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Fabiana Dadone, chi è la grillina neo ministro della Pubblica amministrazione al posto di Giulia Bongiorno

Sul suo nuovo ruolo da ministro della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone dice: "Devo pensarci, capire, studiare, poi ne parliamo in modo articolato".

 

Ministra della Pubblica Amministrazione è la deputata pentastellata Fabiana Dadone.

Il ministero cambia di nuovo bandiera, al timone c’era la leghista Giulia Bongiorno e prima ancora la ministra del Pd Marianna Madia, ma resta in ‘quota rosa’. Dadone, classe 1984, sale a palazzo Vidoni a soli 35 anni, seconda solo a Di Maio nella graduatoria dei ministri più giovani.

Piemontese, nata a Cuneo, arriva a guidare il ministero della P.a dopo l’esperienza svolta in commissione Affari Costituzionali della Camera, dove è stata anche capogruppo M5s. Dadone è al secondo mandato.

L’ESORDIO IN PARLAMENTO

E’ infatti entrata in Parlamento per la prima volta a seguito delle elezioni del 2013. Allora aveva 29 anni, figurando tra le più giovani parlamentari del M5s elette.

LE PAROLE DI GRILLO

“Non mi sono mai occupata di politica ma mi è piaciuta da subito l’idea di Grillo di riportare la politica attiva al popolo con un nuovo slogan 1=1”, furono le sue parole da esordiente.

CHE COSA HA FATTO DADONE IN PARLAMENTO

Compare anche alla guida del comitato “mafie, migranti e tratta di essere umani, nuove forme di schiavitù” della commissione parlamentare antimafia. Di recente Dadone è stata relatrice della legge per il referendum propositivo, uno dei mantra del movimento e del suo fondatore Beppe Grillo. E’ stata inoltre attiva in tema di conflitto d’interessi, materia su cui ha presentato un testo nella scorsa legislatura, riponendolo poi a luglio.

DADONE DICE CHE STUDIERA’ DA MINISTRO

Sul suo nuovo ruolo da ministro, dice:«Devo pensarci, capire, studiare, poi ne parliamo in modo articolato». La sua vita da sei anni si divide tra Roma e Carrù: il marito Ergus si occupa di e-commerce e marketing digitale, il figlio di 3 anni va all’asilo. «Poi ci sono i miei genitori, Silvio e Valeria, che mi danno una grande mano».

CHE COSA PENSA DADONE DEL GOVERNO CONTE 2

Sul nuovo Governo: «Destra o sinistra? Ormai non ha molto senso per me questa distinzione. Conta riuscire fare cose buone per il Paese. Abbiamo già lavorato con la Lega per attuare i punti del programma. Lo avevamo ribadito più volte prima del voto: con questo sistema elettorale nessuno sarebbe arrivato al 50% più uno dei voti, quindi contano le alleanze in parlamento. E già allora dicemmo che il Movimento era pronto con chiunque avesse voluto mettere in agenda un programma concreto, con i cittadini al centro. Credo nella salvaguardia e tutela dei Comuni e dei piccoli borghi, patrimonio e identità dell’Italia ma soprattutto di una provincia come questa. So che servono più servizi e le grandi opere.

LE DONNE NEL GOVERNO

Nel Conte due si contano sette donne su 21 ministri. E’ questa la quota rosa nell’elenco presentato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte al presidente Sergio Mattarella. Si tratta della ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti (Pd); la ministra per l’innovazione, Paola Pisano (M5S); la ministra per la pubblica amministrazione, Fabiana Dadone (M5S); la ministro dell’interno: Luciana Lamorgese; la ministra delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli (Pd); la ministra delle politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova (Pd) e la ministra del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo (M5S).

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