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Bce Elezioni

Bce, gli acquisti di Btp, i numeri e le polemiche politiche

Torna a scaldarsi la pubblicistica e la politica sulle mosse della Bce sui titoli di Stato italiani. A dare il la alle polemiche, indirettamente, è stato questa volta il Financial Times: ieri il quotidiano della City ha adombrato il sospetto che l’Istituto centrale presieduto da Mario Draghi abbia voluto “punire” il costituendo governo M5S-Lega lasciando…

Torna a scaldarsi la pubblicistica e la politica sulle mosse della Bce sui titoli di Stato italiani.

A dare il la alle polemiche, indirettamente, è stato questa volta il Financial Times: ieri il quotidiano della City ha adombrato il sospetto che l’Istituto centrale presieduto da Mario Draghi abbia voluto “punire” il costituendo governo M5S-Lega lasciando correre lo spread durante le consultazioni.

LA DIATRIBA

La diatriba a cavallo fra giornali e politici è nata dai dati diffusi dalla Bce. Come ogni mese, l’Eurotower pubblica i numeri sugli acquisti mensili di titoli pubblici per ciascun Paese.

I NUMERI

I dati sono quelli di maggio, mese che ha visto lo spread volare fino a oltre 300 punti base durante le difficoltose consultazioni politiche. E proprio a maggio accade che la Bce abbia comprato meno Btp italiani: 3,6 miliardi di euro, contro i quattro del mese precedente.

LA SPIEGAZIONE DI FRANCOFORTE

La Bce ha accompagnato i dati con le spiegazioni di un portavoce, come hanno riferito le agenzie stampa: a maggio hanno pesato i forti reinvestimenti di titoli giunti in scadenza, in particolare tedeschi, che hanno sottratto una quota agli acquisti netti di bond italiani, francesi, belgi, austriaci.

I METODI DI ACQUISTO

Inoltre, le operazioni di acquisto dei titoli di Stato è soggetta al rispetto del vincolo della chiave capitale (ripartizione tra Stati in base a Pil e popolazione) e del tetto massimo del 33% per emissione ed emittente.

I REINVESTIMENTI

Includendo i reinvestimenti, i titoli italiani acquistati aumentano anzi del 33% rispetto ad aprile. Nessuna scelta volontaria contro l’Italia, dunque. Ovvero: nessuna azione o manovra politica, ma solo ragioni tecniche, assettiche, dunque.

IL CONFRONTO

Se si va indietro nei mesi, i 3,6 miliardi di maggio sono in linea con i 3,4 miliardi di marzo, i 3,6 di febbraio o i 3,4 di gennaio.

COSA DICE IL FINANCIAL TIMES

Che la Bce abbia comprato meno Btp è “un’ammissione” che potrebbe alimentare i sospetti che “la banca centrale stia cercando di punire” il nuovo governo italiano, fa capire Ft: lasciando lo spread impennarsi ai massimi di cinque anni.

IL COMMENTO DEL LEGHISTA BORGHI

Dalle sale operative, alcuni trader osservano – scrive l’Ansa – che i 400 milioni di calo a maggio equivalgono a 15-20 milioni in meno al giorno, una goccia nel mare (lo 0,25%) rispetto ai circa otto miliardi scambiati mediamente ogni giorno. Invece per Claudio Borghi, responsabile economico della Lega citato dal Financial Times, “non è una sorpresa” che la Bce abbia preferito i bond tedeschi ed e’ chiaro che, dal ‘whatever it takes’ di Draghi in poi, l’Eurotower “è il maggior attore sui titoli italiani, quello in grado di stabilire i prezzi”.

GLI ACQUISTI LORDI

Per quanto riguarda invece gli acquisti lordi, che sono dati dai netti ai quali si aggiunge il reinvestimento dei titoli di Stato scaduti, l’importo in miliardi di euro – che non viene pubblicato dalla Bce. – è risultato nel mese di maggio superiore del 33% rispetto al mese di aprile, scrive il Sole 24 Ore: “Questo è dovuto a maggiori quantità del reinvestimento, che oscilla enormemente da mese a mese, da trimestre a trimestre”.

IN TERMINI RELATIVI

Infine, in termini relativi, l’Italia è risultata nel mese di maggio con una quota sulla torta del Qe in calo rispetto alla quota della Germania che invece è salita: anche in questo caso, la variazione in percentuale sul totale e relativamente ad altri Paesi, è stata influenzata da maggiori acquisti dovuti agli acquisti netti e al reinvestimento dei titoli di Stato tedeschi scaduti, aggiunge il Sole: La Bce ha effettuato acquisti netti sui titoli di Stato tedeschi per i seguenti importi mensili: 6,9 miliardi maggio, 4,7 miliardi aprile, 4,7 miliardi marzo, 5 miliardi febbraio e 4,8 miliardi gennaio.

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