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Deliveroo, Foodora, Just Eat, Glovo e Domino’s Pizza. Che cosa si è detto al vertice con Di Maio (sull’ultima bozza del decreto)

Chi c’era, che cosa si è detto e i commenti dopo l’incontro del ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, con i vertici di Deliveroo, Foodora, Just Eat, Glovo e Domino’s Pizza. E l’ultima bozza aggiornata del decreto Dignità al centro del dibattito Il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ha proposto alle aziende della Gig…

Il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ha proposto alle aziende della Gig economy di aprire un tavolo di contrattazione tra i rappresentanti dei riders e i rappresentanti della piattaforme digitali e “chissa’ che non si arrivi al primo contratto nazionale della Gig economy”. Lo ha riferito lo stesso ministro al termine dell’incontro con Deliveroo, Just Eat, Foodora, Domino’s Pizza e Glovo. “Mi è stato detto che sono disponibili”, ha aggiunto il ministro, precisando che “se poi il tavolo non dovesse andar bene interverremo con la norma che avevamo progettato.

ECCO PERCHE’ DI MAIO HA CESTINATO IL DECRETO. L’ARTICOLO DI MICHELE ARNESE

LE PAROLE DI DI MAIO

“L’incontro con le piattaforme della Gig economy è andato molto bene”, ha affermato Di Maio. “L’obiettivo del governo e’ garantire tutele a chi lavora, soprattutto ai piu’ giovani che non devono essere alla merce’ di un lavoro qualsiasi. Siamo in un Paese in cui molto spesso i ragazzi chiedono di lavorare anche senza retribuzione. Noi vogliamo garantire tutele minime. Tutele – ha proseguito il ministro – che devono essere il minimo che una persona deve avere”.

LE DUE STRADE

Dunque “abbiamo de strade: una che il governo fa una norma e dice che queste persone come i rider devono avere un’assicurazione ed un salario minimo, l’altra è aprire un tavolo di contrattazione tra i rider e la Gig economy e costruire insieme un nuovo modello di tutele e di contratto. Ho proposto questo e mi è stato detto che sono disponibili per arrivare all’obiettivo di garantire le tutele e di permettere al loro modello di business di andare avanti”.

ECCO PERCHE’ DI MAIO HA CESTINATO IL DECRETO. L’ARTICOLO DI MICHELE ARNESE

LA PROSPETTIVA

Alla domanda se, quindi, le norme sui rider andranno nel decreto Dignità, Di Maio ha risposto “vedremo nei prossimi giorni” come andrà il tavolo, se darà “segnali positivi. Andremo avanti con una certa velocità e vedremo quali sono i riscontri”. Infine, il ministro rispondendo ad un’altra domanda ha assicurato che “inviterà le rappresentanze sindacali, ma ci dobbiamo dire una cosa: molte di queste persone non si sentono rappresentate dai sindacati, non sono iscritti. Il tema e’ portare a questo tavolo le effettive rappresentanze, un mix tra le rappresentanze classiche e le nuove forme cui ho aperto le porte del ministero”.

IL COMMENTO DI FOODORA

Nell’incontro tra il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, e i rappresentanti delle piattaforme di food delivery riguardo alla tutela del lavoro dei riders: “C’è stato molto dialogo, molta trasparenza, il ministro e’ stato molto positivo e anche noi penso, tutti quanti. Siamo partiti col piede giusto”. Cosi’ il ceo di Foodora, Gianluca Cocco, dopo il tavolo istituzionale aggiungendo che col ministro Di Maio “ci rivedremo, anche se non c’e’ ancora una data”. Nessun commento invece sulla possibilita’ che l’azienda lasci l’Italia a causa del decreto dignità.

LE PAROLE DI JUST EAT

“Siamo contenti di aver partecipato a questo tavolo di discussione, c’e’ spirito di collaborazione”. Cosi’ il country manager Italia di JustEat Daniele Contini al termine dell’incontro tenutosi al ministero del Lavoro con il ministro del Lavoro Luigi Di Maio e i rappresentanti delle piattaforme di food delivery sulle tutele dei riders.

ECCO PERCHE’ DI MAIO HA CESTINATO IL DECRETO. L’ARTICOLO DI MICHELE ARNESE

IL PARERE DI DOMINO’S PIZZA

Al tavolo tenutosi oggi al ministero del Lavoro fra il ministro Luigi Di Maio e i rappresentanti delle piattaforme di food delivery sulle tutele dei riders: “Non c’e’ stata una grandissima apertura sul convertire tutti i riders del settore in lavoro subordinato, ma il tavolo e’ stato molto proficuo e interessante”. Cosi’ Alessandro Lazzaroni di Domino’s Pizza aggiungendo che “sicuramente nei prossimi giorni e nelle prossime settimane siederemo ancora al tavolo col ministro, i rappresentanti delle altre aziende della Gig Economy e i riders per trovare una soluzione che possa far felice tutto il mercato in forte crescita, dove quindi c’e’ spazio per tutti”.”Noi di Domino’s Pizza abbiamo deciso di assumere i nostri ragazzi con un contratto nazionale collettivo, mi e’ sembrato che al tavolo ci fossero persone che hanno voglia di fare qualcosa per sistemare questo tema contrattuale e far si’ che si pensi solo allo sviluppo del business”, un minimo di apertura fra piattaforme ed il ministero “c’e’ assolutamente sono convinto che nelle prossime settimane troveremo la soluzione giusta per questo problema”, ha concluso Lazzaroni.

LA POSIZIONE DELLA CISL

“Chiederemo al ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, di riaprire il tavolo della logistica. E’ un tavolo molto delicato, visti i tanti e grossi problemi di cui soffre il settore, tra i quali appunto figura lo sfruttamento dei riders e non solo, e ha ‘sede’ presso il ministero del Lavoro”. Cosi’ Antonio Piras, segretario generale della Fit-Cisl. “Le aziende, per cosi’ dire, dimenticano il lavoro fatto dai sindacati confederali – prosegue Piras – che, in occasione dell’ultimo rinnovo del ccnl della logistica, siglato il 3 dicembre scorso, hanno previsto appositamente la nuova figura del rider. Le parti poi hanno preso l’impegno di definirne nei dettagli la figura”.

ECCO PERCHE’ DI MAIO HA CESTINATO IL DECRETO. L’ARTICOLO DI MICHELE ARNESE

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