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Carige

Carige, ecco le prossime mosse di Bce, Fiorentino e Malacalza

L’articolo di Luca Gualtieri, giornalista di Mf/Milano Finanza, su fatti, indiscrezioni e scenari con Banca Carige al centro delle polemiche dopo le dimissioni di Tesauro e Lunardi La Bce vuole vederci chiaro sull’ennesima bagarre che scuote la governance di Carige . LE ULTIME INDISCREZIONI SU CARIGE Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, ieri mattina la vigilanza avrebbe…

La Bce vuole vederci chiaro sull’ennesima bagarre che scuote la governance di Carige .

LE ULTIME INDISCREZIONI SU CARIGE

Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, ieri mattina la vigilanza avrebbe preso contatto con i vertici della banca genovese per chiedere chiarimenti sulla vicenda e fare luce sui possibili sviluppi.

LA MOSSA DELLA VIGILANZA BCE

Una mossa doverosa dopo le due improvvise (ma non inaspettate) uscite dal consiglio di amministrazione, quella del presidente Giuseppe Tesauro e quella del consigliere indipendente e non esecutivo Stefano Lunardi.

LE DIMISSIONI DI TESAURO E LUNARDI

I due amministratori, candidati nel 2016 dalla Malacalza Investimenti, erano entrati da tempo in rotta di collisione con l’amministratore delegato Paolo Fiorentino, accusato di monopolizzare i rapporti con la Bce.

LE CRITICHE A FIORENTINO

«Sia Tesauro che Lunardi condividevano il disaccordo con l’amministratore delegato, una posizione che negli ultimi mesi li aveva progressivamente isolati all’interno del board. Gran parte degli amministratori infatti è schierato dalla parte di Fiorentino», si è confidato un consigliere a MF-Milano Finanza.

GLI SPIFFERI DEL VERTICE CONTRO TESAURO

Un’altra fonte ha poi tenuto a ricordare che, nell’ambito del processo di autovalutazione del cda tenutosi l’anno scorso, il presidente non avrebbe ottenuto un punteggio particolarmente brillante.

LE RASSICURAZIONI DI FIORENTINO

Lo stesso Fiorentino ha cercato di rassicurare il mercato con diverse dichiarazioni rilasciate nel corso della giornata alle agenzie di stampa: «Il modello di governance è articolato e complesso. Sono stato nominato dal consiglio, sto facendo il mio lavoro e vado avanti finché avrò la fiducia del consiglio di amministrazione», ha spiegato a Reuters il banchiere che, in merito all’accusa di aver monopolizzato i rapporti con Bce, ha replicato: «Naturalmente la Bce sceglie i propri interlocutori sulla base delle esigenze ma anche delle professionalità».

I PROSSIMI PASSI DI CARIGE

Fiorentino ha poi assicurato che il piano di turnaround della banca va avanti senza scossoni o rallentamenti: «Tesauro aveva un ruolo non esecutivo all’interno della banca e quindi continuiamo l’implementazione del nostro piano che passa attraverso la sostenibilità del modello di business. Siamo impegnati nella pulizia della banca dagli asset non performanti e percentualmente l’anno scorso siamo quelli che abbiamo fatto di più», ha concluso il banchiere. 

SCENARI E INCERTEZZE

Se insomma l’emergenza è stata tamponata (lo dimostra la discreta tenuta del titolo che ieri ha perso solo l’1,27%), all’orizzonte non mancano le incertezze. In primo luogo non è chiaro quali saranno le prossime mosse di Malacalza, oggi presidente ad interim dopo l’uscita di Tesauro.

CHE COSA FARA’ MALACALZA

L’imprenditore piacentino potrebbe infatti tentare di mantenere l’incarico fino alla scadenza naturale del board nella primavera del 2019 oppure passare la palla all’assemblea straordinaria a cavallo dell’estate. Ragioni di carattere tattico suggerirebbero al primo azionista di percorrere la prima strada che non è però esente da rischi.

LE ATTESE DELLA BCE

Bce infatti potrebbe non gradire alla presidenza un azionista a cui è stata preclusa la possibilità di esercitare attività di direzione e coordinamento. Proprio su questo aspetto sarebbero iniziati approfondimenti che in qualche giorno dovrebbero portare a una decisione.

(articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza)

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