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Aste Btp e tassi, ecco perché il Tesoro gongola un po’

Come sono andate ieri le aste dei titoli di Stato

Lo spread Btp/Bund ieri ha chiuso invariato a 244,9 pb dopo le aste di medio-lungo termine condotte dal Mef, che ha collocato 6 miliardi di titoli su tre linee, ammontare massimo previsto: hanno registrato un forte calo dei rendimenti, con il tasso di finanziamento del decennale che è crollato di 50 pb (rispetto al 30 maggio), al 2,09%.

I DETTAGLI SULLE ASTE

Nella giornata di ieri, dedicata ai titoli a medio-lungo termine, il Tesoro ha collocato l’importo massimo di 6 miliardi di euro in BTp a 5 e 10 anni e in CcTeu (bond a tasso variabile indicizzati all’Euribor), con tassi in calo per i primi due titoli, ai minimi da aprile 2018.

I COLLOCAMENTI DEI TITOLI

Più nel dettaglio sono stati collocati 2,25 miliardi di euro (a fronte di una richiesta pari a 3,331 miliardi) del BTp a 5 anni con un rendimento lordo dell’1,34% e un calo di 48 punti base rispetto all’operazione precedente.

DOSSIER BTP

Anche per il BTp a 10 anni (per i quali sono stati collocati 2,75 miliardi a fronte di richieste per 3,628 miliardi) il rendimento lordo è sceso al 2,09, segnando un ribasso di 50 punti base rispetto alla precedente analoga asta. Collocato anche il CcTeu per 1 miliardo al tasso lordo dell’1,6%.

I DATI DEL SOLE 24 ORE

Inoltre – ha fatto notare oggi il Sole 24 Ore – “è stato registrato il tutto esaurito nella riapertura dell’asta del BoT semestrale collocato mercoledì al tasso di -0,063%, in calo rispetto precedente -0,048%.In riapertura Il Tesoro ha assegnato tutti i 600 milioni di euro supplementari, a fronte di richieste per 1,516 miliardi”.

L’ANALISI DI MF/MILANO FINANZA

I motivi del buon andamento delle aste e dei rendimenti? “La politica monetaria accomodante della Bce, con la prospettiva di un taglio dei tassi entro fine anno e la possibilità di una ripresa del Qe, è alla base del riprezzamento radicale dei titoli di Stato nelle ultime settimane. Al contempo, la domanda è stata tutto sommato discreta, tenendo conto che non c’erano rimborsi o cedole a supportarla”, ha scritto Mf/Milano Finanza.

IL COMMENTO DELL’ANALISTA

«I risultati, positivi su tutte e tre le linee, hanno offerto lo spunto per un ulteriore allungo della carta italiana», ha scritto in una nota Filippo Mormando, strategist di Mps Capital Services parlando di «test pienamente superato».

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