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Leonardo-Finmeccanica, chi elogia e chi borbotta per la nomina di Violante alla fondazione

Fatti e commenti sulla Fondazione Leonardo promossa dall'ex Finmeccanica e affidata a Luciano Violante

S’ode qualche borbottio sia nel Pd sia nella maggioranza di governo per la scelta di Leonardo (ex Finmeccanica) di nominare alla neonata fondazione promossa dal gruppo attivo nella difesa e nell’aerospazio l’ex presidente della Camera, Luciano Violante.

Significativo il tweet di Andrea Armaro, già portavoce dell’ex ministro della Difesa, Roberta Pinotti (Pd) e prima ancora del prodiano Arturo Parisi alla presidenza del Consiglio.

Di altro segno i malumori bisbigliati in queste ore nella maggioranza di governo. Non solo, e non tanto, per il passato di esponente di spicco del Pci-Pds-Ds di Violante, ma per alcune critiche garbate eppure nette nei confronti dell’esecutivo Conte.

Il Corriere della Sera il 6 ottobre ha pubblicato un commento di Violante che conteneva questi passaggi:

Chi governa deve misurarsi con tre principî di realtà: nessuno Stato si muove nel vuoto; ogni potere politico trova un limite nella Costituzione; le aspirazioni diventano diritto solo attraverso il filtro delle regole. L’esecutivo non ne sta tenendo conto. Denigra i leader europei che esigono da noi, come da ogni altro Paese, il rispetto dei principî dell’Unione. Tratta come nemici coloro che hanno il dovere di far rispettare le regole di bilancio fissate in Costituzione. Manifesta indifferenza nei confronti delle reazioni di chi dovrebbe comprare i titoli pubblici italiani; ma quegli acquisti permetterebbero ai ministeri di disporre delle risorse per finanziare gli impegni presi nei confronti dei cittadini. Non si tratta di inesperienza, ma di un diverso modo di esercitare le funzioni di governo“.

CHI C’ERA CON DE GENNARO E VIOLANTE

Ma forse sono soltanto bisbigli di qualche parlamentare. Perché, come ha scritto Gianni Dragoni del Sole 24 Ore, ieri nel corso della cerimonia per i 70 anni del gruppo partecipato dal Tesoro dove è stata annunciata l’incarico per Violante,  “c’erano il viceministro dell’Economia, Massimo Garavaglia (Lega) e Gianni Letta, ma non la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta (M5S)”.

Trenta è in queste ore sotto il fuoco di fila delle aziende del settore – in primis proprio Leonardo, come si evince dall’ultimo numero della rivista Airpress edita da Paolo Messa, neo direttore delle relazioni istituzionali Italia di Leonardo – per i tagli già decisi di fatto dal governo Conte su alcuni programmi di spesa, come ha scritto oggi Luca De Carolis del Fatto Quotidiano.

COME SI CHIAMERA’

La neo fondazione di Leonardo si chiamerà Civiltà delle macchine, come la rivista fondata nel 1953, finanziata da Finmeccanica. L’incarico a Violante, ha chiosato il Sole, “è stato favorito dal legame con Gianni De Gennaro, l’ex capo della polizia che dal 2013 è presidente del gruppo”.

CHE COSA FARA’ LA FONDAZIONE

Con la Fondazione, Leonardo – ha scritto l’Ansa – è pronta a lanciare “per raccontare” la cultura industriale e di impresa (ispirandosi alla rivista ‘Civiltà delle Macchine’ che pubblicò dal 1953), dialogare con i territori dove il gruppo è presente, valorizzare il suo patrimonio culturale e museale, diffondere studi e ricerche.

LA RIVISTA

La rivista di Finmeccanica nacque nel 1953 da un’idea di Leonardo Sinisgalli”, il ‘poeta ingegnere’, come viene ricordato per aver fatto convivere cultura umanistica e cultura scientifica nel suo lavoro di poeta, saggista e critico d’arte. La rivista che ideò per Finmeccanica, nata appena 5 anni prima (nel 1948 come ‘Società Finanziaria Meccanica’) “anticipava già all’epoca il messaggio di dialogo tra Civiltà e Tecnologia: quello stesso messaggio – ha sottolineato De Gennaro – che vorremmo cercare di riproporre e far rivivere attraverso la Fondazione”.

LE PAROLE DI DE DE GENNARO

“Abbiamo un passato importante ma nel presente siamo un’azienda che investe il 13% del proprio fatturato in ricerca e sviluppo, impiega circa 45mila persone di cui 29mila in Italia, oltre a 100.000 tra occupati indiretti ed indotto, un’azienda che opera in ben quattro mercati domestici, esporta l’85% del proprio prodotto ed ha un fatturato annuo di 12 miliardi. Vogliamo farlo sapere e, soprattutto, saperlo raccontare”, ha detto il presidente di Leonardo: “Per questo, abbiamo deciso di costituire una Fondazione”.

E LA FONDAZIONE ANSALDO?

Leonardo-Finmeccanica anima già un’altra fondazione, la Ansaldo a Genova, con Comune di Genova, Provincia di Genova (ora Città Metropolitana) e Regione Liguria. E’ un’istituzione – si legge sul sito – “dedicata ai temi della cultura economica, d’impresa e del lavoro”.

LE SINERGIE TRA FONDAZIONI

Perché dunque avviare un’altra fondazione? Ha risposto indirettamente al quesito De Gennaro. “Vogliamo dotarci di uno strumento snello, ma efficace, che possa agire in coordinamento con le altre realtà in cui Leonardo è presente – penso soprattutto alla Fondazione Ansaldo – per creare quelle sinergie virtuose nel nome di alti obiettivi comuni. Stiamo lavorando a tante idee che si tradurranno in iniziative utili per il raggiungimento di questi obiettivi”.

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