L’auto elettrica, prima o poi, sarà il futuro della mobilità. Mentre le vendite delle auto diesel crollano, crescono (anche se non così tanto da bilanciare) le immatricolazioni delle vetture a batteria.
E l’Italia, come gli altri paesi, si prepara a questa rivoluzione: mentre Fca prova la svolta elettrica con la 500 a batteria ed entra a far parte di Motus-E, la filierà dell’e-mobility cresce ed aumenta il suo fatturato, come evidenzia uno studio realizzato proprio da Motus-E e da The European House-Ambrosetti. Andiamo per gradi.
FCA ENTRA IN MOTUS-E
Cambio di paradigma in casa Fca: la casa italo-americana in questi giorni ha installato a Mirafiori un nuovo robot che opererà nella linea di montaggio della 500 elettrica e ha fatto il suo ingresso in Motus-e, associazione italiana a riunire operatori industriali della e-mobility, filiera dei trasporti, mondo accademico, consumatori.
IL PIANO DI AZIONE DI FCA
“Il nostro ingresso in questa associazione, così come le recenti partnership con EnelX e ENGIE, si inseriscono nel più ampio nostro piano di azioni per supportare la mobilità elettrica, integrando la strategia di e-Mobility annunciata l’anno scorso nel contesto del piano quinquennale di Gruppo. FCA sta creando un ecosistema di partner, prodotti e servizi nei diversi mercati per soddisfare e superare le aspettative, in rapida evoluzione, dei clienti in termini di veicoli elettrificati”, fanno sapere da Fca.
LA FILIERA ITALIANA
Guardando ai numeri della filiera, invece, è lo studio “La filiera della mobilità elettrica Made in Italy: imprese, territori e tecnologie della e-Mobility”, redatto da Motus-E e da The European House-Ambrosetti a fornire una panoramica più ampia.
Nel rapporto si legge che in Italia è stato registrato un costante trend di crescita nel quinquennio 2013-2017, con il fatturato che è cresciuto dai 2,2 miliardi di euro del 2013 ai circa 6 miliardi di euro del 2017, per un tasso medio annuo di crescita pari a +28,7% (qui i dettagli).
MOBILITA’ ELETTRICA VOLANO DI SVILUPPO
“La mobilità elettrica può rappresentare un volano per lo sviluppo dell’intero sistema-Paese. Lo studio realizzato con The European House-Ambrosetti dimostra che le nostre imprese sono già pronte e stanno affrontando con coraggio le sfide della transizione. Questo studio è il punto di inizio di un percorso più approfondito che coinvolgerà comparti industriali e decisori pubblici in un’azione sinergica che punti all’espansione di questo settore strategico per il nostro Paese”, ha affermato Dino Marcozzi, segretario generale di Motus-E”, ha affermato Marcozzi.
LE AZIENDE TOP DELLA FILIERA PER CATEGORIA
Facciamo una premessa. Le aziende “best performer” selezionate categoria per categoria da Motus-e e Ambrosetti sono state classificate in base a 3 criteri:
- Incremento del fatturato 2017 rispetto al 2015
- Incremento del fatturato 2017 rispetto al 2013
- Crescita media annua dell’EBITDA tra il 2013 e il 2017
Ecco la classifica:
Prime tre aziende produttori di sistemi Powertrain: Eurotranciatura, Lafert, Amer S.P.A.
Prime tre aziende produttori di componenti meccaniche: Freni Brembo, Bonfiglioli Riduttori, A. Agrati
Prime tre aziende produttori di sistemi di accumulo elettrico: Elettra 1938, Midac, Vipiemme
Prime tre aziende produttori di sistemi elettronici: Continental Automotive, Saes Getters, Zapi
Prime tre aziende per utilizzo e post-vendita (Noleggio a breve e lungo termine:): Athlon Car Lease, Locauto Rent, Noleggiare
Prime tre aziende per riciclo e seconda vita: Consorzio Ecopower, Gifema S, Sudtirolfer
Prime tre aziende per rete infrastrutturale: Bitron Industrie, Ducati Energia, Phoenix Contact. In quarta posizione c’è Fimer, socio Motus-E