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Auto Elettrica

Auto elettrica: Startmag inaugura focus. E’ ora di fare sul serio

Auto elettrica: StartMag inaugura un focus permanente che coinvolgerà gli attori protagonisti di questo grande cambiamento sulla mobilità La diffusione dell’auto elettrica in Italia ha bisogno di una strategia di lungo e periodo e soprattutto di una strategia di sistema e di insieme. L’Italia è fanalino di coda nella diffusione dell’auto elettrica, stando ai dati…

Auto elettrica: StartMag inaugura un focus permanente che coinvolgerà gli attori protagonisti di questo grande cambiamento sulla mobilità
La diffusione dell’auto elettrica in Italia ha bisogno di una strategia di lungo e periodo e soprattutto di una strategia di sistema e di insieme. L’Italia è fanalino di coda nella diffusione dell’auto elettrica, stando ai dati del 2015: dopo Norvegia, Olanda, Svezia, Francia, Gran Bretagna, Austria, Germania e Spagna. In Italia ci sono solo 5.500 auto elettriche immatricolate contro le 68.600 della Norvegia, le 87.500 dell’Olanda, le 54.300 della Francia e le 47.000 della Gran Bretagna.

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Sinora l’attenzione delle istituzioni è stata dedicata in gran parte ai punti di ricarica, ma questa è una visione parziale che se non accompagnata da politiche che favoriscano la diffusione di più veicoli elettrici attraverso solide motivazioni per l’acquirente rischia di rivelarsi infruttuosa. Quella del veicolo elettrico e della colonnina di ricarica assomiglia sempre più al rebus dell’uovo e della gallina, ma è evidente che senza un numero maggiore di auto elettriche le colonnine serviranno a ben poco. StartMag.it, in collaborazione con la Commissione italiana veicoli elettrici stradali a batteria, ibridi e a celle a combustibile (CEI Cives) ha deciso di dedicare un intero canale al tema dell’auto e della mobilità elettrica, nel filone della smart city, coinvolgendo tutti gli attori di sistema, protagonisti di questo nuovo paradigma della mobilità. Suggerendo ipotesi di lavoro e favorendo il dialogo tra coloro che sono chiamati a concorrere alla diffusione dell’ E-mobility.

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Le misure governative del 2012, contenute nell’art.17 Bis della legge 134/2012 si sono dimostrate molto timide ed hanno portato a sole 1200 auto elettriche di nuova immatricolazione. Per questo è importante coinvolgere tutti gli attori interessati allo sviluppo di nuove strategie, prima di tutto le istituzioni a partire dallo Stato fino ai comuni, con le case automobilistiche, produttori di colonnine, produttori di energia elettrica, utilities e associazioni che operano nel settore. La Carta di Arese, presentata solo qualche giorno fa al salone dell’auto elettrica rEVolution ha fissato quattro capisaldi per implementare la vendita di auto elettriche in Italia, incentivi all’acquisto di auto elettriche sotto forme diverse di contributo o detrazione fiscale, rafforzare l’infrastruttura di ricarica, un maggiore coordinamento su tutto il terreno nazionale, efficaci strumenti regolatori e normativi per il settore.

Lavorare su ognuno di questi punti, concorrendo a migliorare lo stato attuale dell’E-mobility, e disegnando una strategia tutta italiana sarà il nostro compito.

Michele Guerriero

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