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Che cosa si agita per il dopo Marchionne in Fca

Il titolo che soffre in Borsa, le dimissioni di Altavilla dal gruppo e le parole di Romiti… Non si fermano gli scossoni interni ed esterni (in Borsa) dopo l’uscita di Sergio Marchionne dal vertice Fca. FCA IN BORSA Oggi in Borsa il titolo della Casa automobilistica ha sofferto non poco. Ad acuire le tensioni c’è…

Non si fermano gli scossoni interni ed esterni (in Borsa) dopo l’uscita di Sergio Marchionne dal vertice Fca.

FCA IN BORSA

Oggi in Borsa il titolo della Casa automobilistica ha sofferto non poco. Ad acuire le tensioni c’è stata anche la notizia – da alcuni addetti ai lavori considerata inevitabile dopo il giro di nomine deciso per la successione a Marchionne – che Alfredo Altavilla, responsabile dell’area Emea per Fca, ha rassegnato le dimissioni dal gruppo.

LE DIMISSIONI DI ALTAVILLA

Altavilla era uno dei manager in corsa per la successone di Sergio Marchionne e ha deciso di lasciare dopo la scelta dell’azienda di Mike Manley. Recentemente è entrato nel Cda di Tim in quota Elliott, il fondo americano che ha scalzato Vivendi dal controllo del board.

LA NOTA FCA

La notizia di Altavilla è stata poi ufficializzata da Fca in una nota sottolineando che Altavilla «lascerà il gruppo per perseguire altri interessi professionali». Il gruppo, nel «ringraziare» il manager «per il contributo prestato, gli formula i migliori auguri per il proseguimento della sua carriera».

MANLEY AD INTERIM

Sarà Manley ad assumere ad interim – con effetto immediato – la carica di chief operating officer della regione Emea. Inoltre, le attività di Business development a livello globale saranno riorganizzate a riporto di Richard Palmer, chief financial officer del gruppo e responsabile Systems and castings.

CHI E’ ALTAVILLA

Ma chi è il manager che ha lasciato la Casa? Altavilla ha guidato l’ufficio di rappresentanza Fiat a Pechino e la joint venture Tofas in Turchia. E’ stato l’uomo della trattativa con Gm, testimone al fianco di Marchionne, a New York, del blitz grazie al quale l’ad ha chiuso con la casa di Detroit la put option portando a casa 2 miliardi di dollari. Anche nei negoziati per la conquista di Chrysler, Altavilla ha avuto un ruolo importante ed è stato uno dei protagonisti.

LE CRITICHE DI ROMITI

Le dimissioni di fatto polemiche di Altavilla si ricollegano alle considerazioni di Cesare Romiti critico di fatto con le scelte dell’azionista forte Exor di John Elkann. “Si parlava di Alfredo Altavilla, oggi a capo dei mercati Emea per Fca, poi la scelta è ricaduta su Manley che ha fatto di Jeep un brand di successo”, hanno chiesto all’ex top manager della Fiat. Ecco la risposta di Romiti: «Manley sarà sicuramente la scelta migliore. Ma io ci leggo un progressivo allontanamento dall’Italia. Ed è un peccato. Ci fosse ancora l’Avvocato Agnelli, e io a lui vicino, non sarebbe andata così. I tempi cambiano. Ma dispiace costatare che gli interessi degli azionisti vengano sempre anteposti a quelli del Paese. Nel lungo periodo non funziona. Inoltre Sergio Marchionne è un manager eccezionale, sarà complicatissimo —se non impossibile — sostituirlo».

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