CHE COSA SI E’ DETTO DEL CASO DIAMANTI ALL’ASSEMBLEA DI BANCO BPM
Assemblea di Banco Bpm con proteste sul caso diamanti quella andata in scena il 6 aprile per approvare il bilancio 2018. All’ingresso dell’assemblea un presidio di una cinquantina risparmiatori e lavoratori ha protestato contro la politica adottata dalla banca nella gestione dei reclami relativi alla vicenda dei diamanti, in cui il gruppo, si legge in un volantino sottoscritto da tutte le sigle sindacali, “risulta pesantemente coinvolto”.
LE PAROLE DI CASTAGNA A DIFESA DI BANCO BPM
Nel corso del 2019 “i reclami” relativi alla vendita di diamanti alla clientela “sono aumentati ma anche le transazioni sono diventate oltre 3 mila a marzo e stiamo continuando con grande lena ad effettuare questo tipo di attività con la nostra clientela”, ha detto il ceo di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, intervenendo in assemblea.
IL COMMENTO DEI SINDACATI
Se l’intenzione è quella di scatenare una guerra tra poveri scaricando sui risparmiatori e sui lavoratori le conseguenze del caso diamanti, il Banco Bpm sappia che la clientela e il personale non accettano questo scellerato gioco al massacro: ecco perché il sindacato e le associazioni dei consumatori hanno fatto sentire insieme la loro indignazione a fronte dell’ingiustificata e ormai non più tollerabile ritrosia della banca a provvedere con speditezza ai dovuti rimborsi”, ha dichiarato il segretario nazionale di First Cisl, Pier Paolo Merlini, a commento del sit-in svoltosi a Verona in concomitanza con l’Assemblea dei Soci del Banco Bpm.
I SUBBUGLI LEGALI E SINDACALI
“Nella vicenda diamanti – ha aggiunto la segretaria di First Cisl nel Banco Bpm, Cristina Cavina – i lavoratori sono vittime al pari della clientela, eppure la banca li ha lasciati completamente soli a gestire la comprensibile tensione dei risparmiatori. Ancora più intollerabile è che finché resterà un solo cliente insoddisfatto per la mancata rifusione del proprio denaro si corra il rischio di immotivate chiamate in giudizio a carico del personale. Si tratta di una situazione insostenibile, cui va messa immediatamente fine, procedendo senza più alcun tentennamento ai rimborsi”.
CHE COSA SUCCEDE A LUCCA SUL CASO DIAMANTI
Ammontano a circa un milione di euro, i risparmi dei lucchesi, fra Piana, Garfagnana e Versilia, investiti in diamanti che l’Aducons Law & Food sta difendendo e fra un mese arrivano le prime udienze in tribunale. “In maggio infatti – spiegano gli avvocati dell’associazione che difende gli utenti e i consumatori – si terrà la prima udienza al Tribunale di Lucca relativa al risarcimento del danno subito dagli associati Aducons clienti del Banco BPM, truffati dalla società IDB S.p.a, oggi fallita. Si tratta di un prima citazione relativa ad una trance di una ventina di clienti della banca, i quali hanno scelto di adire le vie giudiziarie al fine di vedersi riconosciuto il rimborso di tutte le somme investite ed il risarcimento dei danni subiti. Tra queste posizioni ci sono persone che hanno investito ingentissime somme”.
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