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Banca D'Italia

Sorgente sgr, ecco chi sono gli uomini di Mainetti ribaltati da Visco (e perché Bankitalia li ha silurati)

Ecco perché Bankitalia ha commissariato la sgr Sorgente del gruppo Mainetti. I fatti, i motivi e gli uomini di Mainetti silurati da Visco

Lambisce anche il prestigioso grattacielo storico Flatiron di New York il documento conclusivo della Banca d’Italia che ha condotto al commissariamento di Sorgente sgr deciso il 18 dicembre dall’Istituto centrale governo da Ignazio Visco.

E’ quanto si evince dal documento di Palazzo Koch svelato oggi dal quotidiano Mf/Milano Finanza.

Dal fascicolo di via Nazionale si confermano indirettamente le ricostruzioni giornalistiche secondo cui la vera causa dell’intervento sulla sgr del gruppo Sorgente fondato da Walter Mainetti (editore del Foglio diretto da Claudio Cerasa) è la vicenda Enasarco.

E pensare che in una lettera di Sorgente a Start Magazine si sosteneva che Sorgente sgr non è Sorgente group (qui la lettera con le frasi al miele sul Foglio e sul fondatore Giuliano Ferrara che ha invece di recente stimmatizzato Mainetti)

Fin dalle prime righe del documento firmato dal governatore Ignazio Visco, visionato da MF-Milano Finanza, si fa riferimento ai «rilevanti rischi strategici e reputazionali derivanti dal deterioramento dei rapporti con la Fondazione Enasarco».

L’ente di previdenza dei rappresentati di commercio era il principale cliente di Sorgente Sgr, con oltre un terzo delle masse gestite dalla società detenute come quotista dei fondi immobiliari Megas e Donatello (comparto Michelangelo II) e rappresentando oltre il 50% delle commissioni totali dell’intermediario.

Come ricostruito nel dossier di Via Nazionale, il rapporto tra l’ente e Sorgente ha iniziato a incrinarsi quando Enasarco “ha mosso alla sgr rilievi sulla qualità e sull’onerosità della gestione, e ha avanzato anche dubbi sulla strutture societarie del gruppo guidato da Valter Mainetti, in particolare per gli investimenti sul mercato immobiliare statunitense”, ha scritto oggi Anna Messia di Mf.

Contestazione che aveva portato alla firma di due accordi tra le parti (nel 2014 e nel 2016) con i quali Sorgente Sgr e le società del gruppo assumevano una serie di impegni nei confronti di Enasarco, finalizzati tra l’altro al riacquisto e al replacement degli immobili e delle quote di fondi detenuti da Michelangelo Due e Megas, a un prezzo già predeterminato. Insomma, una sorta di paracadute per la Fondazione, secondo gli addetti ai lavori.

Gli accordi sono però subito finiti nel mirino delle autorità di controllo di Consob, oltre che di Banca d’Italia, secondo cui quei patti avrebbero determinato «rischi patrimoniali sull’intero gruppo Sorgente, oltre che riflessi significativi sull’autonomia gestoria della sgr».

La conseguenza – sottolinea il quotidiano del gruppo Class editori – è stata che la società di gestione, a seguito della contestazioni mosse dalla commissione di controllo, “ha disconosciuto quegli gli accordi raggiunti con Enasarco e a quel punto i rapporti tra le parti si sono definitivamente esacerbati. Ne è nata una dura guerra legale, che è ancora aperta, e che ha portato la Fondazione, a giugno scorso, a sostituire Sorgente con nuovi gestori, ovvero Prelios per Megas e Dea Capital Real Estate per Michelangelo II”.

L’ispezione si è conclusa con risultati sfavorevoli, si legge ancora nel documento di Banca d’Italia che ha rilevato carenze nel processo di valutazione degli attivi dei fondi, per esempio per quanto riguarda l’interazione con gli esperti indipendenti. Non solo. «Le valutazioni espresse nei rendiconti dei due fondi sono state anche influenza dagli accordi sottoscritti con Enasarco che prevedevano la stipula di impegni di acquisito di numerosi cespiti da parte del gruppo Sorgente a valori predefiniti, in genere significativamente più elevati di quelli di mercato», scrivono da Via Nazionale, dove hanno rilevato anche carenze nell’attività di gestione dei fondi e nella gestione delle partecipazioni detenute dai due fondi nel fondo lussemburghese (Htbf) che possiede beni iconici negli Stati Uniti, come il Flatiron di New York.

Il commissariamento deciso dalla Banca d’Italia ha portato allo scioglimento degli organi societari di Sorgente sgr, con la nomina di Elisabetta Spitz (ex numero uno di Invimit, sgr del Tesoro, e già al vertice dell’Agenzia del Demanio) a commissario straordinario, confermando allo stesso tempo Carlo Petagna a direttore generale (da segnalare che Petagna ha lavorato già in passato con Spitz all’Agenzia del Demanio). (qui i nuovi vertici di Sorgente sgr con le nomine della Banca d’Italia) pur facendo parte del consiglio di amministrazione della sgr ribaltato da Palazzo Koch; una scelta che ha sorpresa alcuni addetti ai lavori.

Ma chi sono gli uomini di Mainetti che sono stati silurati dalla Banca d’Italia con il provvedimento di commissariamento della sgr Sorgente? Ecco i curricula del vecchio consiglio di amministrazione per lo più tratti dal sito di Sorgente dove comparivano fino a pochi giorni fa.

Spicca tra l’altro un ex dirigente di primo piano proprio della Banca d’Italia, oltre a imprenditori, banchieri ed economisti.

Carlo Santini
Presidente Onorario di Sorgente SGR SpA

Ha iniziato la propria attività nella carriera direttiva della Banca d’Italia nel 1961, ricoprendo, fino al 2000, i ruoli di: Capo del Servizio Rapporti con l’Estero, Capo del Servizio Studi, Direttore Centrale per le attività operative, Direttore Centrale per la Ricerca Economica. Dal 1988 al 2002 è stato Vicepresidente della Centrale dei Bilanci, dal 2000 al 2005 è stato Direttore Generale dell’Ufficio Italiano Cambi e docente di Economia Monetaria Internazionale presso la LUISS G. Carli di Roma. Dal 2006 al 2011 ha ricoperto la carica di Presidente di CARIFE SIM SpA. È membro del Consiglio di Amministrazione di Banca Sella SpA e di Biella Leasing SpA.

Gualtiero Tamburini
Presidente di Sorgente SGR SpA

Economista industriale, ha insegnato, fra le altre, nelle Università di Bologna e Urbino. Già Presidente di IDeA FIMIT SGR SpA e componente dei cda di BNP Paribas Real Estate SGR SpA e Cordea Savillis SGR SpA, è stato ai vertici di Associazioni di rappresentanza del settore immobiliare come Assoimmobiliare e Federimmobiliare e di Nomisma SpA, di cui ha costituito e diretto la sezione immobiliare. Fra gli incarichi pubblici ha diretto l’Osservatorio del patrimonio immobiliare degli Enti Previdenziali. In passato politicamente è stato molto vicino ai prodiani vista la provenienza anche da Nomisma, centro studi bolognese che fu fondato proprio da Romano Prodi.

Carlo Gilardi
Vicepresidente di Sorgente SGR SpA e Consigliere Indipendente

Dirigente di Banca d’Italia fino al 1985. È stato Direttore Finanza della Banca di Roma e successivamente Amministratore Delegato del Gruppo Benetton e della Cofiri SpA. È membro del Consiglio di Amministrazione di società e istituzioni finanziarie.

Carlo Petagna
Consigliere Delegato di Sorgente SGR SpA

Ha curato la costituzione e l’avvio operativo di Invimit SGR, società interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, della quale è stato anche il Direttore Generale. È stato Vice Direttore Generale dell’Agenzia del Demanio e ha ricoperto il ruolo di Direttore Generale di doRealEstate, società controllata da doBank.

Valter Mainetti
Consigliere di Sorgente SGR

Ha lavorato sia in Italia che all’estero, ricoprendo varie cariche in società finanziarie, immobiliari e di costruzioni. Dal 2003 è Amministratore Delegato di Sorgente Group. Inoltre è Professore presso l’Università degli Studi di Parma, Facoltà di Economia, dove tiene lezioni incentrate soprattutto sulla storia della finanza immobiliare. È inoltre Presidente della Fondazione Sorgente Group Istituzione per l’Arte e la Cultura (www.fondazionesorgentegroup.com). È stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro per il settore Industria Immobiliare e Finanza. A luglio 2014 è stato nominato Consigliere d’Amministrazione di Assoimmobiliare. È anche Vice-Presidente di Sorgente do Brasil Gestão de Recursos SA.

Giancarlo Zapponini
Consigliere Indipendente di Sorgente SGR SpA

Dirigente Data Monaci S.r.l, dal 1975 è nel Board di Guida Monaci S.p.a. e dal 1993 ne è Amministratore Delegato. Per quattro anni è stato nel CdA della European Association Directory Publisher and Database a Bruxelles, assumendo per due anni la presidenza. È socio della Banca Popolare del Lazio.

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