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Huawei

Ecco gioie e dolori di Huawei e Zte, tutti i dettagli

Iniziativa inedita del Pentagono contro i colossi cinesi Huawei e Zte. Sulla scia di un forcing commerciale e geopolitico contro i big di Pechino non solo in campo tlc, dagli Stati Uniti arriva un altro segnale chiaro contro la Cina in materia di telecomunicazioni. Ecco tutti i dettagli che ora riguardano i militari americani. Mentre…

Iniziativa inedita del Pentagono contro i colossi cinesi Huawei e Zte. Sulla scia di un forcing commerciale e geopolitico contro i big di Pechino non solo in campo tlc, dagli Stati Uniti arriva un altro segnale chiaro contro la Cina in materia di telecomunicazioni. Ecco tutti i dettagli che ora riguardano i militari americani. Mentre i gruppi asiatici continuano a svettare nelle classifiche di vendite, come emerge dai dati odierni.

LA NOTIZIA DEL WALL STREET JOURNAL

Il Pentagono si sta muovendo per fermare la vendita di telefoni realizzati da Huawei e Zte nei punti vendita delle basi militari statunitensi in tutto il mondo, citando potenziali minacce alla sicurezza che dicono che i dispositivi potrebbero rappresentare, scrive oggi il Wall Street Journal.

LA DICHIARAZIONE DEL PENTAGONO

“I dispositivi Huawei e ZTE possono rappresentare un rischio inaccettabile per il personale, le informazioni e la missione del dipartimento”, ha affermato il comandante dell’esercito Dave Eastburn, un portavoce del Pentagono, in una dichiarazione.

DOVE SARA’ IL DIVIETO

“Alla luce di queste informazioni, non era prudente per gli scambi del dipartimento continuare a venderli”. Si riferiva ai punti vendita presso o vicino a installazioni militari negli Stati Uniti e all’estero che si rivolgono a soldati e marinai americani.

DOSSIER SICUREZZA

Eastburn ha detto che il Pentagono non può dettare se le truppe dovrebbero comprare i telefoni altrove, per il loro uso personale. Ma ha detto che “dovrebbero essere consapevoli dei rischi per la sicurezza posti dall’uso” dei dispositivi. Il Pentagono sta anche valutando se sia necessario un parere a livello militare per quanto riguarda l’acquisto o l’uso dei dispositivi, ha affermato. Il comandante comunque non ha fornito dettagli sui problemi di sicurezza specifici del Pentagono, ha aggiunto il Wall Street Journal.

CHE COSA HA AGGIUNTO IL WALL STREET JOURNAL

Il quotidiano americano che ha lanciato la notizia ha poi scritto: secondo le persone che hanno familiarità con la questione, i funzionari militari temono che il governo cinese possa rintracciare dove si trovano soldati che usano dispositivi Huawei o Zte. Ciò potrebbe consentire alle spie di conoscere le operazioni di base, o sapere quando le truppe partecipano ad assemblee fuori base, per esempio.

I NUMERI DANNO RAGIONE A HUAWEI

Quale sarà il vero impatto della decisione del Pentagono? Si vedrà se davvero ci saranno effetti rilevanti dal punto di vista commerciale, posto che il significato geopolitico dell’annuncio è chiaro. Al momento, comunque, i colossi cinesi del settore continuano a mettere a segno numeri cospicui. Il mercato degli smartphone ha chiuso il primo trimestre con consegne globali a quota 345 milioni di unità, in calo del 2% rispetto al pari periodo del 2017. A diffondere i dati è la società di ricerca Strategy Analytics, che evidenzia il buon andamento di Huawei e l’exploit di Xiaomi.

LA CLASSIFICA COMPLETA

In testa alla classifica si conferma Samsung con consegne in diminuzione del 2% a 78,2 milioni di unità. La compagnia coreana detiene il 22,6% del mercato, un decimo di punto in meno rispetto a un anno fa. Al secondo posto c’e’ Apple, che ha appena comunicato di aver commercializzato 52,2 milioni di iPhone, pari a un +2,9%. La Mela ha una market share del 15,1%, in crescita rispetto al 14,4% del primo trimestre 2017. La parte bassa della top-five e’ occupata da tre societa’ cinesi. Huawei conserva la medaglia di bronzo grazie a consegne in aumento del 14% su base annua a 39,3 milioni di unita’, e una quota mondiale che passa dal 9,8 all’11,4%. Al quarto posto si piazza Xiaomi, che nel trimestre vede i volumi crescere del 125%, da 12,6 milioni a 28,3 milioni di smartphone. A pagare il prezzo del successo di Xiaomi e’ Oppo, quinta con consegne in calo da 27,6 a 24,1 milioni di unita’ e market share dal 7,8% al 7%.

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