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Leonardo-Finmeccanica, immobili e non solo. Cosa si dice fra Tesoro, Cdp e banche

Fatti, nomi e indiscrezioni sui piani in cantiere fra ministero dell'Economia e Cassa depositi e prestiti su Leonardo-Finmeccanica, Enav e immobili

Trovano nuove conferme i piani in cantiere fra ministero dell’Economia e Cassa depositi e prestiti – ma non si sa con quale grado di sintonia agiscono – per alcune privatizzazioni. O meglio, di passaggi di quote di società dal Tesoro alla Cassa depositi e prestiti (Cdp) più che di vere e proprie privatizzazioni.

Nella sostanza cambierebbe poco o nulla, ma il passaggio di azioni di società ora partecipate dal Mef avrebbe come effetto quello di un incasso per il Tesoro.

IL REPORT RISERVATO

La conferma di questo tipo di operazioni arriva da un report riservato di una banca d’affari che ha stilato il documento dopo aver sondato sia rappresentanti del ministero retto da Giovanni Tria sia i vertici della Cassa depositi e prestiti.

IL DOSSIER IMMOBILIARE

Non solo: nel report – visto da Start Magazine – si fa riferimento anche a progetti immobiliari: ossia di trasferimento di proprietà di immobili dalla galassia del Mef alla Cassa depositi e prestiti.

IL PIANO TAGLIA DEBITO

I due dossier rientrerebbero – secondo quanto si evince dal report – in un piano più generale del dicastero di via Venti Settembre per tagliare il debito.

ECCO GLI OBIETTIVI DI CDP SU LEONARDO-FINMECCANICA, FINCANTIERI E NON SOLO

Tre gli obiettivi del progetto in fieri, che saranno con tutta probabilità una delle novità rilevanti del piano industriale della nuova Cassa depositi e prestiti dell’era penta-leghista (piano al quale lavora la società di consulenza McKinsey, dove l’attuale ad di Cdp, Fabrizio Palermo, ha lavorato per 7 anni).

FARE CASSA PER LO STATO CON LEONARDO

Primo obiettivo: generare introiti da “privatizzazioni” utili alle casse dello Stato. Privatizzazioni in senso lato perché si tratterebbe di passaggi tra Tesoro e società controllate dal Tesoro, come detto. Ma che comunque produrrebbero entrate per il ministero dell’Economia.

RAZIONALIZZARE LE PARTECIPAZIONI DI STATO

Secondo obiettivo del piano in cantiere: razionalizzare partecipazioni pubbliche sparse fra Tesoro, Cassa depositi e prestiti (controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze) e Fintecna (100% Cdp).

IL RUOLO DI FINTECNA PER LEONARDO-FINMECCANICA E FINCANTIERI

Terzo obiettivo: mettere sotto una stesso cappello societario aziende che vanno sovente in ordine sparso – se non proprio in concorrenza, come è capitato nel caso Vitrociset – come Leonardo (ex Finmeccanica) e Fincantieri.

CHE COSA RILEVEREBBE FINTECNA

L’idea è quella che di far confluire in Fintecna le quote che attualmente il ministero dell’Economia e delle Finanze detiene in Leonardo (il 30,2%), il gruppo attivo nell’aerospazio e nella difesa, e in Enav (53%), la società di assistenza al volo.

I PASSAGGI PREVISTI

In questo modo sotto il cappello della finanziaria statale Fintecna (che è controllata in maniera totalitaria dalla Cassa depositi e prestiti) si raggrupperebbero le quote pubbliche di Fincantieri capeggiata dall’ad, Giuseppe Bono (già partecipata appunto da Fintecna), di Leonardo (il gruppo ex Finmeccanica presieduto da Gianni De Gennaro e guidato dall’amministratore delegato Alessandro Profumo), di Enav, ma anche anche di Saipem e fors’anche di St Microelectronics, secondo i rumors che circolano in ambienti governativi.

DISCUSSIONI IN CORSO

Ma su questa impostazione – secondo le indiscrezioni di Start Magazine – non tutti sarebbero d’accordo fra Cdp, Tesoro e Palazzo Chigi.

Alla prossima puntata.

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