti”.

IL CONVEGNO DI DOMANI

La notizia dell’incremento dell’obiettivo europeo al 32% sarà meglio approfondita domani, in occasione del Convegno per la Giornata Mondiale del Vento, che si terrà al GSE alle ore 15 alla presenza dei due Presidenti GB Zorzoli FREE e Simone Togni ANEV.

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