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Che cosa farà Saxa Gres

L’azienda italiana di ceramica Saxa Gres lancia il nuovo brevetto “Grestone” e un bond da 75 milioni di euro con cedola semestrale al 7% per creare un grande polo del Made in Italy Un sanpietrino realizzato in gres porcellanato, indistruttibile e con un alta quantità di polveri dell’inceneritore di Acea di San Vittore in grado…

Un sanpietrino realizzato in gres porcellanato, indistruttibile e con un alta quantità di polveri dell’inceneritore di Acea di San Vittore in grado di far risparmiare il ricorso alla discarica? È una delle novità presentate da Saxa Gres, azienda italiana di ceramica nata da un percorso di riassetto industriale che ha fatto ripartire lo stabilimento dell’ex Marazzi Sud di Anagni e avviato la riconversione dell’ex Ideal Standard di Roccasecca.

L’OBIETTIVO DI SAXA GRES È AVVIARE UN PROCESSO DI ECONOMIA CIRCOLARE

L’obiettivo di Saxa Gres, è dare avvio a un innovativo processo di economia circolare al fine di attuare una strategia di diversificazione ed espansione dell’azienda sui grandi mercati europei, creare un polo industriale per la ceramica destinata alla pavimentazione urbana e valorizzare una best practice nazionale per il rilancio del settore manifatturiero.

LANCIATO UN BOND DA 75 MLN PER INVESTITORI PROFESSIONALI E CEDOLA SEMESRTALE AL 7%

Per fare ciò Saxa Gres ha emesso un bond del valore di 75 milioni di euro per investitori professionali. Il prestito obbligazionario a emissione diretta è stato denominato “Grestone bond” in riferimento al materiale prodotto dall’azienda, il Grestone, una nuova pietra più economica e performante, composta da un mix di gres porcellanato che include fino al 30% di materiali inerti provenienti da rifiuti urbani. II lancio del Grestone è stato cofinanziato da Invitalia, Ministero dello Sviluppo economico e Regione Lazio per oltre 20 milioni di euro, attraverso investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione che hanno permesso al Gruppo di sviluppare tre brevetti sul prodotto, sul processo produttivo e sul rivoluzionario impasto. L’obbligazione prevede una cedola semestrale al 7% (dal 30 dicembre 2018 al 30 giugno 2023) e avrà come finalità la possibilità per gli investitori attuali di convertire il debito di 27 milioni di euro ottenuto dall’azienda per riavviare Io stabilimento di Anagni; il finanziamento da parte degli attuali investitori di 9 milioni di euro per la riconversione del sito di Roccasecca; il finanziamento dell’acquisto dello storico marchio della ceramica italiana, Tagina, per un range che oscilla tra gli 8 e i 10 milioni di euro; il finanziamento del capitale a sostegno delle strategie di crescita aziendali.

BORGOMEO (PRESIDENTE SAXA GRES): AIUTIAMO LA CERAMICA MADE IN ITALY A RILANCIARSI

“Le potenzialità di mercato del Grestone, a livello internazionale, sono altissime – ha dichiarato Francesco Borgomeo, presidente di Saxa Gres -. Oggi siamo costretti a importare materiali dal Sud Est asiatico per pavimentare le nostre strade, a causa del progressivo esaurimento in Europa delle pietre dure di basalto. Il percorso che stiamo avviando, anche grazie all’emissione del bond, porterà Saxa Gres e i suoi prodotti unici al mondo a giocare un ruolo sempre più preminente nel comparto della ceramica Made in Italy, puntando su innovazione, sostenibilità, know-how artigianale e materiali di alta gamma”.  Borgomeo ha sottolineato nel corso della conferenza stampa che brevetti di questo tipo “arrivano ogni cento anni. Con questa innovazione, inoltre – ha aggiunto –, incentiviamo il non consumo del suolo e del territorio e riattiviamo competenze e maestranze che stavamo perdendo”. Per questo, ha concluso, “abbiamo lanciato per così dire una sfida alla sindaca di Roma affinché ci metta a disposizione una strada da pavimentare completamente con i nostri prodotti per dimostrare quanto possano essere validi”.

NEL PIANO INDUSTRIALE 2018-2022 CRESCITA DEL 10% ANNUO rete

Saxa Gres ha lanciato, inoltre, il Piano Industriale per il quadriennio 2018-2022. Lo stabilimento di Anagni che, nei primi tre mesi del 2018 ha raggiunto ricavi pari a 5,4 milioni di euro e ha già ricevuto ordinativi per tutto il 2019, crescerà del 10% annuo fino al 2022, superando i 30 milioni di euro di fatturato annuo. Ricavi della fabbrica di Roccasecca, invece, passeranno dai circa 40 milioni di euro previsti per il 2019 a circa 90 milioni di euro per ogni anno a partire dal 2020, quando il Gruppo avrà raggiunto il massimo della propria capacità produttiva, fino al 2022. La società basa il suo modello di business su un portfolio di prodotti molto specializzati e su un insieme di clienti selezionato (grandi player come Villeroy & Boch, Kronos, Rondine Ceramiche), un approccio b2b che permette di distribuire la merce e raccogliere i pagamenti in modo veloce ed efficiente. “Ma alla base di tutto non bisogna dimenticare che c’è il brevetto – ha ammesso l’avvocato Gaetano Racuti, rappresentante degli azionisti -, un brevetto che unisce ricerca, analisi e un lavoro accurato. Sono sicuro che l’esperienza di Saxa Gres darà risultati positivi nei prossimi anni”.

LA FRONTIERA DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

L’altra grande frontiera di mercato per il Grestone è poi quella delle pubbliche amministrazioni e degli enti locali, che hanno costantemente bisogno di pavimentare e manutenere i loro spazi pubblici. Il meccanismo del Green Public Procurement, inoltre, concede un vantaggio significativo nelle gare pubbliche a quei materiali prodotti attraverso il riutilizzo di materiali inerti provenienti da rifiuti.

L’AZIONARIATO DI SAXA GRES

L’azienda conta oggi la partecipazione azionaria di importanti investitori nazionali e internazionali, oltre a quella del suo presidente, Francesco Borgomeo. Le aziende e i fondi interessati, sotto la supervisione della Flexagon Capital Solutions LLP-soggetto deputato alla collocazione del Grestone bond sul mercato con il ruolo di advisor sono Fn Investimenti Italia, guidata dall’avvocato Francesco Novelli, Maris PLC, Halcyon Investment Advisors Limited, Blue Bay, Agar, Cebat Srl e Limitless Earth e Flexagon Capital Management. “Flexagon ha accompagnato l’intero progetto con dei mini-bond garantiti da ipoteche su stabilimenti e cave – ha sottolineato l’advisor finanziario Daniele Bartoccioni –. L’attuale bond da 75 milioni assorbirà tutti questi strumenti e sarà quotato sulla Borsa di Vienna e a breve anche su quella di Milano”.

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