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Sperimentazioni Umane

Cepi, Gsk e non solo, ecco le aziende che lavorano al vaccino anti Coronavirus

Cosa faranno Cepi e Gsk (e non solo) per accelerare la corsa al vaccino contro il coronavirus cinese

La corsa al vaccino per contrastare il Coronavirus cinese è iniziata. Per avere in mano qualcosa di efficace potrebbero, però, volerci mesi.

A provare ad accelerare i tempi sono Cepi, la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations, e la società Gsk che hanno annunciato una nuova collaborazione per trovare l’antidoto contro il virus 2019-nCoV. Andiamo per gradi.

LA COLLABORAZIONE

Cepi, Coalition for Epidemic Preparedness Innovations, e Gsk, una casa farmaceutica britannica, hanno deciso di unire le forze per sviluppare un vaccino contro il virus 2019-nCoV.

COSA FARA’ GSK

Gsk – come spiega la nota diffusa dalla stessa azienda – metterà a disposizione la propria tecnologia con la piattaforma adiuvante, già consolidata per il vaccino pandemico, per consentire il progresso verso lo sviluppo di un vaccino efficace contro il virus 2019-nCoV.

IL RUOLO DI CEPI

A Cepi, invece, spetta il ruolo di coordinatore tra Gsk e gli enti beneficiari dei propri finanziamenti che sono interessati a testare la piattaforma.

“Avere accesso alla tecnologia adiuvante di Gsk, leader mondiale in questo settore, è un grande passo avanti nello sviluppo di un vaccino contro il nuovo coronavirus 2019-nCoV. Mettendo insieme il sistema adiuvante di Gsk con la piattaforma tecnologica pionieristica che stiamo sostenendo avremo la potenzialità di rendere disponibili più vaccini in tempi più rapidi”, sostiene il ceo di Cepi, Richard Hatchett.

COSA FA CEPI

Cepi è una coalizione pubblico-privata che utilizza fondi forniti da governi e fondazioni per finanziare la ricerca di soluzioni contro malattie che potrebbero causare epidemie su larga scala. L’organizzazione è nata in seguito ai casi di Ebola in Africa occidentale: è stata fondata a Davos dai governi di Norvegia e India, Bill & Melinda Gates Foundation, Wellcome Trust e World Economic Forum.

CHI SONO I MEMBRI DI CEPI

Numerosi i membri del comitato scientifico del Cepi. Tra coloro che hanno diritto al voto ci sono, tra gli altri: Università del Texas, USAMRIID (Istituto di ricerca medica sulle malattie infettive dell’esercito degli Stati Uniti), il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, il James Robinson Biologics Consulting, l’Università del Maryland, l’Istituto di ricerca medica Bill & Melinda Gates, la London School of Hygiene & Tropical Medicine, la US Food and Drug Administratio, la VaxConsult e l’Accademia delle scienze africana.

Tra i membri del comitato scientifico senza diritto di voto ci sono anche big della farmaceutica, quali Sanofi Pasteur, Johnson & Johnson e Pzifer. Membro senza diritto di voto è anche l’Organizzazione mondiale della Sanità.

GLI INVESTITORI

A garantire finanziamenti al Cepi, fino ad un miliardo di dollari, sono Norvegia, Regno Unito, Germania, Giappone, Canada, Australia, Bill & Melinda Gates Foundation e Wellcome.

NON SOLO GKS

La collaborazione tra Cepi e Gsk non è l’unica. La coalizione pubblico-privata, infatti, con l’obiettivo di sviluppare il vaccino contro il virus 2019-nCoV, in breve tempo, ha anche siglato partnership con CureVac, Inovio, The University of Queensland, e Moderna, Inc. e l’U.S. National Institute of Allergy and Infectious Diseases.

QUANTO BISOGNA ATTENDERE PER IL VACCINO?

Le collaborazioni riusciranno ad accelerare i tempi? Forse. Il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, Anthony Fauci, ha sostenuto che ci vorranno ameno tre mesi prima che possano essere avviati i test sugli esseri umani, anche le aziende italiane biomediche che lavorano al vaccino, la Takis e la Evvivax, presuppongono che il vaccino potrebbe arrivare in commercio prima dell’estate (qui qualche dettaglio in più).

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