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Diritti Tv serie A, ecco come si strattonano le squadre di calcio su Mediapro

L’assemblea sui diritti tv della serie A di calcio è ancora aperta e tutto potrebbe cambiare lunedì, giorno della nuova votazione. Per ora i diritti restano a Mediapro. Articolo Giusy Caretto I diritti tv della serie A di calcio sono ancora di Mediapro. Almeno per ora. Nella serata di ieri, infatti, è stata bocciata per…

I diritti tv della serie A di calcio sono ancora di Mediapro. Almeno per ora. Nella serata di ieri, infatti, è stata bocciata per un solo voto la risoluzione immediata del contratto con gli spagnoli: hanno votato sì 11 club, ne servivano 12. La Lega chiede a Mediapro un bonifico da 186 milioni come garanzia entro 48 ore, ma tutto potrebbe nuovamente cambiare. L’assemblea è rimasta aperta e lunedì si tornerà a votare con i diritti tv ancora all’ordine del giorno.

COSA E’ SUCCESSO

Durante l’assemblea della Lega Serie A tenutasi il 22 maggio 2018 sono state effettuate due diverse votazioni sui diritti tv. I club di Serie A, dopo

Con 14 voti su 17, è stata approvata la delibera in cui si definiscono insufficienti le garanzie prospettate da Mediapro. In totale contrasto con quanto votato prima, però, per un voto non è passata la risoluzione immediata del contratto con gli spagnoli.

“O si dà fiducia a Mediapro, sulla base di nuove indicazioni, oppure si deve fare la risoluzione del contratto. Non esistono altre soluzioni”, avrebbe detto Malagò ieri. “Non si possono aspettare risposte terze come quelle dei tribunali, altrimenti i rischi sono troppo alti. Io sono qui per spirito di servizio e proverò a completare questo lavoro, che è vicino. O si va avanti con Mediapro o si vota la risoluzione. Non esistono altre strade. L’assemblea deve prendere una decisione, non si deve aspettare altro tempo”, avrebbe detto Giovanni Malagò, presidente del Coni, ai club.

COME SI SONO DIVISE LE SQUADRE

Undici club di Serie A hanno votato a favore della risoluzione del contratto. Il Chievo si è espresso contro la risoluzione, ma ci sono stati anche 3 astenuti (Udinese, Cagliari e Torino) e 2 assenti (Milan e Lazio).

LE GARANZIE RICHIESTE

La Lega ha chiesto alla spagnola Mediapro un bonifico da 186 milioni come garanzia entro 48 ore e 200 milioni per il primo luglio come prima rata.

VERSO UN NUOVO VOTO

L’assemblea è continuata questa mattina, ma i 17 club della massima serie (le tre squadre retrocesse non possono esprimersi sulla materia) hanno deciso di aggiornarsi nuovamente lunedì, dopo che solo 10 squadre (5 gli astenuti, tra i quali il Genoa che ieri si era schierato contro la società spagnola, e Lazio e Chievo assenti al momento del voto) si sono espresse per chiudere con Mediapro.

“L’assemblea ha votato due delibere: la prima ad ampia maggioranza qualificata che ha disconosciuto le nuove garanzie fornite da Mediapro e la seconda in palese contrasto con la prima, che ha ottenuto solo 11 voti sui 12 richiesti. E’ stato irrispettoso il comportamento delle società uscite dall’assemblea al momento del voto. Dunque si è deciso di lasciare aperta l’assemblea”, ha commentato ieri Giovanni Malagò.

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