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Pensioni

Ecco come funzionerà il taglio alle pensioni d’oro. Tutti i dettagli sul nuovo progetto M5S-Lega

Fatti, numeri, obiettivi, stime e simulazioni sul taglio alle pensioni d'oro superiori ai 4500 euro. Tutti i dettagli sulla nuova proposta M5S-Lega

Saranno ricalcolati con il metodo contributivo i trattamenti pensionistici superiori a 4.500 euro mensili (finora si era parlato di 4mila). La proposta targata M5s-Lega, che sarà all’esame della commissione Lavoro della Camera dalla prossima settimana, propone infatti un meccanismo di ricalcolo per le cosiddette pensioni d’oro: sarà ricalcolata la quota retributiva delle pensioni e dei vitalizi di importo complessivo pari o superiore alla soglia di 90mila euro lordi annui.

LA PROPOSTA DEL MOVIMENTO 5 STELLE

“Abbiamo depositato oggi in Commissione Lavoro alla Camera la proposta di legge per tagliare finalmente le pensioni d’oro. La Commissione comincerà l’esame della legge la prossima settimana. Andremo a ricalcolare secondo il metodo contributivo tutti gli assegni superiori ai 4.500 euro al mese”. Così in una nota Maria Pallini, capogruppo M5S in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.

GLI OBIETTIVI DELLA PROPOSTA

 “E’ un segnale importante nella nostra lotta agli sprechi – prosegue la portavoce dei 5 Stelle – si tratta di una misura necessaria per ristabilire il giusto equilibrio tra contributi versati e pensione ricevuta: non verra’ dato nemmeno un euro in più di quello che e’ dovuto a ciascuno di questi pensionati”.

I SOLDI RISPARMIATI

“I soldi risparmiati con questo provvedimento contribuiranno anche a finanziare il nostro progetto di pensione di cittadinanza. L’abbiamo inserito nel contratto di governo e lo faremo: non è più accettabile che ci siano pensioni al di sotto della soglia di povertà. Ci impegneremo per dare a tutti almeno 780 euro al mese”, conclude la deputata.

I DETTAGLI SULLA PROPOSTA DI LEGGE

«Le misure introdotte – si legge nella proposta di legge C1071, primo firmatario Francesco D’Uva del M5S e secondo firmatario Riccardo Molinari della Lega – derivano dall’evidente necessità di apportare al settore pensionistico un correttivo improntato a ragioni solidaristiche e di equità sociale, ancor più urgente nell’attuale fase socio-economica del Paese».

IL PERCORSO DEL TAGLIO ALLE PENSIONI D’ORO

In dodici pagine, sette articoli e due tabelle (anno di decorrenza, età e coefficienti di trasformazione) viene indicato il percorso di ricalcolo, sintetizza il Sole 24 Ore: “È illustrata la formula economica di calcolo che individua la riduzione della quota retributiva delle pensioni tagliate, che sarà differenziata in base alla decorrenza del trattamento pensionistico e all’età al momento dell’inizio della decorrenza della pensione. Il testo esamina varie casistiche per il ricalcolo: le pensioni con decorrenza anteriore al 1° gennaio 2019, i trattamenti anteriori al 1° gennaio 1996, i pensionamenti in età inferiore ai 57 anni”.

COME SI RICALCOLANO LE PENSIONI

Il testo prevede che il meccanismo di ricalcolo si applichi anche a organi costituzionali e di rilevanza costituzionale, vale a dire il Quirinale, Parlamento, Governo, Corte costituzionale, Corte dei Conti, Consiglio di Stato, Consiglio Superiore della magistratura, Consiglio Nazionale dell’economia e del lavoro. Le misure devono essere recepite entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge.

IL FONDO RISPARMIA

Presso il ministero del lavoro viene istituito un Fondo risparmio nel quale confluiranno i risparmi derivanti dal ricalcolo. Sarà un decreto Lavoro/Economia a stabilire le modalità di attuazione e di gestione del Fondo, nonché la destinazione degli aumenti alle pensioni minime e sociali fino alla capienza dei risparmi ottenuti.

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