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Auto Elettrica 500e

Auto elettrica, anche Fiat Chrysler ci pensa

Anche  Fiat Chrysler inizia a pensare ad una possibile auto elettrica da inserire in produzione. LA vetturà arriverà quando Marchionne sarà fuori L’auto elettrica sarà il futuro della mobilità. A iniziarci a credere è anche Fiat, fino ad oggi scettica verso le auto a batteria: Sergio Marchionne, numero uno di Fiat Chrysler,  a Venezia per…

Anche  Fiat Chrysler inizia a pensare ad una possibile auto elettrica da inserire in produzione. LA vetturà arriverà quando Marchionne sarà fuori

L’auto elettrica sarà il futuro della mobilità. A iniziarci a credere è anche Fiat, fino ad oggi scettica verso le auto a batteria: Sergio Marchionne, numero uno di Fiat Chrysler,  a Venezia per la giornata conclusiva del workshop Italia-Usa cui ha presenziato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, sembra dare una chance alla e-cars. O almeno questo è quello  che lascia intendere nei suoi ragionamenti sullo sviluppo dell’industria dei motori e di Fca.

“Un’idea di fare l’auto a batteria per i marchi Premium e city car c’è”. spiega Marchionne. “Penso a una Maserati e, come city car a una vettura ancora più piccola della 500, che sia veramente agile in città ma possa anche uscire”. L’auto in questione “potrebbe essere l’Alfieri”.

Le parole dell’amministratore delegato rappresentano certo un passo (piccolo) verso la mobilità elettrica, ma non nascondono la diffidenza verso questa tecnologia: l’auto elettrica arriverà “quando io sarò fuori dal gruppo”. Durante i suoi ragionamenti, Marchionne poi invita a non fossilizzarsi su una sola tecnologia:  l’e-car  “in apparenza pare la soluzione completa, ma ha invece dei limiti a meno che non ci siano dei passi enormi per quanto riguarda la batteria”.

Ad ogni modo, quando Fiat Chrysler punterà realmente sulle auto elettriche, non lo farà da sola:  “c’è già un’industria dispostissima a farlo e una sfilza di fornitori e aziende di componentistica disposti ad aiutare noi e gli altri”.

Maggiore fiducia, invece, sembra riporre Marchionne nelle auto ad idrogeno “tecnologia che può rimpiazzare il motore a combustione”. Al momento, però, la soluzione più gettonata sembra essere quella ibrida combustibile/elettrico. “Sono assolutamente convinto che la maggior parte delle vetture per il 2020-2021 avrà qualche elemento ibrido, altrimenti non ce la faremo mai a rispettare i limiti di emissione”, spiega il manager di Fiat Chrysler Automobiles.

Fiat e auto elettriche: da sempre uno strano rapporto

C’è da dire, comunque, che Fiat Chrysler ha sul mercato una sua auto elettrica: si tratta della 500e, modello venduto solo in California. È bene specificare, però, che si tratta di una scelta obbligata per l’azienda italiana, dovuta alle ferree leggi dello Stato americano, che impone ai costruttori la produzione di una quota di veicoli a zero emissioni (ZEV). Ma Sergio Marchionne, in una conferenza, ha chiesto agli Americani di non comprare la 500 elettrica, che all’azienda costa una perdita secca di circa 14 mila dollari per ogni vettura venduta.

 

Marchionne
L’Ad di FCA Sergio Marchionne

C’è da dire che qualche passo verso l’elettrico Fiat lo ha fatto: la casa automobilistica ha avviato un progetto, nel 2008, per la realizzazione di un propulsore ibrido, che prende vita dalle migliori tecnologie disponibili. Il motore dovrebbe essere costituito da un motore bicilindrico da 900 cc e il cambio automatico ed è destinato a rendere ecologica sia la Fiat 500, sia la Fiat Topolino. Il cambio automatico a doppia frizione ingloba al suo interno un piccolo motore elettrico, con batterie di nuova generazione agli ioni di litio e la possibilità di ricarica plug-in, ovvero da una presa di corrente.

Oltre l’auto elettrica. Crescono le vendite di Fiat Chrysler Automobiles

Progetti a parte, il futuro di Fiat sembra essere roseo. Almeno se si guardano le vendite: nei Paesi dell’Unione europea più quelli dell’area Efta, vantano a maggio una quota di mercato pari al 7,4% contro il 6,8% del 2015, totalizzando 98.011 immatricolazioni contro le 78.211 di un anno fa, con una crescita del 25,3%. Sui primi 5 mesi del 2016, la quota arriva al 6,9% dal 6,4%, totalizzando 452.043 immatricolazioni contro le 384.292 del 2015, con una crescita del 17,6%.

Stiamo crescendo abbastanza bene in Europa, ci sono una sfilza di auto nuove che abbiamo lanciato e le abbiamo azzeccate” afferma l’ad, che tiene ad evidenziare le buone performance delle nuove versioni della Tipo e di Giulia e Levante.

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