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Mps, ecco quanto costerà il salasso-leasing per il Monte dei Paschi di Siena

Tutti i dettagli sui motivi per cui il gruppo Mps (Monte dei Paschi di Siena) ha ricapitalizzato per 250 milioni di euro la controllata Mps Leasing & Factoring.

ECCO L’ULTIMA NOVITA’ PER MPS

Non c’è pace per il Monte dei Paschi di Siena, alle prese con una dolorosa ristrutturazione mentre l’azionista Tesoro sta studiando tempi e modi per uscire dal capitale come peraltro concordato da tempo con la Commissione europea.

CHE COSA SUCCEDE NEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Ma le notizie negative per Mps fioccano. Ecco quello che sta succedendo nel settore del leasing. L’istituto guidato da Marco Morelli ha appena ricapitalizzato per 250 milioni di euro la controllata Mps Leasing & Factoring.

ECCO I MOTIVI DEL TONFO PER IL LEASING DI MPS

L’operazione, secondo quanto riporta MF, si è resa “necessaria per ripianare la perdita da 419,3 milioni riportata nel 2018 e legata principalmente all’iscrizione di 253,4 milioni a riserva negativa dopo l’introduzione del nuovo principale contabile Ifrs9”.

COME SI MUOVE IL TESORO

Nel frattempo il ministero del Tesoro avrebbe avviato gli approfondimenti per arrivare alla dismissione della sua partecipazione nel capitale di Rocca Salimbeni, oggi pari al 70%. Secondo MF, l’ipotesi allo studio “prevederebbe la scissione del Monte tra una bad bank destinata ad accogliere e gestire i crediti deteriorati rimasti in bilancio e una good bank che sarebbe messa rapidamente sul mercato”.

CHE COSA SI LEGGE NELLA RELAZIONE SEMESTRALE DI MPS

Ci sono anche aspetti fiscali legati al settore leasing in Mps, come si rileva dalla relazione semestrale di gruppo: “Si segnala, infine, che, con riferimento ad una serie di vertenze giudiziarie pendenti, nel mese di maggio del corrente anno la Capogruppo, nonché la controllata MPS Leasing & Factoring, hanno perfezionato l’adesione all’istituto della definizione agevolata delle controversie tributarie (c.d. “Pace Fiscale”) previsto dall’art. 6 del D.L. 119/2018 (convertito nella Legge 136/2018). Per effetto dell’adesione al predetto istituto, a fronte di un esborso pari a circa 1,2 mln di euro, il Gruppo ha ridotto l’esposizione al rischio di potenziali passività fiscali per un ammontare complessivo (petitum) di circa 30 mln di euro”.

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