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Perché il Sole 24 Ore folgora il Copasir su Assicurazioni Generali e Unicredit

Che cosa scrive il Sole 24 Ore a difesa dei vertici francesi di Unicredit e Assicurazioni Generali dopo le indiscrezioni sulle iniziative del Copasir

Perché il Copasir vuole sfruculiare Unicredit e Assicurazioni Generali? Si temono incursioni estere e si pensa di estendere la golden power al settore banco-finanziario? O si tende a strattonare i vertici “francesi” di Unicredit e Assicurazioni Generali – rispettivamente Jean Pierre Mustier e Philippe Donnet – per convincerli con una moral suasion istituzionale a non seguire strade francesi per aggregazioni?

Sono le domande che da giorni si pongono banchieri, uomini della finanza e addetti ai lavori stupiti (per non dire altro) delle iniziative del Copasir svelate e approfondite da Start Magazine.

Oggi alcune di quelle domande sono state messe per iscritto e trasformate in una tosta critica al Parlamento (e ai Servizi segreti?) sul Sole 24 Ore.

Il quotidiano diretto da Fabio Tamburini sottolinea che il Parlamento italiano di fatto “si avvia a scrutinare, attraverso il Copasir, le possibili “infiltrazioni” di manager o consiglieri di amministrazione esteri nelle grandi società “strategiche” italiane”. Non solo dunque il settore tlc (5G e dintorni, già arato in stime trumpiano in una relazione finale approvata all’unanimità ma che sta facendo discutere la maggioranza e pure i ministri pentastellati) ma anche banche e assicurazioni finiranno sotto i riflettori del Copasir (qui l’approfondimento di Start).

“Il Parlamento è sovrano e bene fa a svolgere qualunque indagine conoscitiva che vada nell’interesse del Paese – premette il quotidiano confindustriale – Altrettanto importante è non discriminare l’Italia agli occhi dei grandi investitori globali, di cui il Paese ha bisogno, dando la percezione di un’autarchia fuori dai tempi”.

Il Sole poi chiosa e critica: “Se, come pare, l’indagine parlamentare ha in qualche modo nel mirino i due ceo francesi di UniCredit e Generali, bisognerebbe ricordare che la loro nomina è interamente dovuta alle libere scelte di azionisti italiani. La stessa libertà di scelta che ha permesso all’italiano Mario Greco di essere alla guida della svizzera Zurich, terzo gruppo assicurativo in Europa, o ai francesi del lusso di Lvmh di puntare su un direttore generale come Antonio Belloni. Senza dimenticare la lunga esperienza di Vittorio Colao alla guida di Vodafone. O la scelta di Renault, e siamo alla cronaca, di puntare sull’italiano De Meo come ceo del colosso francese dell’auto”, scrive la firma di punta di finanza del Sole 24 Ore, Alessandro Graziani.

FATTI E INDISCREZIONI SULLE MOSSE DEL COPASIR SUL SETTORE BANCARIO E FINANZIARIO

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