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Unipol

Unipol, ecco come Cimbri fa il sovranista su Carige e Btp (con un siluro indiretto a Mustier di Unicredit)

Tutti i punti toccati oggi da Carlo Cimbri, numero uno di Unipol, nella conferenza stampa di presentazione del piano al 2021 del gruppo assicurativo.

 

“Noi assicuratori siamo investitori strutturali di lungo periodo, abbiamo bisogno di avere categorie di investimento risk free e il titolo di Stato lo è, dunque rappresenta una componente ineliminabile”.

E’ quanto ha sottolineato oggi Carlo Cimbri, numero uno di Unipol, nella conferenza stampa di presentazione del piano al 2021 del gruppo assicurativo.

Il manager ha precisato che la compagnia ha in portafoglio 30-35 miliardi di titoli di Stato italiani su 55 miliardi di investimenti complessivi, dunque il 55% circa, e manterrà questa quota. Hai poi aggiunto parole che osservatori e addetti ai lavori hanno interpretato come un’impostazione differente rispetto a quella annunciata sui Btp dall’amministratore delegato di Unicredit, Jean-Pierre Mustier (qui l’articolo di Start su quanto affermato dal numero uno francese del gruppo bancario).

“Sulle strategie delle banche non entro – ha aggiunto Cimbri – Dico solo che continua ad aleggiare questa possibile evoluzione nella normativa regolamentare del settore bancario di quantificazione del premio al rischio. Questa per l’Italia è la linea del Piave: accettare che, con queste alchimie regolatorie, si possano limitare la possibilità di gruppi finanziari di comprare titoli di Stato, la reputo come cittadino italiano una cosa molto pericolosa perché impoverisce la domanda di nostro debito con tutte le conseguenze in termini di spread che potete immaginare’.

Anche sul dossier Carige – la banca ligure commissariata e che vede ora istituzioni e banche private affannarsi per trovare una soluzione dopo il no di Blackrock – il numero uno del gruppo Unipol, come azionista, di Bper, ha assunto una posizione “sovranista”, secondo gli addetti ai lavori: “Mi pare difficile che una banca delle dimensioni e dell’importanza di Bper possa sottrarsi” in caso di richiesta di un intervento del sistema a sostegno di Carige. “Non mi pare che Bper si sia mai sottratta a soluzioni interne al sistema bancario”, ha detto Cimbri, amministratore delegato di Unipol, che è azionista di Bper con una quota del 15% della banca popolare dell’Emilia Romagna.

E Unipol salirà al 20% di Bper entro il “entro il primo semestre” dell’anno, ha confermato il numero uno del gruppo, ricordando che, una volta arrivato a quel livello, la quota verrà classificata a patrimonio netto nel bilancio consolidato di Unipol in quanto il gruppo “avrà un’influenza notevole” sulla banca modenese. La contabilizzazione a patrimonio netto farà emergere una plusvalenza di “diverse centinaia di milioni di euro che impatterà sul risultato contabile del gruppo ma non tenetene conto – ha detto Cimbri agli analisti – perché è semplicemente estetico”.

Infine Unipol prevede di fare “diverse acquisizioni di società specializzate che fungeranno da acceleratore ai nostri business”, ad esempio nel settore “del noleggio, dell’intermediazione di auto usate”. “Stiamo guardando diverse cose, se mi chiede di assicurazioni no, anche perché in Italia non vedo opportunità interessanti per noi perché date le dimensioni, la capillarità e la massa critica che abbiamo un’acquisizione ci può dare più fastidi che vantaggi”, ha detto Cimbri, che ha escluso “strategie sull’estero” come pure interesse per l’asset management.

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