Parole pregne di enfasi rassicurante da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Commento positivo dei due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini che tengono a ribadire come nella sostanza, seppure rimodulati, gli interventi su reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni, restano. Reazioni meno trionfalistiche, invece, da parte di esponenti di spicco della maggioranza (specie della Lega).
Sono queste le prime reazioni sui saldi della manovra ritoccati proposti dal governo italiano alla Commissione europea per evitare la procedura di infrazione per eccesso di debito annunciata da Bruxelles.
I NUMERI RIVISTI
Così il rapporto deficit-Pil viene ridotto dal 2,4% al 2,04% (qui dettagli e approfondimenti di Start Magazine).
LE PAROLE DI CONTE
“Sono soddisfatto della proposta che ho lasciato sul tavolo della commissione Ue, lavoriamo nell’interesse degli italiani e riteniamo sia un’ottima proposta anche nell’interesse degli europei”. Lo ha affermato il premier Giuseppe Conte arrivando all’Europa Building per il Consiglio Ue.
LA NOTA DI DI MAIO E SALVINI
“Continuiamo a sostenere con convinzione la nostra proposta. Piena fiducia nel lavoro di Conte”. E’ quanto dicono in una nota congiunta i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. “Siamo persone di buon senso e soprattutto teniamo fede a ciò che avevamo promesso ai cittadini, mantenendo reddito di cittadinanza e quota 100 invariati – assicurano – manterremo tutti gli impegni presi, dal lavoro alla sicurezza, dalla salute alle pensioni senza penalizzazioni, dai risarcimenti ai truffati delle banche al sostegno alle imprese”.
LE ALTRE REAZIONI DEGLI ESPONENTI DELLA MAGGIORANZA
Da segnalare su Twitter, comunque, come esponenti del governo e della maggioranza facciano trapelare uno scarso entusiasmo. Da segnalare in particolare i tweet dei presidenti di Commissione, i leghisti Alberto Bagnai e Claudio Borghi. Così come il tweet del sottosegretario agli Affari europei, Luciano Barra Caracciolo, e quello dell’economista Antonio Maria Rinaldi, allievo del ministro Paolo Savona e animatore di Scenari Economici.
LA MANOVRA RITOCCATA? AI CONFINI DELLA REALTA’. L’ANALISI DI BAGNAI (LEGA)
Io sono un santone che esige cieco fideismo dagli adepti solo perché chiede che prima di profferire petulanti querimonie attendano riscontri fattuali. Chi si beve i resoconti tendenziosi dei nostri nemici politici invece è un accorto e raffinato animale politico. A posto così. pic.twitter.com/lTqTfyXVNi
— Alberto Bagnai (@AlbertoBagnai) December 12, 2018
Se tanto mi dà tanto, scommetterei che la decisione sulla procedura sarà solo posposta previa imposizione di manovra aggiuntiva di almeno 0.3 entro aprile (cioè prima delle elezioni…)
— LucianoBarraCaraccio (@LucianoBarraCar) December 12, 2018
In molti mi chiedono un'opinione sul deficit. Aspetto i dettagli. Io come sapete avevo consigliato di fare altro. Non sempre i consigli vengono accettati. Succede. Del resto se si delega si delega… Quando vedrò tutti i dati vi saprò dire con la consueta sincerità.
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) December 13, 2018
La mia posizione è sempre la stessa: deficit al 4% (come alla fine farà la Francia) e intrapreso un forte Piano investimenti pubblici dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Così l’Italia ripartirebbe e insieme occupazione e consumi interni. Il PIL si aumenta così non con l’austerity.
— Antonio M. Rinaldi (@Rinaldi_euro) December 12, 2018
#Conte propone -0,36% di Deficit/PIL. PIL 2017 è 1.725 mld. 6 mld di minori spese e/o maggiori tasse. #redditodicittadinanza e #quota100 che l’UE sembra non valutare in termini di impatto sul PIL costerebbero 17 miliardi/anno. Se partissero da aprile sarebbero 6 miliardi in meno
— Fabio Dragoni (@fdragoni) December 12, 2018
LO SPECIALE DI START MAGAZINE SULLA MANOVRA RITOCCATA:
IL PUNTO DI MICHELANGELO COLOMBO
L’ANALISI DI GIANFRANCO POLILLO