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Ecco come Poste Italiane di Del Fante non tirerà pacchi a governo e Casaleggio

Sintonie a 5 stelle fra Poste Italiane e governo, seppure tra alti e bassi. Fatti, numeri, indiscrezioni e approfondimenti

Sintonie a 5 stelle fra Poste Italiane e governo, seppure tra alti e bassi.

Ieri, un annuncio da tempo atteso dai partiti di governo e di opposizione: “In tutti i piccoli Comuni non chiuderà più nessun ufficio”. Parola dell’amministratore delegato, Matteo Del Fante.

Parole così ricambiate dal governo: all’incontro di ieri tra Poste e sindaci dei piccoli Comuni il governo ha promesso ascolto e niente più tagli, ha chiosato il Sole 24 Ore: oltre al premier Giuseppe Conte erano presenti il ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno (Lega), il vice ministro dell’Economia, Laura Castelli (M5S), e il vice premier, e leader della Lega, Matteo Salvini.

Musica per sindaci e governo dalle parole di Del Fante, che farà perno per la tesoreria dei piccoli comuni anche sulla Cassa depositi e prestiti guidata dall’ad, Fabrizio Palermo. Un concerto sistemico molto apprezzato dall’esecutivo: Cdp è controllata all’805 dal Tesoro e Poste è controllata da Cdp (35%) e Tesoro (29,26%).

Ecco che cosa ha annunciato in sintesi il capo azienda di Poste: sfruttare la rete degli oltre 12.800 uffici sul territorio per saldare un patto di ferro con i 5.539 Comuni con meno di 5mila abitanti dove vive un quarto degli italiani; garantire vecchi e nuovi servizi, come quello di tesoreria (insieme a Cdp) molto utile per tanti sindaci lì dove le banche chiudono gli sportelli. Infine, Poste punta sulla nuova domanda di pacchi (oggi a quota 60 milioni), che con l’effetto e-commerce nel giro di 5 anni potrebbero anche triplicare.

Proprio la strategia che è valsa al gruppo capitanato da Del Fante parole di apprezzamento da parte di Davide Casaleggio che, secondo la Stampa, di recente ha indicato nel gruppo postale un esempio lodevole di adattamento: “Le Poste italiane – ha detto di recente il numero uno di Rousseau perno tecnologico e non solo tecnologico del Movimento 5 Stelle – hanno perso oltre la metà delle spedizioni di lettere, oggi calano ancora del 4% all’anno. Qualunque azienda con numeri del genere avrebbe qualche preoccupazione. E infatti nel nuovo piano industriale le Poste si sono focalizzate sui pacchi, che cresceranno del 6% all’anno, grazie soprattutto all’e-commerce, il che ha suggerito di allungare l’orario delle consegne e lavorare anche nei weekend”.

Nessun mistero, infatti, sulle sintonie Poste-Casaleggio. Ha scritto su Huffington Post Italia Claudio Giua, digital strategy advisor del gruppo GEDI (Repubblica e Stampa) parlando dei numeri della società di consulenza Casaleggio Associati: “Per fortuna negli ultimi dodici mesi a sistemare un po’ i conti sono arrivati i Rapporti della Casaleggio Associati, smilzi volumetti su temi di attualità sponsorizzati da enti e aziende. Ne sono stati pubblicati due prima di quello presentato a Milano: “Artificial Intelligence and Business Evolution” esattamente un anno fa e “Ecommerce in Italia 2018″ nel maggio scorso. In tutti i casi, tra i finanziatori ci sono sempre Poste Italiane, guidate dal fiorentino e supposto renziano Matteo Del Fante, l’unico manager pubblico di primo livello rimasto al suo posto dopo la formazione del governo di Di Maio e Salvini”.

Eppure fra Poste e governo c’è stato un episodio in cui sono emersi attriti. Non, al momento, sul dossier assicurativo ossia sulle mire di Poste su Rc auto e dintorni con partnership che stanno mandando in fibrillazione alcune compagnie, ma su Sia. Poste, infatti, puntava alla società controllata dalle banche e partecipata dal gruppo Cdp per espandersi nel sistema dei pagamenti elettronici. Ma gli istituti di credito italiani soci di Sia hanno detto no trovando l’avallo anche della maggioranza di governo, come ricostruito da Start Magazine.

Ma non è detto che poi Poste possa rientrare dalla finestra, visto che in ambienti del Movimento 5 Stelle si ipotizza e si auspica un campione nazionale del settore a partire da Sia e Nexi (alle prese ora con la grana Bassilichi e non solo).

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