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Alberto Cirio

Lockdown Piemonte, ecco l’ordinanza del presidente Cirio

Tutti i dettagli sull'ordinanza firmata dal presidente della Regione, Alberto Cirio.

Lockdown in Piemonte, ecco che cosa prevede l’ordinanza firmata dal presidente della Regione, Alberto Cirio.

ECCO L’ORDINANZA DELLA REGIONE PIEMONTE

Stretta sui mercati, chiusi uffici pubblici e studi professionali, stop agli spostamenti verso le seconde case. Sono alcune delle ulteriore misure finalizzate a contrastare il diffondersi del coronavirus decise oggi dalla Regione Piemonte.

LA MOSSA DEL PRESIDENTE CIRIO

Il presidente, Alberto Cirio, nel pomeriggio, ha riunito in videoconferenza tutti i sindaci dei comuni capoluogo, i presidenti delle Province e i rappresentanti di Anci, Anpci, Upi, Uncem e Ali (Lagautonomie) al fine di valutare e condividere i contenuti della nuova ordinanza che sarà operativa da domani e in vigore fino al 3 aprile.

LE SINERGIE TRA REGIONI

Il documento è stato elaborato lavorando tutta la giornata in sinergia anche con la Regione Lombardia (qui l’ordinanza del presidente Attilio Fontana), al fine di prevedere misure il più possibile omogenee vista la contiguità territoriale. “Chiudiamo tutto quello che è possibile chiudere in base ai poteri di cui dispongono le Regioni – spiega Cirio – questa è la più grande emergenza affrontata dal dopoguerra ad oggi. Sappiamo che stiamo chiedendo un grande sforzo a ogni cittadino, ma vi prego di comprendere che è la scelta giusta. La nostra libertà è un bene, ma la nostra vita lo è di più. Vi prego, proteggetela restando a casa”.

CHE COSA PREVEDE L’ORDINANZA DELLA REGIONE PIEMONTE

In particolare, i mercati saranno possibili solo dove i sindaci potranno garantire il contingentamento degli accessi e il non assembramento, anche grazie all’utilizzo di transenne e sempre con il presidio costante dei vigili urbani. Inoltre l’accesso agli esercizi commerciali sarà limitato ad un solo componente del nucleo familiare, salvo comprovati motivi di assistenza ad altre persone.

GLI UFFICI PUBBLICI

Chiusi anche gli uffici pubblici e gli studi professionali, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali ed indifferibili (oltre alla possibilità di attuare lo smart working).

GLI SPOSTAMENTI

Stop anche gli spostamenti verso le seconde case. Vietata, inoltre, la sosta e l’assembramento davanti ai distributori automatici ‘h24’ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati. Bloccate anche le slot machine e disattivati monitor e televisori da parte degli esercenti.

CHE COSA RESTA APERTO

Restano aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie e i tabaccai (dove dovrà essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro).

LA RILEVAZIONE DELLA TEMPERATURA

Ove possibile, dovrà effettuarsi la rilevazione sistematica della temperatura corporea presso i supermercati, le farmacie e i luoghi di lavoro.

FERMO ATTIVITA’ NEI CANTIERI

Disposto il fermo dell’attività nei cantieri, ad eccezione di quelli di interesse strategico. Vietato l’assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici.

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